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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


martedì 29 aprile 2008

QUARTIERE

Io sradicata
in quest'opaco quartiere-dormitorio
dove i visi sono tutti stampati sulla stessa
matrice di fatica (rabbia stanchezza)
- i sogni neppure mai sognati -
più dolenti forse le donne ma più
inconsistenti nel loro patto
di vita scontata di attese
che approdano a vuoti mancanze
fatiche senza riscatto:
passo tra i giovani assiepati
masticano gomma e interiezioni
ancorati alle madri di fil di ferro
(e lamiera) vorticano nel vuoto
pavesato di giubbotti ragazze la squadra
del cuore,
intrigati nel tunnel di una (troppo)
lunga adolescenza
assorbono clacson e veleni
col coraggio di un soldato in trincea:
mi sento tra loro
trasparente invisibile
inconseguente (inesistente)
arrotolo in fretta il mio
universo di senso
e lo caccio in fondo
alla borsa della spesa.

ITALIA CAPOVOLTA.....VOTO AMMINISTRATIVO

Oggi sfogliando la Stampa ho letto alcuni trafiletti tratti dalle seguenti testate;Herald Tribune dice: "Il candidato di Berlusconi ha vinto a Roma",Roma avrà il suo primo sindaco di destra dalla fine della II Guerra mondiale:Alemanno.
Le Monde afferma: "la sinistra italiana perde il comune di Roma.
Spiegel: "ancora una vittoria di Berlusconi" titola il settimanale tedesco.
El Pais scrive:" La destra recupera Roma" .
La Stampa stessa racconta che nella capitale ha vinto il centro-destra di Alemanno con grosse polemiche di Rutelli per quanto riguarda la scarsa affluenza alle urne ed il voto disgiunto,mentre in provincia di Roma vince il centro-sinistra,inoltre quest'ultimo conquista il comune di Sondrio e Vicenza e mantiene la guida di Udine e Pisa, nel sud il centro-destra spopola.Questi avvenimenti,a parer mio, non fanno altro che confermare,come nelle precedenti elezioni,che il sud ha votato a stragrande maggioranza per il centro-destra.Al Nord il centro-destra ha vinto le elezioni grazie all'alleanza con la Lega Nord che fortemente vuole un'Italia federalista.Ora mi chiedo:-"se in Italia si dovesse fare un referendum su federalismo fiscale (voluto fortemente da Bossi),sarei curioso di capire,gli italiani cosa voterebbero,soprattutto al sud".......

lunedì 28 aprile 2008

IL TELEVISORE E' SVAMPATO :-))

Ciao Bloggers :-)

Da circa sei mesi,il mio tv ogni tanto si spegneva.Toglievo la presa,facevo passare un pò di tempo e riandava...finchè sabato sera è completamente svampato...si è rifiutato di accendersi.Domenica mattina sono andata a comprarne uno nuovo,pensavo di trovare ancora un tv "normale",di quelli che quando c'è qualcosa che non va,si possa riparare.Il commesso mi ha vivamente sconsigliato,dicendomi,che sì,ci sono ancora in commercio,ma i pezzi di ricambio sono introvabili,per cui mi ha suggerito un tv al plasma!La domanda sorge spontanea: è possibile che siamo costretti ad avere tante tv,lavatrici ecc,da buttare?E' possibile che si parla tanto dei rifiuti ingombranti,della difficoltà di ubicarli e poi si è "costretti" a munirsi di oggetti (anche se tecnologicamente avanzati),perchè le case costruttrici non producono più pezzi di ricambio? E' possibile che delle persone che a stento arrivano a fine mese , potendo farsi riparare i vecchi elettrodomestici con una spesa esigua devono fare delle scelte obbligate? Ed ancora..si parla tanto di come salvare il pianeta,quando di continuo ci si deve sbarazzare di oggetti che potrebbero ancora essere utili.....

CUBA

sabato 26 aprile 2008

I FIORI DI FRIDA



Cara Patrizia,sono molto contenta che sei nostra collaboratrice. Oggi ti dedico un mazzolino di fiori che mi ha inviato Frida (una cara amica)...

Oggi Torino è soleggiata,mi ha telefonato mia sorella dalla Liguria,dice che è un sogno..brezza leggera,vista incantevole,amici di vecchia data..sono contenta per lei.
Io resto qui perchè ho degli impegni...

Ciao BLOGGERS un sorriso.

venerdì 25 aprile 2008

25 APRILE

.: Podgorica-Germania, serve un... :.

Ecco una di quelle notizie che in Italia i giornali proprio non vogliono dirci. Eppure, riguarda l'Italia. Riguarda noi.
Pensate che... se nei giorni scorsi vi foste trovati/e a sfogliare qualche quotidiano di un qualunque Paese situato dall'altra parte dell'Adriatico (Grecia, Macedonia, Kosovo, Albania, Montenegro, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovia, Slovenia), avreste trovato questa storia sulle prime pagine. In Montenegro e Kosovo addirittura in prima pagina.
E tutti gridano allo scandalo. In nove nazioni, e non so quanti milioni di abitanti.
E si parla di Italia.
E in Italia... silenzio!!!
Bene. Vuol dire che la raccontiamo qui.
Prima però ci vuole una breve digressione su come funziona il mondo delle dogane di frontiera dell'Unione Europea.
(non sono esperto, se dovessi dire qualche imprecisione, bacchettatemi)

Se io sono un cittadino di Bosnia, o magari di Serbia, e voglio fare un viaggio in Italia, che è in UE, non mi basta presentarmi alla frontiera con un passaporto valido, perchè verrei rispedito indietro.
Devo invece recarmi all'ambasciata italiana del mio Paese (a Sarajevo se sono bosniaco, a Belgrado se sono serbo), e chiedere il visto di entrata per l'Italia. Che vale per entrare in Italia e per girare al suo interno.
Se invece sono un turista e voglio girare mezza europa, quindi non un solo Paese, devo chiedere un visto diverso: un visto che mi permette di girare tutta l'UE, tutta l'area soggetta al trattato di Shengen. Un visto che per l'appunto si chiama visto Schengen. Quindi, se sono turco, vado ad una qualunque ambasciata di un Paese dell'UE con il mio passaporto, e chiedo umilmente che mi venga rilasciato il visto Schengen.
Ovviamente, se sono turco, devo andare ad un'amasciata di un Paese UE che sta a Istanbul, non posso andare a Belgrado, o a Sarajevo o... a Podgorica.
Ora, veniamo a noi ed alla storiaccia.

Che dalla regione sud dei balcani parta un corridoio privilegiato di immigrazione irregolare verso i Paesi dell'Unione Europea, quindi in area dove vige il trattato di Schengen, non è certo cosa nuova.
Sappiamo tutti bene che attraverso Kosovo e Montenegro i migranti passano, soggetti a sfruttamenti e pagamenti spesso inimmaginabili verso la costa della Puglia, e da lì si diffondono in tutta l'area Schengen.
Nulla di nuovo.
Sappiamo che una volta giunti in Italia, se nessuno li becca allo sbarco, allora ok, vanno via. Se li si becca, li si rinchiude in un CPT e poi (forse) li si rimanda indietro. Qualcuno racconta quel che gli è successo, altri invece... sapendo che stanno per tornare indietro hanno paura di parlare. Ma qualcuno racconta, e dice quanto diavolo ha pagato per un trasbordo clandestino attraverso l'Adriatico.
Ma ora, attraversiamo l'Adriatico, andiamo in Montenegro, e fermiamoci a Podgorica, capitale della Republika Crna Gora, che in serbo vuol dire appunto Monte Negro.
A Podgorica, come in tutte le capitali, ci sono le ambasciate di tutti gli Stati esteri, dal 3 giugno 2006, giorno dell'indipendenza (prima era Serbia).
A Podgorica un giorno arriva un signore tedesco, che si presenta alla polizia montenegrina, e si qualifica come poliziotto tedesco. E fin qui tutto bene. Proviamo ad immaginare il dialogo tra il poliziotto tedesco e quelli montenegrini. Non se ne sa molto, ma deve essere stato qualcosa di questo genere:

