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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


venerdì 15 febbraio 2008

THE BOSS.......

Avevo 18 anni,nell'età dei sogni,dell'amore,del risveglio dei sensi.Ricordo che lavoravo pressso un'agenzia di pratiche auto-moto-nautiche,al Vomero (quartiere di Napoli),avevo iniziato a circa 16 anni,per pochi soldi.Il titolare cominciò a non esserci più,mi lasciava le chiavi dell'ufficio ed io ebbi la capacità di portarla avanti,quasi da sola,lui si faceva vedere ogni tanto,per firmare.Oggi,non so perchè,mi è venuto in mente questo episodio,che mi ha lasciato sempre un dolce ricordo negli anni.Avevamo molti clienti,il titolare si occupava di lezioni di nautica,ed io ero sempre lì,in ufficio,ed avevo contatti con un pubblico molto variegato,tra cui un boss. Un giorno arrivò molto presto e mi chiese di fargli il trasferimento di proprietà di 3 auto abbastanza lussuose,con molta urgenza.Il titolare,che per caso era presente,gli fece capire che era un pò impossibile,con ci saremmo stati dentro con il tempo,3 gg.(la richiesta del boss),erano troppo pochi;allora lui si rivolse a me parlandomi in dialetto - signurì,putite chiammà 'o nutaio?- Io lo guardai un pò allibita,e naturalmente chiesi il permesso al mio datore di lavoro che acconsentì. Feci arrivare il notaio nel pomeriggio,dopo aver preparato tutte le pratiche necessarie,poi mi recai personalmente all'allora PRA (pubblico registro automobilistico) e parlai con un mio amico impiegato che mi fece aspettare 1 ora e mi consegnò il tutto.Tornai in agenzia,telefonai al boss e lo convocai per la parcella e la consegna dei passaggi di proprietà; quest'ultimo rimase un pò senza parole,mi sorrise ed il mattino dopo passò a salutarmi lasciandomi una busta dicendomi:- signurì,pigliateve nu cafè cull'amici vuost',alla mia salute-, aprii la busta e vi trovai un bigliettone da 50.000 lire (quasi uno stipendio),naturalmente non dissi niente a nessuno,pensavo in fondo di essermeli meritati,quindi andai in piscina durante l'intervallo pasto,mangiai al ristorante e pagai da bere ai miei amici studenti squattrinati! Ancora oggi,se penso a quel giorno mi viene da ridere,perchè mi comportai come una spaccona megalomane,ma vi assicuro che i miei amici apprezzarono molto,forse se lo ricordano ancora...chissà!

4 commenti:

Tomaso ha detto...

Molto ma molto interresante mia cara Rosi, è bello ricordare dei episodi del nostro passato, ci fanno sentire quasi importanti, cioè eravamo importanti, e oggi ci rallegra poterli raccontare,
un caro saluto, già come dici tu, con un sorriso:-))

NUVOLETTA ha detto...

Eppure certi ricordi ti rimangono impressi....

riri ha detto...

Per Tomaso: io sono importante anche adesso :-))))

Per Raffy: certi ricordi ci restano dentro,diventa impossibile dimenticarsene,fanno parte del nostro bagaglio..

Ciao ragazzi,buona serata.

nonsoloattimi ha detto...

Ciao Rosy... è bello avere un bagaglio da condividere con gli altri, ripeto sempre che il nostro passato è preziosissimo perchè è attraverso il passato che oggi siamo quello che siamo... io sono orgogliosa di essere così come sono e da quello che dici e come lo racconti penso che anche tu lo sei e questo è un grande privilegio, avere la stima di se stessi viene prima di ogni altra cosa!
smack