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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


giovedì 30 maggio 2013

Processi a antirazzisti e NOTAV, Palestina, NOMUOS, disoccupati e lavoro, rifiuti, NOGuerre e aggiornamenti.

GIOVEDI’ 30 MAGGIO
ORE 9 maxi aula 3 ingresso 15, tribunale di Torino corso Vittorio Emanuele 140
SECONDA UDIENZA PROCESSONE AGLI ANTIRAZZISTI

ORE 21 a CHIERI presso Laboratorio Politico il Cubo - piazza Dante
TANTURA: PARLANO LE PROVE
A sessantacinque anni dal massacro nel villaggio palestinese di Tantura (23 maggio 1948), LabPol Cubo (Piazza Dante - Chieri) ospita Marco Gobetti, che legge brani da "Controcorrente" e da "La pulizia etnica della Palestina" di Ilan Pappe.
Interviene Alfredo Tradardi, che con ISM Italia ha curato la traduzione e promosso la pubblicazione di entrambe le opere dello scrittore israeliano e di numerosi suoi articoli.

ORE 21 CIRIE' presso SOCE - via Matteotti 16
SERATA SULLA SITUAZIONE IN PALESTINA CON MUSTAFA AZIZI,
giovane videomaker di Nablus che presenterà alcuni cortometraggi girati nel suo Paese.
- Breve presentazione campo di lavoro in Palestina 2013
- Presentazione di Mustafa Azizi : il suo lavoro, il contesto in cui vive, le problematiche che affronta nei suoi video
- Proiezione dei video (3 video, circa 10 min ciascuno)
Tavolino con prodotti palestinesi provenienti da Nablus e Hebron
INGRESSO GRATUITO CON TESSERA ARCI
(l'iniziativa verrà replicata a Torino il 4 giugno, seguiranno dettagli)

VENERDI’ 31 MAGGIO
ORE 9.30 Aula Bunker corso regina 540 Torino Zona Vallette - a pochi passsi dal carcere-
(Bus 29 Direzione Casa Circondariale CAP, in auto parcheggio fra il carcere e la Centrale del Teleriscaldamento)
UDIENZA PUBBLICA PROCESSO A 52 NOTAV
per gli scontri del 27 Giugno e 3 Luglio  2011 in Valle di Susa, in cui il Giudice dovrebbe rispondere sulla richiesta di costituzione da parte del Governo
Report della precedente udienza del 14 marzo in cui le parti civili rispondono alle obiezioni del legal team NO TAV (
da Simonetta Zandiri  su https://www.facebook.com/notes/simonetta-zandiri/processo-52-no-tav-udienza-14-marzo-le-parti-civili-rispondono-alle-obiezioni-de/10151605506152380)

ORE 15.30 in Piazza Castello lato via Garibaldi
PRESIDIO CON VOLANTINAGGIO NOMUOS
In collegamento e solidarietà con lo SCIOPERO GENERALE A NISCEMI CONTRO IL MUOS, dalle 8 alle 14, proclamato dal Comitato No MUOS di Niscemi, dal Comitato Mamme NO MUOS e dal Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS.
“…tutte le attività lavorative, economiche e commerciali di Niscemi si fermano per ribadire ancora una volta che la popolazione niscemese non vuole il MUOS e le 46 antenne della base NRTF, non vuole che questa terra sia il luogo da cui si dirama una strategia criminale volta a tenere il mondo sotto la minaccia militare e nucleare, ma rivendica il diritto alla pace, alla salute, a vivere in un ambiente sano, all’autodeterminazione.
Solo la lotta dal basso, l’azione diretta, i blocchi ai cancelli, la mobilitazione incessante a Niscemi, in Sicilia e fuori dell’Isola, possono realmente smilitarizzare la Sughereta.
Niscemi è una città devastata dal clientelismo, dalla cultura della delega e della rassegnazione; da anni subisce scarsezza di acqua e inquinamento delle falde, esalazioni del petrolchimico, crisi dell’agricoltura, viabilità da terzo mondo, mancanza di lavoro per i giovani.
… Su indicazione del coordinamento regionale dei comitati NO MUOS, il sindacato di base Cub fornisce la copertura sindacale a quanti si asterranno dal lavoro.
No alla costruzione del Muos, SÌ allo smantellamento delle 46 antenne.
La Sicilia non è zona di guerra, via le basi USA dalla nostra terra…”