Tedesco: "Salve colleghi, in Germania, durante dei controlli, abbiamo trovato dei cittadini extracomunitari muniti di passaporto regolare con sopra un visto Schengen regolare".
Montenegrino: "Beh, allora direi che è tutto regolare..."
Tedesco: "No, per nulla."
Montenegrino: "Scusa collega, e cosa ci sarebbe di irregolare?"
Tedesco: "C'è che tutti i visti Schengen avevano il timbro di Podgorica". Montenegrino: "Beh, è normale... tutti i cittadini montenegrini per avere il visto Schengen devono andare ad una qualunque ambasciata di un Paese UE a Podgorica!"
Tedesco: "Appunto. Io invece ho detto che in Germania hanno tutti il visto Schengen con il timbro di Podgorica".
Montenegrino: "Ehh? Tutti chi?"
Tedesco: "Tutti! Turchi, Kosovari, Albanesi, Kurdi, Iraniani, Pakistani, e perfino Siriani, Ciprioti e disperati del sud est asiatico. Tutti con il timbro di Podgorica."
Montenegrini (in coro): "Merda!!! Ma che timbro era?"
Tedesco: "Beh, signori, si tratta di visti Schengen, quindi sono rilasciati, in questo caso abusivamente, dall'ambasciata di un Paese UE!".
Montenegrini: "Merda! Le ambiasciate godono dell'extraterritorialità, e non possiamo intervenire... ma scusi perchè vi siete rivolti a noi? Dovevate rivolgervi al Ministero degli Esteri del Paese di questa ambasciata che rilascia i visti abusivi!"
Tedesco: "Ci abbiamo provato, ma non ci hanno risposto nè calcolati. Quando abbiamo insistito ci hanno mandato a cagare. Per questo sono venuto da voi, dobbiamo elaborare un piano per fermarli: gli albanesi che abbiamo fermato in Germania ci hanno raccontato quanto cazzo hanno dovuto pagare come mazzetta per quei visti..."
Montenegrino: "Ci dice almeno di quale ambasciata si tratta? Chi è che sta lucrando sul traffico di esseri umani?".
Tedesco: "Certo! Si tratta dell'ambasciata italiana".

Fermiamoci un attimo e respiriamo forte, perchè qui le cose si fanno delicate. Penalmente, ma anche eticamente. E diplomaticamente.
Mettiamoci nei panni del poliziotto montenegrino, che si mette in pieno centro di Podgorica, davanti all'ambasciata italiana, e si mette a pedinare chiunque esca.
E pedina di qua, e pedina di là... prima o poi qualcosa deve pur scovare. E scova qualcuno, non montenegrino e neanche italiano, che esce dall'ambasciata italiana e va via. E' straniero, in territorio montenegrino. Il poliziotto lo ferma.
Poliziotto: "Mi favorisca i documenti".
Straniero: "Ecco il mio passaporto".
Il poliziotto controlla il passaporto, e poi sfoglia e vede che ha un bel visto Schengen nuovo nuovo.
Poliziotto: "Va in Europa?"
Straniero: "Si."
Poliziotto: "Ma lei lo sa che il visto Schengen deve riceverlo al suo Paese di residenza???"
Straniero: "ehm... dunque io... scusi ma in fondo, a lei cosa gliene frega... io sono kosovaro, il visto per il Montenegro come vede ce l'ho... ehm... cioè... cioè per lei qui in Montenegro è tutto regolare, su su non faccia il fiscale...."
Poliziotto: "Guardi sto cercando di dirle che questo visto non è valido. Poi se la beccano in UE sono cazzi suoi eh!"
Straniero: "Come non è valido??? Ho parlato telefonicamente con l'agenzia di viaggi! La domanda per il visto l'hanno fatta loro, ho anche pagato!"
Poliziotto: "Quale agenzia di viaggi?"
Straniero: "Quella con la quale parto per l'Europa..."
Poliziotto: "E quanto ha pagato per questo visto?"
Straniero: "Beh mi hanno detto che il costo normale per un visto Schengen è di 2.500 euro, questo ho pagato!"
Poliziotto: "2.500 euro per un visto!!! Dove si trova questa agenzia viaggi?"
Straniero: "E che ne so... io ho tenuto i contatti con loro solo telefonicamente... infatti come vede sono venuto io qui a ritirarlo..."
Poliziotto: "L'arresto subito, o prima mi da il numero di telefono di questa agenzia di viaggi?"

Trafiletto apparso sul quotidiano Danas, mentre l'operazione era ancora in corso:

"Un uomo montenegrino è sospettato per aver guadagnato circa 1 milione di euro contraffacendo passaporti per gli albanesi del Kosovo ed altri. Secondo quanto riportato dai media locali, l'organizzazione coinvolta ha usato un'agenzia di viaggio inesistente che, attraverso l'Ambasciata italiana in Podgorica, ha messo in circolazione circa 400 visti Schengen prima che la polizia tedesca e del Montenegro riuscisse ad individuare la frode.
Si pensa che l'uomo, nei cui confronti è stato emesso un avviso di garanzia, abbia guadagnato tra i 2,000€ e i 2,500€ a visto.
L'Ambasciata italiana ha già dato il via ad una investigazione interna per determinare se qualche impiegato ha preso parte alla frode, ed ha imposto delle restrizioni sui visti di emissione in Podgorica".

Ma il giorno dopo, le cose cambiano, appaiono le cifre vere, si capisce che l'inchiesta interna dell'ambasciata non serve e su tutti i giornali si legge:

"La polizia del Montenegro scopre una traffico di visti Schengen falsi, messi in circolazione tramite un’agenzia di viaggi inesistente, utilizzando l'ambasciata italiana di Podgorica. Secondo quanto riportato dai media locali, due dipendenti dell’Ambasciata italiana in Montenegro hanno emesso circa 800 visti Schengen destinati agli albanesi del Kosovo, con un giro di affari di oltre 1,6 milioni di euro".

Torniamo a noi.
Quindi, l’ambasciata italiana di Podgorica è rimasta coinvolta in un traffico di visti Schengen falsi, messi in circolazione tramite un’agenzia di viaggi non registrata, denominata Avio Travel che ha emesso circa 800 visti Schengen. Una frode grossa, per un valore che oscillava tra i 2,000€ e i 2,500€ ciascuno, guadagno che secondo la ricostruzione della polizia, era successivamente suddiviso tra i dipendenti dell'ambasciata e gli intermediari, che riuscivano a percepire circa il 10% della somma pagata.
Al momento sono stati sequestrati i documenti falsi dell’ambasciata italiana, li stanno consegnando alla direzione dell'Interpol, ce lo racconta il quotidiano di Podgorica Dan.

Bene. Due dipendenti dell'ambasciata. Saranno due montenegrini che lavoravano come impiegati presso l'ambasciata?
NO.
Come è giusto che sia, vogliamo i nomi.
E vogliamo che se ne parli, in Italia.
Se agli intermediari andava il 10%, ed il visto veniva venduto a 2.500 euro, vuol dire che in tasca a questi signori finivano 2.250 euro puliti ed in nero per ogni visto. 2.250 euro strappati dalle tasche di chi? Dalle tasche di disperati, di poveri, di migranti.
No, non voglio parlare di immigrazione. Voglio parlare semmai di sfruttamento dell'immigrazione, di traffico di esseri umani.
Vogliamo sapere chi si è arricchito.
Ma non dobbiamo cercare molto: ci ha pensato la polizia di Podgorica a scoprire chi sono.

La polizia montenegrina ha iscritto tra gli indagati Guido Rotelli e Alessio Ciccaranella, impiegati dell'ambasciata e principali imputati, e Mersad Licina, abitante a Rozaj e che faceva da intermediario.
Da notare la posizione di Rotelli che per un motivo che non mi è noto aveva intuito che la rete tesa dalla polizia stava per scattare. Allora cosa ha fatto? Un attimo prima che l'operazione iniziasse è corso a denunciare l’operazione: nel tentativo di non destare sospetti, aveva avvisato le autorità competenti dell'accaduto depistando così le indagini nei suoi confronti. Ma gli è andata male.
Lo stesso Rotelli è stato raggiunto dalla redazione di Podgorica del Dan per avere maggiori informazioni sull'operazione, ma ha rifiutato qualsiasi tipo di contatto, rendendosi così irraggiungibile da parte dei giornalisti.

