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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


lunedì 4 febbraio 2008

LAMENTO SULL' 8 MARZO

Guardavo il finale di FULL MONTY,nessuno
ha visto inaspettate lacrime rotolarmi
sul viso alle urla le risa gli schiamazzi
di donne infoiate e ragazzine aizzanti
la stolta goffagine d'uno spogliarello
maschile: le streghe in zoccoli e gonne
piuttosto li avrebbero sparati o sputati.

La giovane donna in carriera
è dura decisa e sa quel che vuole
vince in competizione velocità arrivismo
ma nel grande appartamento da single
la consuma lo stress la rode la solitudine:
ben altra era l'utopia della sorellanza
solidale: insieme per cambiare il mondo.

Facevano quasi tenerezza le soldate:
attenti visi puliti tese mani levate
cento voci a giurare - ma a chi che cosa -
le armi imbracciate (in fuga inconclusa
dal patriarcato ) : non era questo l'invito
dei cortei impetuosi come giovani torrenti
a invocare l'amore deprecando la guerra.

Interminabili passerelle di moda,
modelle anoressiche a esibire seni
e fondo schiena in trasparenze inquietanti
martoriate su tacchi alti oltre il sopportabile:
noi con le operaie in piazza a gridare
la meta comune: non essere merce nè oggetto
per gli appetiti e le smanie del maschio padrone.

In gonne succinte le schiave del sesso
punteggiano il buio aspettando il cliente
- sorveglia l'odioso magnaccia violento -
si consumano ignote tragedie,abiezioni:
non così certo allora volevamo
riprenderci la notte in sororale complicità
d'allegra ricognizione festa scoperta.

Passo silenzioso, carcere di stoffa:
le donne afgane,cancellate nel burqa,
attendono ancora solidarietà,svilita oramai
in borghese indifferenza del ricco Occidente
più sollecito a piangere la perdita
dei grandi Budda scolpiti che d'ogni
femminile libertà valore diritto persona.

8 MARZO: tutti a tutte regalano mimose
il marito violento,il padrone che sfrutta.
Mimosa eri bandiera di primavera,
coraggio nelle mani e luce negli occhi
gridare in piazza la tua voglia d'esserci
dimenticare i prezzi che si pagano:
sentirsi, finalmente, una persona.

3 commenti:

Lara ha detto...

Osservazioni giustissime, che fanno davvero sentire dolore.
Non era questo che si voleva. La mimosa è solo un altro business.
Che tristezza!

Un abbraccio.

ink ha detto...

dura, come può essere solo la rabbia per tutto ciò che conquistato a fatica si perde nell'inutile
bella come sa essere ogni poesia che passa dal cuore prima di arrivare alla penna
grazie :-)

Tomaso ha detto...

La tua lunga poesia mi a incantato, quanta amarezza esprime questa poesia, ma riflettendo, devo dire che tutto questo purtroppo è realtà, una realtà che degrada il genere umano,

Grazie di averla pubblicata,
cara amica,