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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


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mercoledì 26 settembre 2007

VESUVIO

Al primo lucore
dell'alba al balcone
sorprendo il Vesuvio
aggrondato di nuvole
nere ( pioverà oggi? )
a volte s'innalza
con netto profilo
sulla seta del cielo
s'innazzurra gioioso
in lontananze di mito
e silenzi silvani
o s'acciambella
pigro gattone
a fare le fusa
circonfuso d'ariosa
ironia,
si cela velato
di nebbie ovattate
o sfavilla in ridenti
ammicchi giù al mare:
salgono sentieri
timorosi alla bocca
che inghiotte terrori
su scoscesi pendii
di lava feroce:
eterno nel canto
di Giacomo
ancora s'ammanta
d'odorate ginestre
ancora segnala
arcani al poeta.
RL

domenica 23 settembre 2007

ALLA SPAZZATURA

,In queste strade
non c'è nulla su cui l'occhio
possa fermarsi e/o riposare
niente che piaccia: i palazzi
tentano invano un decoro borghese
insidiato da crepe rumori,i ragazzi infoiati
a dar calci al pallone fragoroso
o a gridare nel vuoto domenicale
la loro voglia di vincere ma su che cosa
e dappertutto la macchina trionfante:invade spazi
cancella prati esala miasmi rompe i timpani
con la sirena-haimè quanto difforme dal mito-


Ora però a prevalere è il nuovo
arredo urbano dei paesi che cova il Vesuvio
montagnole di putredine-spazzatura:
ecco un effetto perverso del consumismo
e dell'autodeterminazione: nessuno
vuole i nostri rifiuti, dovunque
si tenti sversarli, il popolo
insorge in processioni guidate
dal vescovo locale.


E' un impudico uno sconcio mostrare
della città le sue piaghe segrete:
ostenta non solo fetidi rimasugli
sfasciume di mobili vasellame sbreccato
ma la sua anima ( se pure ne ha una )
altamente incivile e proterva:
mentre leva alti lamenti sui suoi disagi
non si piega a nessun rimedio
o palliativo: la raccolta
differenziata non è inscritta nel suo DNA
ma l'ammucchiata maleodorante ove
razzolano cani tignosi e gatti spelacchiati
( a proposito di zampe, che non ci sia
quella dell'onnipresente e onnipotente camorra )
la gente ha fretta il passo volta la faccia
solo il fruttivendolo indifferente resiste
col suo trirote abusivo carico di merce
e aggiunge i suoi scarti con disinvolta innocenza:


e così affondo nel ventre corrotto di questa
città inospitale, nel suo degrado e putrescenza
presagendo la fine...
R.L.