ORE 18 Torino, in C Brescia 22
RIUNIONE LAVORATORI, DISOCCUPATI, PRECARI, CANTIERISTI
Per fare il punto dell’attività fin’ora svolta e decidere  e organizzare  le prossime iniziative,
MARTEDI’ 4 GIUGNO ORE 10
PRESIDIO davanti alla Regione Piemonte in via Alfieri 15
DALLA RICHIESTA DI INCONTRO:
“La presente, a nome del “Comitato disoccupati, del Sindacato Intercategoriale Cobas, del Comitato cantieristi”, per chiedere incontro il giorno 4 giugno 2013 con il Consiglio Regionale e in particolar modo anche con l’Assessorato al Lavoro e Formazione.
Tale richiesta di incontro fa seguito alla Vs lettera del 27-6-2012 Prot 26121/A00010, in cui diceva :“…sono in attesa che la giunta Regionale fornisca elementi al riguardo , anche in relazione all’ipotizzata comunicazione alla Commissione competente circa lo stato di attuazione del Piano
straordinario per l’occupazione …Tuttavia , sarà mia cura tenerla informata degli ulteriori sviluppi e nell’assicurarla che seguirò la questione con la massima attenzione”.
A oggi, purtroppo, dopo circa 1 anno, constatiamo che nessuna risposta ci è pervenuta al riguardo, anche rispetto al fatto che la situazione occupazionale in Piemonte e in particolare a Torino, si è ulteriormente aggravata….”

ORE 18 presso Centro Documentazione "Latifa Sdairi" - via Saluzzo 13 - Torino
AFRICA WITHOUT BORDERS
Una chiacchierata con un compagno Amazigh sui 50 anni dell'Unione Africana e sulle lotte dei popoli africani per la propria autonomia, dai Saharawi ai Berberi.
Con...musica dal vivo! (chitarra e voce)
Aperitivo bellavita (porta quello che vuoi trovare)

ORE 20.45 presso il Salone Polivalente di Givoletto
SERATA INFORMATIVA SULLA"OPERAZIONE TAV "IN VAL DI SUSA
La serata sarà condotta da Luca Giunti, esperto naturalista della comunità montana valsusina.e saranno presenti gli autori del libro :
“BINARIO MORTO. Alla scoperta del Corridoio 5 e dell'Alta velocità che non c'è”,
Luca Rastello e Andrea De Benedetti  che racconteranno il viaggio nel corridoio 5 che non c'è.
Organizzata dal comitato No Tav  Torino e cintura in collaborazione con il comitato No Tav Cirie'-Valli di Lanzo

ORE  21 Trofarello al centro Marzanati in Via Cesare Battisti 25
SERATA SUI RIFIUTI
Una gestione sostenibile dei rifiuti è davvero possibile?
Esiste un'alternativa all'attuale modello di smaltimento dei rifiuti basato principalmente sull'incenerimento e le discariche?
Cercheremo di capire come funziona la gestione dei rifiuti a Torino e provincia, se davvero è indispensabile il nuovo impianto di incenerimento del Gerbido.
L'alternativa esiste e consiste in nuova politica ecosostenibile
che mira a considerare i rifiuti non come un problema ma come una risorsa, contrapponendosi all'attuale modello portato avanti da una classe politica impreparata, disinteressata o corrotta che ha alimentato lo sviluppo delle Ecomafie.
RAPHAEL ROSSIi: ex Amministratore e vicepresidente Amiat, Fondatore della ESPER, ente di studio per la pianificazione ecosostenibile dei rifiuti, Consulente del Comune di Parma c/o IREN
DAVIDE BONO: consigliere regione Piemonte M5S
GIORGIO BERTOLA: comitato NO INC TORINO

SABATO 1 GIUGNO
DALLE 9,30 ALLE 19 Comitato di quartiere Madonna del Pilone Corso Casale 212
(dalla stazione Porta Nuova bus n. 61, altri bus 30,54,66)
LAVORO E NON LAVORO AL TEMPO DEL FISCAL COMPACT
Convegno delle lavoratrici e dei lavoratori
Sono stati invitati la segreteria provinciale della Fiom, le organizzazioni sindacali di base, “La CGIL che vogliamo” e la “Rete 28 aprile”, i delegati e le delegate delle principali aziende della provincia di Torino, le/i compagni della Ri-Maflow di Trezzano, nonché diversi esponenti dei movimenti  “sociali”.
Interverranno, tra gli altri, Giorgio Cremaschi (CGIL), Emilia Papi (USB), Cosimo Scarinzi (CUB), Eliana Como e Sergio Bellavita (Fiom), un esponente del SI.Cobas, Rossana Becarelli (comitato 21 marzo).