Adesso, per cortesia, dimostratemi che l'inizio di questo post è sbagliato, elencandomi le testate italiane di tutti i tipi (giornali, radio, tv) che hanno parlato qui nel nostro Paese di questa storiaccia.
Grazie.

giovedì 24 aprile 2008

REGGIO NELL'EMILIA




Poco tempo fa, nel mezzo del cammin della mia giornata, mi ritrovai in una trattoria emiliana, affamato e speranzoso.
Orsù ben fui consigliato a finir in codesta trattoria in cui i fiori ti accolgono e i prosciutti appesi ti fan da luminario ;-)
Tra salumi dei colli e prosciutto con focaccette al rosmarino, tra tortelli d'erbetta e tortelli di zucca, tra duchessa di Parma con patate arrosto e verdure,
non v'è dubbio alcun, ben fui accolto !
Il tutto annaffiato con dell'ottimo e vivace Lambrusco !
Non c'è che dire: esistono ancora degli ottimi posticini in cui mangiar bene (e non spendere un capitale) nella nostra Italia !

mercoledì 23 aprile 2008

MADRE E FIGLIA

Avverto il tuo scontento
e forse me ne incolpi:dimentichi
quale intrico di fili è il nostro
vivere,steli nutriti
da chi sa quali aspre radici
del passato, quali nodi
di femminili angosce,lingue
senza voce, sottomessi destini.

Non chiedermi con le luci azzurre
del tuo sguardo insieme mite
e protervo ciò che non seppi:
essere donna e madre
di altre donne è contraddizione
che ti danna allo specchio,al doppio
di un brandello dell'anima divisa.

UN GIORNO IMPORTANTE :-))



Questa mia foto (da piccolina), rappresenta uno dei giorni più belli della mia vita.
Si festeggiava il matrimonio di due persone a me molto care.La sposa, come si usava allora, dopo la cerimonia ed il pranzo si era cambiata d'abito,perchè stava per partire per la luna di miele. La tradizione prevede che bisogna offrire confetti a cucchiaiate agli invitati,dopo la distribuzione delle bomboniere che avviene durante il lunghissimo pranzo. Ricordo che le ero sempre appiccicata, ridevo,un pò sdendata ed ero molto felice.Lei mi aveva fatto cucire un abito dalla sua sarta,per quella occasione importante.La cosa più buffa che ricordo,ancora ora sorridendo, fu la mia richiesta di accompagnarli in viaggio, gli sposi mi abbracciarono commossi,dicendomi che sarebbero tornati molto presto.Restai un pò perplessa a chiedermi il perchè non potessi accompagnarli anche questa volta, visto che loro mi portavano sempre dappertutto,ero come la loro prima bambina...Ho ancora impresso nella mente il loro sorriso felice,il loro amore,così grande che comprendeva anche me.

martedì 22 aprile 2008

PASSEGGIANDO CON POKER 2 :-))

Stamattina ho incontrato il mio amico,siamo stati un bel pò a parlare,naturalmente della sua ragazza.Mi ha detto che continua ad essere confuso,non sa cosa gli stia succedendo,ma si sente diverso.Infatti ha una luce nuova negli occhi,una luce intensa,che mette in risalto il suo bel viso.Quando mi ha parlato di lei,sorrideva,dicendomi: "sai non vedo l'ora di rivederla, ormai vivo per i momenti che passeremo insieme, mi sono trasferito al pub dove lavora e l'aspetto".
L'ho ascoltato con attenzione,mi ha raccontato delle sue prime passeggiate con lei al mattino alle cinque,mano nella mano,occhi persi l'uno nell'altra....mi ha detto che lui la vede bellissima,dolce,intelligente e l'ascolterebbe parlare per ore.Ormai il lavoro è passato in secondo piano,per il mio amico,mi ha confidato che il fine settimana l'ha finalmente trascorso a casa di lei (è una studentessa che studia e lavora)...mi ha detto solo tre parole: è stato bellissimo....

CUBA

lunedì 21 aprile 2008

CIAO BLOGGERS :-)

Non so se è amore
l'ombra che
si adagia piano
sulle parole-ferite-
non dette,taciute
con occhi di fuoco.
Non so se è amore
la tenerezza-ricordo-
passato-futuro..
a volte a piene mani
ti cedo il mio domani:
non siamo solo frammenti
di vite scheggiate.

CUBA

domenica 20 aprile 2008

IERI A CENA A CASA DI RIRI'....

Negli ultimi tempi Rirì ed io ci stiamo frequentando spesso,quindi ogni tanto lei mi invita a cena,come ieri sera.Mentre l'ospite era intenta a cucinare i suoi manicaretti,squilla il telefono.Io ero in salotto,a sorbirmi uno dei suoi aperitivi gustosissimi accompagnati da diversi stuzzichini...sento Rirì dalla cucina che mi dice di rispondere ed io l'ho fatto,un pò guardingo,anche perchè non tutti i suoi amici mi conoscono.Indovinate chi era? La sua carissima amica che ama due uomini,dopo i convenevoli di rito,la signora ha iniziato a raccontarmi la sua storia....siamo stati più di un'ora al telefono,io avevo fame,la cena era quasi pronta,ma lei continuava a chiedermi il mio parere dal punto di vista maschile,sulla sua storia d'amore a tre.Alla fine, per tagliare corto,le ho chiesto di vederci oggi pomeriggio in un bar,per l'aperitivo...per parlarne da vicino.Non so come comportarmi,nè cosa dirle,lei è una donna molto aperta,sicura di sè e disinvolta,anche solo comunicando telefonicamente,mi è piaciuta molto...chissà...

sabato 19 aprile 2008

Quali manager per il sistema industriale italiano ?



Riuscimero a reggere la competizione internazionale ?
E' questo il livello massimo di management che il nostro Paese riesce a esprimere ?

CIAO BLOGGERS :-)))

Oggi è una giornata stupenda,c'è aria fredda,ma fuori si sta bene...stamattina ho avuto difficoltà ad attraversare il corso,dopo il primo controviale il semaforo diventa subito giallo,poi rosso,allora bisogna correre per non essere investiti (il cane ed io) da automobilisti frettolosi.Stamattina mi sono rivolta ad uno di loro e gli ho chiesto perchè avesse tanta fretta,in fondo è sabato,non c'è nemmeno traffico,lui mi ha risposto un pò scocciato...io ho da fare..,come se gli altri,in questo caso i poveri pedoni non avessero da fare altro che attraversare le strade.....

venerdì 18 aprile 2008

CUBA

giovedì 17 aprile 2008

DESAPARECIDOS fine

A casa arrivò sconvolto, andò diritto in camera sua, si sedette su uno sgabello vicino alla finestra aperta. Si sentiva soffocare, si strappò la camicia di dosso…
La signora Elvira entrò senza far rumore, gli andò alle spalle, gli circondò il petto con le braccia.
Aveva un vestito leggero, scollato. Carlos sentì il suo profumo, qualcosa dal buio delle viscere, dal profondo del suo essere, dov’era custodita la memoria di altro odore e altro contatto, si ribellò, si alzò in piedi e disse, d’impeto:
Tu non sei mia madre.
La donna avvampò, da sempre aveva temuto quella rivelazione, ma si riprese subito:
Carlos, che dici?
Lui insistette, non aveva bisogno di leggere la lettera che gli aveva dato Leila, sapeva:
Sono stato adottato, sono figlio di desaparecidos, vero?
Lei non ritenne di poter continuare a negare:
Io non so niente di queste cose: Ho dovuto sposare un uomo arrogante, che non amavo, non ho avuto figli e quando lui ti ha portato…Non ho avuto niente dalla vita, solo te. Ti ho amato tanto…
Mi hai amato male.
Carlos prese una valigia e cominciò a riempirla:
Vado a vivere a casa di Leila,lei aspetta un figlio nostro.
Farò concorsi, entrerò in un’orchestra, insegnerò…
Lascia che vi aiuti, disse lei supplichevole, potrei venire a tenere il bambino…
Lui ebbe un moto di pietà:
Se cambierai, se non sarai invadente…
La signora Elvira aprì la porta per andarsene, ma prima si voltò:
Ti chiami Miguel, disse.

mercoledì 16 aprile 2008

PER LA PACE NEL MONDO

Qual'è la ragione per cui siamo a favore della PACE !

PASSEGGIANDO CON POKER....:-))

Lui era entrato in un pub,per caso,aveva girovagato a lungo per la città,senza meta..poi gli era venuta voglia di bere una birra e si era infilato nel primo locale che aveva trovato sulla strada per casa.Si era seduto svogliato,con il pensiero di uscire subito..all'improvviso,come in una favola,lei si presentò al suo tavolo per chiedergli cosa bevesse. Era una ragazza molto carina,con un sorriso dolce e spontaneo,lui non rispose,si perse nei suoi occhi..anche la fanciulla restò un pò turbata,andò via,per servire altri clienti,passò circa mezz'ora,lui era ancora lì,quasi incantato dall'atmosfera che si era creata intorno ...o forse era solo una sua illusione?Cominciò a sentirsi confuso,all'improvviso gli venne voglia di scappare via...stava quasi per farlo,quando lei ritornò e gli si sedette accanto!
Ormai non aveva più sete,nè fame,nè sonno,solo voglia di stare lì a guardarla per ore,ma non poteva che farlo a sprazzi.Lei si muoveva con grazia naturale tra i clienti conosciuti,sorrideva,portava le consumazioni ed ogni tanto lo guardava rapita. Lui rimase lì fino alle sei del mattino,quando finalmente lei ebbe finito,lo raggiunse di nuovo,cominciarono a parlare contemporaneamente...poi si avviarono verso casa!

