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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


giovedì 31 marzo 2011

A MARCELLO

La tua bellezza quasi
sgomenta
misterioso dono
degli dei
gli occhi azzurri
di porcellana
mandano lampi
al sole
i capelli degli avi
normanni
risplendono d’oro
si avvolgono in dolci
onde
sulla nuca tenera,
dispensa la grazia
ogni tuo gesto
ci assolve
d’ogni nostra bruttura:
oggi per me hai cantato
una strana canzone soave
di sillabe
mentre gli alberi esplodevano
gemme
al tuo passaggio.

lunedì 28 marzo 2011

CHE GLI PRESENTI

Zia Rosina quanto sospirava
trovandomi sempre a studiare:
“che gli presenti, il libro, al marito”
diceva, lei esperta in sottomissioni
e rinunce: badare a – preoccuparsi di
e del mio perditempo rimproverava
il fratello, mio padre, che non aveva
avuto in sorte ahimè figli maschi
e faceva studiare le femmine, come se
al gran da fare che una donna ha in casa:
i bambini il marito le sue esigenze (cioè di lui),
le sue camicie (di lui) da stirare e il resto
una si preparava col libro, oggetto anomalo
indisponente, quasi sconveniente
in mano a una ragazza che deve
saper stare al suo posto, pensare a sposarsi
“e che altro c’è nella vita” sospirava
la zia sulla porta:
era giorno di bucato e il suo maglione (di lui)
ridotto coi gomiti a ragnatela…

Se ora venisse a sapere che un libro
mi sono provata addirittura
a scriverlo io, mettendoci dentro anche lei
certo scuoterebbe ancora la testa mormorando
contro i tempi cambiati e le ragazze;
“ma che gli presentano, un libro, al marito…”

giovedì 24 marzo 2011

SIETE PER SEMPRE ...

Chiudo il freddo fuori
della porta
e accendo i termosifoni:
penso agli immigrati all’addiaccio
agli emarginati rannicchiati sui cartoni,
mi preparo la cena con un brodo
ben caldo:
penso ai milioni di esseri umani
che hanno fame,
sono in pace distesa
tra cortine mozartiane:
penso ai libici insorti
sotto le bombe
alle sorelle mussulmane
incalzate dalla polizia,
vado a letto il materasso
è morbido, c’è un piacevole tepore
sotto il piumone:
che autocompiacimento
sentirsi buoni,
come è facile
essere pietosi
se la pietà consola
solo te.
D’Andrè cantava:
Anche se voi vi sentite assolti
siete per sempre coinvolti.

martedì 22 marzo 2011

IN MORTE DI UN SOLDATO

Il soldato (etimologicamente, da soldo) sta nella bara
rigido, sull’attenti, già la morte lo prosciuga
e lo lavora col suo bulino, lui che aveva precisi
sentieri tracciati, ma non manca mai un granello
d’imprevisto nel previsto : la morte è stata per fortuna
solo un istante di dolore e di stupore.

(ma dimmi in confidenza, eri proprio un angelo
con le alucce tricolori svolazzanti :
nessuno eh di quei passatempi così cari alle truppe
uno stupro che so una tortura, ma allora è vero
che i cattivi sono soltanto gli americani
e voi invece buoni in missione si sa umanitaria)

E adesso quel tricolore, la mozione degli affetti,
gli applausi, l’omelia commovente, le personalità
istituzionali, la voce di circostanza dello speaker
televisivo, i titoloni sui giornali, la lacrima sul ciglio
in questa ipocrita rappresentazione di tutte le nostre
ipocrisie, per lui vissuto finora nella cancellazione

degli umili, e adesso già sprofondato nel nulla,
mentre intorno danzano ancora i nani e le ballerine
in questo spettacolo d’insensatezza, allestito
per noi insensati malaccorti
utili idioti al Potere.

R.L.

domenica 20 marzo 2011

AL VALICO DI CHIUNZI

La primavera ha appena
sfiorato le colline
al Valico di Chiunzi,
già ride un pesco
ma ancora c’è neve sulla
cima dei monti:

che smalto ebbe allora
questo verde oggi appannato
da veli sottili d’umido
grigiore
quando lo guardai
dal caldo grembo della macchina
complice dei nostri amori:

alberi ancora spogli
mi tendono scarne braccia:
non riescono a catturare
il mio cuore stanco.

venerdì 18 marzo 2011

A modo mio



Auguri ITALIA, ora e sempre

martedì 15 marzo 2011

BECCHINO

Sotterrare un uomo
o quel che resta di lui (poca roba)
è mestiere decoroso e sicuro:
non c’è pericolo di disoccupazione
o di cassa integrazione.
La gente ci evita
come se ognuno di loro
non si portasse a spasso lo scheletro
e nel percorso dell’intestino
roba che non dico….
Dice: Ma l’odore…
E allora quelli nella calca
d’estate: abiti afrore sudore..
Dice: Ma i fuochi fatui
i fantasmi…
E allora? Vorresti al momento
toglierci pure il divertimento?
Dice: Ma proprio coi morti
averci a che fare
mi vengono i brividi…
E tu coi tuoi vivi sbracati
sudicioni malcreati..
Insomma, non ti posso invidiare…
E allora non venirmi a chiamare,
mi stanchi con le tue ciance:
noi becchini di qualità
siamo già quasi nell’aldilà
siamo gente di frontiera…

giovedì 10 marzo 2011

LE PIETRE SCARTATE

Sono andata sul luogo dove fu iniziata
la mia costruzione, a raccattare
le pietre scartate:
(intelligenza curiosità bisogno
di verità nuda)
Le buone Suore d'Ivrea - benedette -
raccomandavano modestia e contegno
la voce bassa gli occhi bassi
(vorrei vedere nel traffico cittadino) -
La coppia poi fu un gioco al massacro:
-sappiatelo,tenere fanciulle dalle mani
intrecciate con gli amanti -
a chi è una persona e chi la sua ombra
e se anche ne usciste trionfanti
è sempre una vittoria di Pirro.
Le pietre scartate possono diventare
pietre angolari
ma il rischio è grande: solitudine
e amaro pane.

lunedì 7 marzo 2011

DI SERA


e' sera, i sogni finalmente liberi
danzano...

venerdì 4 marzo 2011

LAS VEGAS

Buon fine settimana a tutti.
I sogni son desideri fino a quando i desideri diventeranno solo sogni. :-)

martedì 1 marzo 2011

AI MIEI ALUNNI

Vi aspettano all'uscita con gli occhi
furbi le trappole dell'astuzia gli ammicchi
-vi strapperanno la luna dalle mani-
incideranno rughe sulla vostra pelle di seta
accanendosi agli angoli della bocca
invidiosi dell'argento del vostro riso:

dimenticherete sui banchi i libri e l'innocenza
infilata nei tubi al neon
come un disegno appena abbozzato.