Abito
il paese di Utopia
dalla sera alla mattina
(dormo serena il sonno
del giusto),se una dannata
sirena d'auto
non mi fora i timpani
le mani e i piedi
al mio vecchio materasso
(ormai più polvere e ricordi
che lana)
ma al risveglio rieccoti
in esilio;
anello di lunghe catene
l'orologio ti stringe il polso
t'incalza
scandisce le inutili
ansie
le corse a vuoto
le pause della tua chiacchiera
filosofal-maternalistica
nella sede deputata della noia,
sbatacchiata vilipesa
passi invisibile sotto gli occhi
di vetro dei giovani,
cuciniera di minestroni
in infinita serie domestica
trasporti in puntigliose sequenze
cartilaginose verdure
carni di animali gonfiati
snaturati (torturati)
da riversare sul desco
familiare
mentre gli insulsi
amici via cavo
infilano nullità
per la collana della sera,
tra poco oppressa dai ricordi
(sono un'immensa prateria
che a volte ti stanchi di percorrere:
vorresti un posto sotto il ciliegio
e petali portati da un lieve vento
ma il passato spesso ti morde)
e stressata dal volume cubico
delle tue stanze di città
attraverserai - finalmente -
lo specchio magico della musica
(a notte alta in filodiffusione)
per approdare stanca
vecchia alice
al Paese delle Meraviglie:
morbidi sentieri di silente
amica ombra
(se una dannata sirena
d'auto....)
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
mercoledì 13 febbraio 2008
SE UNA SIRENA D'AUTO....
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