Questa persona la conosco da tanto tempo,ci incrociamo ai giardini mentre lui va a lavorare..stamattima mi ha detto che ha dormito solo 2 ore per stare con lei...si sente confuso ed innamorato! :-))))

CUBA

martedì 15 aprile 2008

FORSE....

Oggi è un nuovo giorno per noi Italiani,abbiamo finalmente dimostrato al mondo occidentale come siamo cambiati,siamo andati a votare,tutto è filato liscio,nessun incidente nei seggi,nessuno si lamenta di brogli elettorali ecc.Ho notato che gli eletti al parlamento sono in grado di rappresentare tutti gli italiani,questo è un vero segno di maturità e di democrazia che mai mi sarei aspettato...
Stamane ho un nodo alla gola,perchè forse dentro di me rimane un grande sconforto, non perchè abbia vissuto le votazioni come un tifoso ad una partita di calcio,ma perchè mi aspettavo una maggioranza in parlamento che comprendesse in un modo omogeneo tutti i rappresentanti delle fasce sociali,comprese le più deboli.Adesso mi chiedo se è questo che volevano tutti gli italiani,i votanti e gli astenuti!!

lunedì 14 aprile 2008

DESAPARECIDOS 8a parte

Alla fine della seduta di laurea, aspettò che amici e parenti festeggiassero la neo-dottoressa, standosene in disparte.
Leila a un certo punto lo vide, riuscì a sottrarsi all’assedio delle felicitazioni, lo salutò senza imbarazzo.
Auguri, disse lui nervoso, turbato, quando possiamo vederci?
Oggi alle cinque, nel solito bar, rispose lei serena.
Leila arrivò puntuale all’appuntamento, Carlos era già seduto al loro solito tavolo, in fondo.
Gli sembrò ancora più luminosa, come avesse effettivamente un lumino acceso dentro.
Devo dirti due cose molto importanti, disse lei senza preamboli e ti chiedo di non rispondermi subito, ma di rifletterci seriamente sopra.
La prima è che sono incinta.
Carlos sbiancò:
Qua…quando te ne sei accorta?
Sono già due mesi, rispose lei tranquilla.
La seconda è che a Buenos Aires ho rubato il tuo spazzolino da denti.
E questa che notizia è, domandò lui stranito.
Aspetta il resto…L’ho dato alle Abuelas per l’esame del DNA, in questa busta sigillata c’è la risposta, fanne quello che vuoi.
E gliela ficcò nella tasca del giubbotto.
Poi si alzò, gli fece una rapida carezza sul viso e sparì.
Lui rimase impalato, poi ricordò che doveva ancora pagare le consumazioni…

IL FIORE DI FRIDA :-))



Questo bellissimo fiore è sulla mano di Frida...comunica la speranza, la dolcezza, la poesia...so che lei sarà contenta che io lo posti per tutti voi.
Buongiorno a tutti :-))

Cuba

domenica 13 aprile 2008

DESAPARECIDOS 7a parte

La signora Elvira aveva capito che era accaduto qualcosa di grave fra i due giovani, con segreta esultanza, ma prudentemente non aveva fatto domande. Gioiva di vedere il figlio sempre in casa, ma poi cominciò a preoccuparsi per il suo umor nero, la disappetenza, l’insofferenza verso le sue premure.
Quando Leila, dopo più di un mese, si laureò, Carlos, che si era informato da Vincenzo, andò ad assistere alla seduta.
Da lontano Leila gli parve più bella, luminosa.
Espose con molta chiarezza la sua tesi: parlò del colpo di stato di Videla, della persecuzione agli oppositori politici, delle torture loro inflitte, dell’orribile pratica di gettare in mare le vittime dagli aerei, delle sofferenze delle ragazze incinte, cui erano stati sottratti i neonati e dati in adozione, a volte agli stessi torturatori…
Riepilogò le interviste ai figli dei desaparecidos, l’ostinazione delle Abuelas de la Plaza de Mayo, che da decenni cercavano i nipoti strappati al ventre materno…
In qualche momento la sua limpida voce si incrinò, e Carlos vide che nella sala molti erano commossi, alcune ragazze si asciugavano gli occhi…
Ascoltò senza perdere una parola,
Sentì che era tutto vero, che era accaduto tutto quell’orrore nel suo paese, il mondo intero lo sapeva, tranne lui, tenuto all’oscuro nella sua comoda gabbia dorata…

BUONGIORNO :-)))

Oggi giornata splendida (in tutti i sensi) : ho ospiti da 2 gg.,splende un sole accecante e sotto casa mia in questo momento sta passando la maratona torino 2008...sono appena tornata a casa,ma ogni tanto si sentono applausi ed io mi affaccio al balcone.....è bello vedere ai bordi delle strade le persone entusiaste con i bambini che battono le manine...è meraviglioso constatare come un evento sportivo così semplice e popolare riunisca tutti..
Ciao a tutti, con un sorriso :-)

CUBA

sabato 12 aprile 2008

DESAPARECIDOS 6a parte

Mentre il giovane parlava, Carlos diventava sempre più nervoso, alla fine prese bruscamente congedo, borbottando una scusa qualunque e si precipitò per le scale.
Leila doveva ancora parlare con la nonna, chiese scusa un momento e lo seguì di corsa.
Quando furono giù, Carlos sbottò, agitatissimo:
Che racconto inverosimile! Il colonnello Duarte, una persona così perbene! E’ tutto un complotto, tutta una enorme bugia, come raccontava un amico tedesco di mio padre, a proposito del così detto Olocausto degli Ebrei!
Leila lo guardava muta:
E così, aveva frequentato i nazisti imboscati nel suo paese!
Ritrovò un filo di voce: E perché lo avrebbero fatto?
Ma che ne so! Per seminare odio, per spezzare le famiglie! Scusa, io me ne vado.
Io torno di sopra, e Leila gli voltò le spalle.
Quando si ritirò, sfinita, lo zio le disse che Carlos era dovuto rientrare in Italia, lo avevano convocato per un concerto…
Fu molto discreto, non fece domande.
Leila continuò le sue interviste per un’altra settimana, poi rientrò anche lei in Italia.
Lei e Carlos non si cercarono.

BUONGIORNO

Stamattina mi sono svegliato più presto del solito e guardando cosa succede fuori dalla mia abitazione ho constatato che continua a piovere. Il giorno in cui sono nato diluviava e mi hanno sempre raccontato che la pioggia porta bene per un nascituro,quindi dovrei ritenermi un uomo molto fortunato,stranamente stamattina mi sento più nervoso del solito, forse per il timore che dopo queste votazioni le cose non cambieranno come vorrei. Spero in un futuro migliore,soprattutto per coloro che vivono un disagio,per gli emarginati,per i pensionati,per quelli che non arrivano a fine mese,per i disoccupati ecc. ed anche (in modo particolare) per il futuro dell'ambiente che è legato alla sopravvivenza dell'uomo!!!


Ciao a tutti.

