In questi giorni
di riflessione
faccio delle
passeggiate
lungo la spiaggia
mi fermo e
mi siedo nella
sabbia e
comincio ad osservare
il mare,
senti questo vento che
aspira da est e
come se fosse una lama che oltrepassa
il tuo cuore
osservi queste onde
infuriate, come
un mare in tempesta,
che vuole il suo cuore
e tutti i ricordi.
L'onda continua il suo cammino e
si porta via quel soffio di vita,
grazie al
mare che mi è madre
mi ha aperto gli occhi,
mi ha suggerito
che devo seguire
un'altra scia....
mi ha liberato
in tempo dalla vecchia
scia che portava
solo amarezza e dolore.
4 commenti:
Non immaginavo che ci fosse in te tanto sentimento poetico,
Brava Raffy.
Buona notte.
Bella, mi garba. Continua così, la poesia è sfogo, catarsi, liberazione e tu in questo momento ne hai bisogno.
T'immagino sul lido, col viso rigato di lacrime, che il vento freddo dell'Est trasforma in diacci cristalli di malinconia.
Ti auguro di guarire presto da tuo "male".
Buonanotte, dolce venexiana...
sono d'accordo con il guardiano, non importa se non segue i canoni 'poetici' è comunque utile, prende quel pensiero che assilla e lo trasforma in parola e da li se ne va poi per altri lidi
ciao
lella
Io non sono poetessa,ma scrivo quello sento dentro.
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