CUBA

venerdì 11 aprile 2008

DESAPARECIDOS 5a parte

Una sera che mi ritiravo a piedi alla villa dove abitavo, trovai un gruppo di giovani dimostranti davanti al cancello, con grandi striscioni e cartelli sui quali tra l’altro c’era scritto HIJOS.
Facevano un gran chiasso, capivo poco, ma nelle loro grida ricorreva il nome di mio padre e la parola torturatore, ripetuta più volte.
Mi rivolsi a una ragazza delle ultime file e le chiesi che cosa significava tutto ciò. Lei mi trascinò in un bar poco lontano e mi spiegò che si trattava di un escrache (in italiano: sputtanamento) contro il colonnello Duarte, che era stato in servizio presso il famigerato Garage Olimpo, dove erano stati torturati gli oppositori del regime. Ora infatti è sotto processo.
La ragazza, Isabelita, che ora vive con me, mi consigliò di sottopormi alla prova del DNA.
Non fu facile per me tutto questo.
Dall’esame del sangue scoprii di non essere Raul Duarte, bensì Juanito Lluìs, ritrovai mia nonna che mi stava cercando da più di venti anni, gli zii, i cugini.
Seppi di mia madre, arrestata e fatta sparire poco dopo la mia nascita
e di mio padre, che è primo violino in un’orchestra a Siviglia, in Spagna, dove allora riuscì a fuggire e dove presto lo raggiungerò.
Così mi fu tutto chiaro: i Duarte mi avevano adottato, ma dopo un anno era nata Consuelo, la bambina che era naturalmente la luce dei loro occhi. Tennero anche me perché le facessi da chaperon: dovevo giocare sempre ai giochi che sceglieva lei, cedere ai suoi capricci, più tardi aiutarla nei compiti, accompagnarla. Per fortuna volevano farne una pianista, quindi anch’io prima di lei studiai musica e mi diplomai, lei invece se ne stancò presto.
Devo dire però che mi è rimasta affezionata, viene ancora a trovarmi, i miei genitori adottivi invece hanno accolto con freddezza e malcelato sollievo il mio distacco…

CUBA

giovedì 10 aprile 2008

FEDELE E CON COMMENTI DI QUALITA' .IL LETTORE DI BLOG? UN ABITUDINARIO (OLTRE 2 MILIONI GLI ITALIANI CHE NE SCRIVONO O LI LEGGONO)

PER CHARLES ormai è parte del rituale mattutino, come accendere la prima sigaretta dopo il caffè: avvia il pc per controllare la mail e, intanto, va a sbirciare se sui 4-5 blog che tiene d'occhio c'è qualcosa di nuovo. E che valga la pena di essere letto. Gli basta un'occhiata, pochi secondi, anche perché raramente interviene a dire la sua: se lo fa è quasi per un dovere sociale. Charles è uno dei volontari arruolati dai ricercatori della California University di Irvine per studiare da vicino il comportamento dei lettori abituali di blog. Veri aficionados di più diari, che consultano almeno due volte alla settimana.

L'obiettivo dell'indagine, la prima che guarda al mondo dei blog dal punto di vista dei lettori, è capire come l'interattività venga utilizzata e vissuta dai lettori e, più in generale, valutare l'impatto sociale del Web 2.0. Una ricerca, secondo Eric Baumer e colleghi che da il via a una rivoluzione copernicana nello studio della blogsfera, finora focalizzata sul ruolo dei blogger.

I 15 lettori di blog "vivisezionati" dai ricercatori californiani sono l'avanguardia di un esercito che negli Stati Uniti conta oltre 50 milioni di effettivi e le cui fila continuano a ingrossarsi: dal febbraio al marzo del 2007 Technorati, il motore di ricerca dedicato ai blog, ha raddoppiato i visitatori unici, superando i 9 milioni. I consumatori di blog più assidui sono però gli asiatici (il 74% di giapponesi frequenta blog) mentre da noi sono quasi due milioni gli italiani che ne scrivono o li leggono (Dati Nielsen 2006) tanto che la nostra lingua è balzata al quarto posto nella statistica di quelle più utilizzate in Rete, dopo l'inglese, il giapponese e il cinese. Si tratta di un pubblico per lo più maschile e giovane, molto attivo socialmente, interessato soprattutto ai blog personali, ma anche a quelli di informatica, politica, musica e letteratura e che considera questi media più attendibili di quotidiani, giornali online e radio-telegiornali.

Anche fra i lettori presi in esame dalla ricerca californiana gli interessi spaziano dalla tecnologia ai temi più intimi e personali. Judith frequenta i blog per restare in contatto con gli amici, Lillian per condividere esperienze, Charles per restare informato. Varie anche le aspettative: si è più esigenti in termini di grafica e di aggiornamenti con i blog più popolari e meno con quelli di amici e conoscenti.

Ma se scopi e interessi variano, per tutti frequentare i blog è ormai un'abitudine, come già controllare la posta elettronica. Qualcosa che si fa quasi automaticamente, senza nessuna aspettativa specifica. Tanto è vero che, anche se compare un nuovo post, non sempre ci si precipita a leggerlo: "Perdere un post" non è poi la fine del mondo. Tanto quando si ritorna sul blog dopo un'assenza si può sempre ripescare dall'archivio oppure soffermarsi sul post più recente, anche se è un po' datato. I lettori, infatti, non fanno molto caso alle date e tendono a considerare la freschezza di un post per la sua posizione in pagina. E se c'è chi deve intervenire a tutti i costi nei dibattiti, per altri, come Connie, "basta leggere per sentirsi partecipe". Tuttavia, molti intervistati si sentono quasi obbligati a leggere e commentare, soprattutto nel caso di blog di amici. E quando trovano un intervento "impegnativo", ricompensano l'autore con un commento altrettanto articolato. "Un buon post merita una risposta dal pubblico", dice Patricia, mentre per Jill "commentare è una forma di cortesia".

"Questi risultati sono in linea con la mia esperienza. Ad eccezione dei blog di carattere personale, nei quali il commento dovrebbe venire facile per via di una conoscenza diretta dell'autore, i lettori scrivono solo se hanno qualcosa da aggiungere", dice Luca Conti, autore del blog Pandemia. "Spesso si visitano le pagine di un blog come si sfogliano quelle di un giornale", spiega il blogger, "subentra, è vero, una certa abitudine ma forse è meglio parlare di fidelizzazione: vado su quel blog indipendentemente dal nuovo contenuto che mi aspetto di trovare perché comunque ne riconosco il valore". Conoscere gusti e abitudini del pubblico è utile per migliorare la relazione nelle community online: "Questi dati sono molto ricercati anche dagli esperti di marketing aziendale e politico, per capire come meglio rivolgersi a certi utenti", aggiunge Luca Conti. E si capisce il perché. Una ricerca di Edelman dell'inizio del 2007 ha rilevato che buona parte dei lettori di blog sono anche "influencers", cioè svolgono attività in grado di influenzare la collettività. Mentre secondo una ricerca condotta da Nielsen in 47 Paesi (Nielsen Global Online Consumer Survey 2007) il 61% degli intervistati ritiene che i consigli di altri consumatori postati online siano una fonte autorevole, più credibile anche dei siti aziendali, delle riviste o della televisione.

"Sappiamo chi è il lettore di blog e quali contenuti preferisce ma delle sue abitudini di lettura si sa poco. Le comunità che si creano intorno ai blog, concentrate soprattutto nelle metropoli, condividono informazioni ed esperienze e riescono così a superare ostacoli culturali e territoriali", aggiunge Tony Siino, blogger e ideatore di blogItalia.it. "Se il lettore è un po' distratto e non fa caso alle date è perché deve farsi largo tra troppe informazioni, è interessante invece il fatto che vogliano premiare il blogger con un buon commento. E' li che si vince dunque la sfida dell'attenzione. Saperne di più è utile certamente per i blogger, che spesso sanno ben poco del loro pubblico, ma lo è meno per i lettori, che perderebbero quel vantaggio grandissimo offerto dalla rete, cioè l'anonimato

Fonte: La Repubblica

SA DI INCREDIBILE......

Vi voglio raccontare un episodio realmente accaduto,che in parte fa riflettere,in parte è divertente! Poche settimane fa un mio amico impresario edile aveva piazzato insieme ai suoi collaboratori un'impalcatura di 5 piani per rifare la facciata ad un edificio.Questo lavoro,si sa, richiede parecchio tempo...dopo circa 3/4 gg. un operaio al 4° piano dell'impalcatura aveva notato una signora con una vestaglia aperta e con sotto una camicia da notte trasparente...il ragazzo continuava a dare una sbirciatina,mentre effettuava il proprio lavoro,ma qualche giorno dopo la sig.ra cominciava a fargli gli occhi dolci,ad un certo punto il giovanotto non ne ha potuto più e visto che la tipa gli piaceva è entrato in casa ed ha avuto un rapporto occasionale con lei. I compagni accortosi dell'episodio iniziarono a prenderlo un pò in giro...chiamandolo dongiovanni,latin lover ecc.La cosa,purtroppo,è arrivata anche all'orecchio dell'impresario che si è riunito col socio per prendere provvedimenti disciplinari.Il primo voleva licenziarlo in tronco,ma dopo lunghe discussioni il secondo ha convinto il socio a fargli solo una ramanzina e la cosa è finita lì....
Alla fine l'operaio ha recuperato il tempo perso con la sig.ra ed ha deciso di andare a farle visita fuori orario di lavoro,così si sentono più tranquilli ed il rapporto può durare più a lungo,rispetto ai 15/20 minuti rubati la prima volta. :-))

mercoledì 9 aprile 2008

AI BLOGGERS.......



Fui costretto a fare il servizio militare,come la quasi maggior parte dei ragazzi.Mi avevano spiegato che per diventare un vero uomo bisognava fare la leva ed anche qualche mese di galera. Vi sembrerà strano,ma credetemi è proprio così..vorrei tanto che qualcuno mi smentisse!Dopo 15 mesi ne uscii fuori con il vizio di fumare e non solo : mi facevano bere una specie d'intruglio che chiamavano "brandy o cognac,sottomarche),per farmi riscaldare durante le guardie notturne,in una città come Vercelli,dove d'estate non dormivo per le migliaia di zanzare e mosche...come unica arma avevo una baionetta per difendermi da questi terribili insetti.In quel lungo periodo ho vissuto molto male,perchè ero innamorato di una ragazza di Leinì molto ricca e non vedevo l'ora di avere la libera uscita.La mia ragazza insieme ai genitori ed amici passava a prendermi davanti alla caserma,con gran stupore dei miei commilitoni che si meravigliavano che un soldato semplice come me avesse degli amici così ........
Per vedere la mia ragazza spesso scappavo ed al ritorno prendevo delle punizioni esemplari,il cui ricordo mi fa ancora star male!!!

DESAPARECIDOS 4a parte

Fu come un viaggio di nozze. Lo zio li ospitò in una camera matrimoniale e non chiese altro che la puntualità all’ora di pranzo.
Per il resto erano liberi di andare dove volevano.
Carlos si sentiva trasformato da bruco in farfalla: finalmente volava…
Una settimana dopo, Leila volle cominciare il giro delle interviste, che aveva concordato con le Abuelas de la Plaza de Mayo.
Doveva incontrare alcune nonne, che ancora cercavano i nipoti dati in adozione dalla polizia durante la dittatura di Videla, e alcuni figli di desaparecidos, che, dopo essersi sottoposti alla prova del DNA, si erano trasferiti presso la famiglia d’origine.
Fino a quel momento Leila non aveva mai parlato con Carlos del vero argomento della sua tesi, che era circoscritto agli anni della dittatura (1976-1983), durante la quale erano stati commessi orrendi crimini nei confronti degli oppositori del regime.
Avvertiva che era un tasto molto delicato: Carlos non si era mai occupato di politica, ma era vissuto nella famiglia di un militare, probabilmente devoto al regime sotto il quale aveva servito.
Per la prima intervista Leila si recò in un caseggiato popolare, accompagnata da Carlos.
Aprì la porta un giovane alto e magro, che vedendo Carlos rimase un istante interdetto, prima di salutarlo calorosamente:
Carlos, come mai qui? Quando sei arrivato?
E tu, Raul, che ci fai qui? Sei amico del ragazzo che lei deve intervistare?
Ma sono io quello che deve parlare con lei, e non mi chiamo più Raul, ma Juanito.
Ma che dici? Che significa? incalzò Carlos, che aveva studiato con lui al Conservatorio e conosciuto la sua famiglia, i Duarte, una delle prime della città.
Cominciamo, tagliò corto Leila, col registratore pronto.
Sì, è meglio, così spiegherò tutto.

CUBA

martedì 8 aprile 2008

LETTURA LUCEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!:-)

Cari Bloggers.vi racconto cosa mi è capitato oggi.Dopo pranzo,sono andata a farmi un riposino..passano una decina di minuti e squilla il telefono:
" Pronto? - mi risponde un'impiegata di un call center per convincermi a cambiare con insistenza compagnia telefonica..naturalmente la mando a quel paese (con gentilezza),
chiudo gli occhi e cerco di riassopirmi,non passano che pochi minuti,quando sento il mio cane grattare la porta perchè voleva uscire.Richiudo la mia porta non faccio in tempo a mettere la testa sul cuscino che risquilla il telefono...- "pronto,ha bisogno di un pacco di mozzarelle di bufale campane doc,con annesse melanzane sott'olio?" Le rispondo un pò infastidita che ormai il latte me lo produco da sola,quindi sono in grado di fare mozzarelle doc.Ritorno a letto,sembrava che tutto fosse tornato tranquillo,quando all'improvviso suona il citofono:era un impiegato di un'impresa addetto alla lettura del contatore della luce,gli apro la porta,non faccio in tempo a prendere il cane che sento gridare dal pianoterra:LETTURA LUCEEEEEEEE!!!!!!In poche parole quei poveretti che riposavano si sono tutti svegliati di colpo,non contento di gridare come un ambulante al mercato,il ragazzo molto carino :-),si è attaccato letteralmente a tutti i campanelli delle case e ad ogni piano sbatteva le porte dell'ascensore in modo pazzesco!!La sig.ra del piano terra gli diceva: calma-calma giovanotto,la mia vicina gli ha detto sottovoce -" lei ci ha terrorizzati" !- Pensare che era tanto carino e per la fretta non si è accorto di quante belle donne abitano nel mio palazzo!
Spero che oggi non mi telefoni la mia amica innamorata di 2 uomini...

lunedì 7 aprile 2008

A MASSIMO TROISI

Scugnizzo fuori clichè
in questo mondo
di sguaiate arroganze
non c'era più posto per te:
te ne sei andato così
discreto, com'era nel tuo
stile
ma certo hai avuto con la morte
un ultimo battibecco
smozzicato in ammicchi
allusioni (interiezioni)
con la tua smorfia
di pungente ironia e arresa
malinconia:
in te ci siamo riconosciuti
noi figli della città dannata
noi non estroversi
non giovialmente invadenti
noi come te eredi del malessere
ci siamo riascoltati
nella tua lingua di prodigi
e surreali finezze, di succhi
e sapida polpa
ma muta anch'essa di fronte
all'indicibile.

SCENARI FUTURI

Quella di Edward Castronova è la storia di un guru per caso. Fino a qualche anno fa «ordinario economista», come si definisce lui stesso con ironia, una notte si imbatté nella realtà di «EverQuest», un famoso videogioco di ruolo di massa online. E rimase folgorato.
Scoprì che esistevano comunità di migliaia di persone in quei luoghi digitali, ma soprattutto che c’era anche un'economia in piena attività, basata sulla compravendita di beni e di servizi virtuali. Da quell'esperienza nacque il suo primo rapporto su un'economia non-reale, che fece scoprire al mondo accademico americano e internazionale le comunità di gioco online, e poi il suo primo saggio, che lo consacrò in tutto il mondo come il guru dei mondi virtuali.

Poco importa che, al tempo, parlare di «migrazione verso il cyberspazio» e di «ridefinizione della sfera sociale» sembrasse un salto spericolato nella pura futurologia.

Professore, oggi lei insegna all’Università dell’Indiana e il suo blog - «Terra Nova» (http://terranova.blogs.com) - è diventato ormai un punto di riferimento: è stato uno dei primi a prevedere che i mondi virtuali avrebbero trasformato per sempre il mondo reale. A che punto siamo?
«La rivoluzione c’è ed è più veloce di quanto pensassi. Quando ho scritto il mio primo libro, nel 2004, non credevo che un mondo virtuale americano avrebbe raggiunto il milione di abbonati. Oggi World of Warcraft ne conta oltre nove milioni. E ho sentito raccontare le loro esperienze dal droghiere. Conosco intere famiglie che frequentano i mondi virtuali. Per loro è una delle forme più importanti di intrattenimento di gruppo. Nel frattempo anche il diritto ha iniziato a confrontarsi con le questioni sollevate dagli universi online. Organi legislativi come il Congresso Usa hanno già avviato indagini sul fenomeno. Il cambiamento è in atto».

Lei sottolinea l’esistenza di una nuova forma di socializzazione e di esperienza di massa. Ma in termini numerici stiamo realmente migrando nei mondi virtuali?
«Certo, ma non si tratta di una normale migrazione. In passato una migrazione prevedeva di spostare il proprio corpo da un luogo all'altro. Oggi è sufficiente spostare la propria attenzione da un ambiente a un altro. In questo senso stiamo realmente migrando nei mondi virtuali. Le ricerche di Gartner stimano che nei soli Usa oltre l'80% degli utenti Internet avrà una presenza virtuale entro il 2011: significa 150 milioni di avatar».

Lei sottolinea che gli scambi di beni virtuali abbiano superato il Pil di qualche Stato. Ma quali ripercussioni hanno avuto queste economie sulla realtà?
«Si registra un declino del pubblico tv e un incremento del commercio online e degli investimenti nei media digitali. Questo commercio è generato dalla compravendita di oggetti virtuali, mentre gli investimenti nei media digitali derivano dagli enormi profitti registrati da alcuni mondi virtuali. Molte società, fondazioni e governi, oggi, sono interessati a creare propri universi online».

Inoltre è già possibile guadagnarsi da vivere all'interno dei mondi virtuali. Che cosa significa?
«E’ vero. Esiste un'ampia forza lavoro, concentrata in Paesi a basso reddito come Cina, Indonesia ed Europa dell'Est, dedita all'accumulo di oggetti virtuali nei mondi online e alla rivendita agli utenti ricchi di Nord America, Europa Occidentale, Australia e Giappone. Queste persone si guadagnano da vivere nei mondi virtuali, anche se non si tratta dello standard di vita che si aspetterebbe un cittadino dei Paesi industrializzati».

I luoghi utopici, invece, hanno spesso fallito dal punto di vista politico. Le organizzazioni dei mondi virtuali sono perlopiù collassate nella pura anarchia. Qualcosa è cambiato?
«No. L'anarchia rimane la regola nella maggior parte dei mondi virtuali. Non ho conoscenza di nessun universo governato da giocatori. Tuttavia tutti i mondi sono regolati, strettamente o liberamente, dai rispettivi proprietari. Le uniche forme associative gestite dai giocatori sono ad oggi le “gilde”, ispirate a quelle medievali, con un potere gerarchico per regolare l'accesso alle risorse. Ma sono esempi rari».

Lei annuncia un futuro in cui i mondi virtuali saranno una nuova agorà. Ma oggi l'accesso rimane riservato a un'élite. Si prospetta un nuovo «digital divide»?
«Sì. L'accesso ai mondi virtuali è costoso. I primi a migrare sono stati i membri dell'élite tecnologica, ma molti altri, per ora, rimarranno a guardare. Ipotizzo che la domanda di esperienze virtuali rimarrà superiore all'offerta per buona parte del XXI secolo».

Lei ha prospettato una futura «Età della Meraviglia», in cui tutte le relazioni avverranno inizialmente solo in via telematica e non a caso negli Stati Uniti è stato da poco pubblicato il suo secondo libro, intitolato «Exodus to the Virtual World: How Online Fun Is Changing Reality»: questa metamorfosi può apparire terrificante, non crede?
«I mondi virtuali possono apparire terrificanti a chi ritiene che il mondo reale sia meraviglioso. Crede che la maggior parte delle persone abbiano stretti rapporti interpersonali nel mondo reale? Che siano accettate come sono, senza pregiudizi sul loro corpo e sul colore della pelle? Che ogni giorno provino gioia? La mia visione del mondo reale è piuttosto pessimistica. Le persone sono sole, incomprese e prive di speranze. Tv e auto ci hanno isolati. Le esigenze del mondo del lavoro hanno spaccato le nostre famiglie. In questo scenario i mondi virtuali sono un elemento positivo».

In che senso?
«Permettono alle persone di entrare in contatto anche se sono distanti. Di collaborare su progetti collettivi che possono rendere felici chi è coinvolto. Ma se arriveremo al punto che le persone interagiranno esclusivamente attraverso i mondi sintetici, allora sarà un disastro. Perchè significherà che il mondo reale avrà fallito

Cosa ne pensate ?

domenica 6 aprile 2008

RAFFAELLA E LA MACCHINA NUOVA

Arriva il babbo al volante della macchina nuova, finalmente più grande della precedente minuscola 500.
Raffaella è deliziata. Pavoneggiandosi con le amichette dice:
- Mio padre ha la macchina nuova! –
E’ la prima volta che che le sento dire - mio padre – invece che
- babbo -.
Evidentemente il registro linguistico si è adeguato all’importanza dell’avvenimento.
Usciamo a fare un giro. Si corre. Raffaella sfavilla.
A un certo punto si parano davanti due persone, mio marito rallenta, per scansarle.
- Butta totto (leggi: sotto), babbo, butta totto – grida la piccola invasata.
Vatti a fidare di certe facce d’angelo…

CIAO BLOGGERS :-))



Ero al lago di Patria (Napoli),ero andata a far visita alla mia famiglia ed andammo a fare una gita con i piccoli (quello che si intravede è il mio cucciolo).Ci fermammo a prendere il sole e verso le 13 andammo a mangiare in una trattoria nelle vicinanze.Inutile dire che stemmo a tavola fino al pomeriggio inoltrato...eravamo in tanti.Come potete notare l'acqua del lago aveva cambiato il suo colore naturale,adesso che manco da un pò di tempo, mi chiedo.......
Napoli è una città meravigliosa,ci sono posti bellissimi da visitare..io ce l'ho sempre nel cuore,come tutti i napoletani immigrati,nonostante tutto.Io lì ho le mie radici!

sabato 5 aprile 2008

La pochezza

Spesso mi confronto con le persone sui NG di politica....nn è il mio argomento preferito a dire il vero...nn mi frega più di tanto...ma sapendo che esistono persone che abboccano bè nn resisto e flammo...
devo dire che se la media è quella delle persone con cui flammo è davvero preoccupante...nn esiste in nessuno la capacità di pensiero...tutti bene o male seguono e ripetono come pappagalli le cose che i loro eroi politici dicono....poi lo fai notare e si incazzano dicendo che loro sono persone che pensano nn che ripetono.

Poi rifletto su altre cose che fanno capire come siamo sempre più pochezza e sempre meno cultura....prendiamo i quiz televisivi...ma li vedete?Come erano una volta e come sono oggi?
Ma poi guardiamo i giovani...io a 15 anni ero molto ma molto meno uniformato di quelli di oggi...

Pensieri....pochezza mia da esprimere....

Alla prox

DESAPARECIDOS 3a parte

Carlos si ritirò quasi all’alba. La signora Elvira, che lo aveva aspettato su una poltrona nel salone d’ingresso, cominciò a fargli una scenata, ma inaspettatamente arrivò il marito, svegliato dal vocio, il quale non solo zittì bruscamente la moglie, ma diede lui stesso le chiavi di casa allo stupefatto Carlos.
Passarono mesi. Carlos frequentava assiduamente Leila, la signora Elvira si era dovuta arrendere non solo alle sue assenze prolungate ma anche ai maglioni – per lei orrendi – comprati ai grandi magazzini.
Fece invitare a pranzo Leila, per misurarsi da vicino con la rivale, la ragazza a tavola conversò amabilmente con i padroni di casa, rispondendo con naturalezza a tutte le loro domande:
Era stata allevata dagli zii, essendo i suoi genitori morti in un incidente d’auto quando lei era piccola. Ora viveva sola. No, non aveva paura. Stava terminando la tesi di laurea sulla storia dell’Argentina. Aveva uno zio a Buenos Aires, dove si sarebbe recata di lì a poco, per approfondire certi argomenti. Se Carlos l’avesse potuta accompagnare, sarebbe stato un grande aiuto per lei.
Anche in quest’occasione l’intervento del padre a favore di Carlos fu decisivo. Il giovane ne fu felice, anche se capiva che il padre dava il suo assenso non per lui, ma per sé, per distogliere la moglie da un affetto che si rivelava morboso, asfissiante.
Donna Elvira dovette cedere, ma gli strappò la promessa che le avrebbe telefonato tutte le sere…

BUONGIORNO....BLOGGERS :-))))

Marguerites

J'offre
une marguerite
a mon petit
amour-
j'offre
mon coeur
pleine d'espérance
a mon petit fleur.
Pervenche
à fleurs bleus,
j'offre
a mon petit amour:
il dorme abandonné
é non écoute-moi,
mais jamais toi!

Margherite

Io offro una margherita
al mio piccolo amore.
Io offro il mio cuore
pieno di speranza-
al mio piccolo fiore.
Pervenche a fiori blu,
io offro al mio piccolo amore..
egli dorme abbandonato
e non ascolta me,
ma mai te......

CUBA

venerdì 4 aprile 2008

poesia dorsale

cos'è la poesia dorsale lanciata da ::: FAHRENHEIT :::
è provare a 'fare poesia' con il dorso dei libri ossia il titolo cosicchè messi in sequenza possano essere letti come vera poesia......io ci ho quasi provato :-))))
Sotto l'elenco dei titoli utilizzati


Besitarium - libro dipinto a tecnica mista - Andrea Cimatti


Il cacciatore di aquiloni stava la,
dove un tempo era il campo del vasaio
Il tailleur grigio e l'ultimo bottone sbottonato
con La solitudine dei numeri primi e La musica in testa
Ti ricordi di me e dei Mille splendidi soli ?
Heike riprende a respirare e Fra il cuore e le stelle
L' ombra del vento ci regalava davvero Il giorno in più

|. Il campo del vasaio - Camilleri Andrea
| Il tailleur grigio - Camilleri Andrea
| Il cacciatore di aquiloni - Hosseini Khaled
| Fra il cuore e le stelle - Sfondrini Chicco
| La solitudine dei numeri primi - Giordano Paolo
| Heike riprende a respirare - Schneider Helga,
| Ti ricordi di me? - Kinsella Sophie,
| Mille splendidi soli - Hosseini Khaled,
| La musica in testa - Allevi Giovanni,
| Il giorno in più - Volo Fabio
| L' ombra del vento - Ruiz Zafon Carlos

BLOG.....DI LIBERA ESPRESSIONE.......

E' vero che oggi esiste abbastanza parità tra i sessi,ciò non toglie che a volte io mi senta usato dalle donne.Ho voluto aprire questo post per ribellarmi,esprimermi in modo chiaro e genuino...io reagisco come uomo con le proprie sensazioni e la propria sensibilità.Spesso si parla erroneamente del rapporto uomo-donna,o se ne discute in termini semplicistici o legati alla sessualità.
Sono convinto che ogni uomo trovi un'intesa con la propria compagna (soprattutto e non solo a livello sessuale),quello che succede in una camera da letto è gestito-vissuto solo ed esclusivamente dai due componenti...spesso si danno consigli,si ricorre a sessuologi,specialisti,psicologi,per migliorare un rapporto che (tranne casi eccezionali) può essere risolto solo nell'ambito della coppia,parlandone,parlandosi,chiarendosi e facendosi richieste di coccole....Per quanto mi riguarda io mi sento un macho usato e ne sono contento...sono a disposizione delle femmine che mi piacciono ed alle quali piaccio;in questo sono sincero e tutte lo sanno ...

DEDICATA A CLAUDIA :-))))



Questa è la quarta foto che ci hai inoltrato e che ti pubblico qui,come hai notato le altre 3 le abbiamo inserite nell'isola.

Ho conosciuto una ragazza di nome CLAUDIA...credetemi è veramente eccezionale!!Gentile,solare,bella,con una grande sensibilità.E' sempre disponibile per gli amici e trova sempre il tempo da dedicare loro.

Buongiorno BLOGGERS :-)

giovedì 3 aprile 2008

DESAPARECIDOS 2a parte

Un giorno, ritirandosi a casa, Carlos trovò la madre che faceva frettolosamente le valigie: avrebbero lasciato al più presto la villa di Buenos Aires e si sarebbero trasferiti in Italia, a Roma, dove il padre si era già avviato, per trovare una casa conveniente.
Sul perché di quell’improvviso trasferimento, la madre fu evasiva e come sempre Carlos accettò, tanto più che il dispiacere di andarsene era compensato dalla curiosità di conoscere posti nuovi.
Dopo qualche mese, si trovò abbastanza integrato nel nuovo ambiente musicale romano, imparò in fretta la lingua, conobbe gente simpatica e ora qualche volta usciva la sera con i nuovi amici, avevano formato un quartetto d’archi e si esercitavano a rotazione ora nella villa di Carlos, ora nell’appartamento di Vincenzo, il più bravo e intraprendente dei quattro.
Una sera, a sorpresa, suonarono un tango argentino e lo invitarono a ballare con Leila, una bella ragazza cugina dell’ospite, presentata come “una patita dell’Argentina”e che parlava correntemente spagnolo.
Si rivelarono tutt’e due bravi ballerini e furono applauditi dai presenti., che pretesero un bis.
Più tardi, quando Leila volle andarsene, Carlos si offrì di accompagnarla. Sotto casa, lei con grande naturalezza lo invitò a salire.
Lui esitò: aveva ventiquattro anni, la macchina e le chiavi del garage, ma non aveva le chiavi di casa. Fu solo un momento.
Si ritrovarono affiatati come e più che ballando il tango.

PRAGA

mercoledì 2 aprile 2008

Ma salve gente!

Ciao bella gente eccomi ricomparire dopo una lunga assenza...meaculpa...ma spesso ho il cervello pieno di cose da dire ma alla fine nn le scrivo perchè infondo sono cose personali a cui praticamente nessuno puo fregare molto...poi sono perseguitato da un trool...

Il lavoro procede "bene",il mio nuovo lavoro...ieri ho fatto 6 mesi in quella fabbrica...e 1 mese con Laura...insomma un giorno il primo del mese sempre pieno di ricorrenze^_^

Domani e venerdi dovro anche fare un corso per usare una macchina che hanno appena acquistato...una erosione a filo...nn ne ho mai usato una..sono curioso e poi fà bagaglio tecnico per quando andrò a cercare un'altro lavoro:-DDDD

Bè...un saluto ragazzuoli e ragazzuole....^_^

PALERMO

I turisti guardano i monumenti
con occhi un pò vuoti
è il terzo tour: si va più volentieri
al bar o alla toilette -
hanno stivato
barocco e ottocento
Rosalia col manto d'oro
(lustrato nei secoli dai sudori
degli umili in faticose processioni)
lo splendore dei mosaici i suggerimenti
estenuati degli archi mussulmani
tutto fissato dal clic infaticabile
della macchina fotografica:
ma tu, tu hai visto il ragazzo
appoggiato alla fontana
col suo peso di vita - un vero
S.Sebastiano sotto
la camicia stinta il jeans povero
le pupille fisse nello scavo
delle occhiaie inaridite
da troppe lacrime non piante -
A te non è consentito
proteggere il viso con le mani
cancellare
il degrado e il dolore:
Poesia è questo sperimentare
il fondo oscuro della vita...

DESAPARECIDOS 1a parte

Il padre era stato un ufficiale dell’esercito, adesso era in pensione.
Del militare aveva la rigidità e la supponenza: brusco e di poche parole, non aveva avuto mai un vero dialogo con il figlio.
La madre, donna Elvira, era una donna di statura media, grassoccia, perfetta padrona di casa, sempre col sorriso sulle labbra, sempre pronta a mediare, ricucire, sdrammatizzare. Adorava il figlio, lo aveva fin da piccolo circondato di mille premure, prevenendo ogni suo desiderio, scegliendo per lui tutto: dai mobili della sua camera all’abbigliamento alle letture agli studi agli sport agli amici (abilissima nell’allontanare quelli da lei non graditi).
Carlos non aveva mai preso una decisione in vita sua, la madre lo aveva avviluppato in una tenace ragnatela, di cui rinnovava continuamente i fili, lui nell’adolescenza aveva avuto qualche scatto di insofferenza, presto rientrato di fronte alla reazione di lei, che lo aveva ricattato con i sensi di colpa: alla fine si era lasciato andare, adagiandosi in quella bambagia tiepida e accogliente.
Studiava musica al Conservatorio – suonava il violino – avendo mostrato fin da piccolo spiccate doti musicali e si era lasciato così chiudere in un’altra gabbia dorata, anche se più gradita.
I pochi amici tollerati da donna Elvira lo compativano, ma non osavano dirgli niente, tanto più vedendolo sereno e quasi sempre allegro.

PRAGA

martedì 1 aprile 2008

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ED AFFINI...

Quasi tutti i giorni,ma in particolare nelle ricorrenze festive (vedi natale pasqua ecc.)ci sono associazioni di volontariato che bussano alle nostre porte per chiedere un aiuto.E' vero che dare un contributo non arricchisce nè impoverisce la famiglia a cui è richiesto, ma personalmente penso che questi Enti benefici,che hanno il massimo rispetto per l'impegno,cura e quant'altro per gli emarginati,dovrebbero scendere in piazza,unirsi tutti e chiedere al governo un aiuto proficuo (non un'elemosina) che veramente possa sostenere quelli che vivono nel disagio quotidiano,di qualsiasi etnia,colore politico ecc.ecc.Questo non accade quasi mai,ed io mi chiedo il perchè..sembra che gli "altri" i "diversamenti abili",come sono definiti adesso,siano cittadini di serie b,che non abbiano alcun diritto,a cui si nega tutto..si nega la vita! Ci sono barriere archittetoniche inaudibili,nel nostro paese,chi è in carrozzella non può salire su un pullman,nè andare in giro,solo a fare una semplice passeggiata,(vedi marciapiedi alti,mancanza di scivoli..),chi ha un disagio è lasciato alla famiglia,alla frustrazione quotidiana,al male di vivere che subentra....
Bisognerebbe che gli emarginati scendessero in piazza a protestare TUTTI!!!!!!!
Perchè è una VERGOGNA,il finto buonismo aiuta i ladri di coscienza!!!!!!

CUBA