DALLE 15 ALLE 19 a Venegono Superiore (VA) Via della Missione 12, presso il Castello dei Comboniani
ARMI, GUERRE, TERRITORIO
INCONTRO/CONVEGNO: Dobbiamo per forza fabbricare armi, fare guerre, uccidere, o abbiamo il diritto di vivere pacificamente e di restare umani?
Introduzione a cura di Alex Zanotelli
1) DALLE NUOVE STRATEGIE MILITARI DI USA, NATO, ITALIA, UE, CSCE alle “Nuove guerre” e al“terrorismo umanitario”, dal 1990 ad oggi. (Manlio Dinucci)
2) IL DIRITTO INTERNAZIONALE “DELLA PACE, PER LA PACE” sotto i colpi della guerra: cosa resta dello Statuto dell’ONU e dell’art. 11 della costituzione italiana.
3) GUERRA S.P.A.. IL “COMPLESSO MILITAR-INDUSTRIALE”: basi militari e industria bellica. Il caso Finmeccanica. (Rossana De Simone e Antonio Mazzeo)
4) COMMERCIO DI ARMI e “Nuovo ordine militare internazionale”. (Giorgio Beretta)
5) GUERRA E INFORMAZIONE, l’informazione manipolata come arma di “distrazione di massa”.(Carlo Remeny)

ORE16 Bologna, Piazza Del Nettuno
MANIFESTAZIONE CONTRO I LICENZIAMENTI
degli operai della logistica a Bologna voluti dalla Granarolo e dalla lega coop
CONTRO IL DECRETO DITTATORIALE  DELLA "COMMISSIONE DI GARANZIA SCIOPERO"
che limita il diritto di sciopero per gli operai della logistica con un semplice  "parere" e consultando unicamente padroni e polizia
PER IL SOSTEGNO ALLA LOTTE DEGLI OPERAI DELLA LOGISTICA.
Per la difesa delle condizioni di vita e di lavoro proletarie.
Per i diritti ai lavoratori.
Info & aggiornamenti su www.sicobas.org
1°GIUGNO: SIAMO TUTTI FACCHINI! CORTEO A BOLOGNA…”

ORE 21 Sala  Polivalente di Via Valter Fontan n. 103 a Bussoleno (TO) 
SERATA DI SOLIDARIETA' PER LORENZO, NICOLAS E STEFANO
Balli occitani con Silvio Peron, Libera Suoneria, Ilio Amisano ed altri.
Nel corso della serata verrà effettuata una raccolta di offerte libere per aiutare i ragazzi di Novalesa Lorenzo, Nicolas e Stefano che hanno visto interrotto il loro sogno di vita a causa dell'esplosione di un residuato bellico, ed avendo subito gravi lesioni, sono costretti ad affrontare pesanti e continue cure. Aiutiamoli!
Per informazioni telefonare ai seguenti numeri: 339/5773735 - 0122/49874.
Le offerte a sostegno delle spese mediche per Lorenzo, Nicolas e Stefano possono essere effettuate sul c/c postale intestato a: PEZZONI Gilberto - IBAN IT-79-Z-07601-01000-0000-93438463

DOMENICA 2 GIUGNO
DALLE 9 ALLE 14 a Venegono Superiore (Va) Via della Missione 12, presso il Castello dei Comboniani, continua il CONVEGNO : ARMI, GUERRE, TERRITORIO
LE ALTERNATIVE ALLA GUERRA (Aboliamo la guerra, Obiezioni alla guerra, Difesa popolare non armata e nonviolenta, Smilitarizzazione del territorio, Riconversione dell’industria bellica, Economia di giustizia per la pace).
LE INIZIATIVE DI BASE CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI E LE PRODUZIONI BELLICHE (confronto tra esperienze recenti e passate, alla ricerca di strategie e strumenti più efficaci)
IL FORUM CONTRO LA GUERRA, PROSPETTIVE
Sono invitate a partecipare le realtà di movimento che lottano contro la militarizzazione dei territori e le produzioni belliche, per un confronto tra esperienze recenti e passate, alla ricerca di strategie e strumenti più efficaci per le lotte attuali e future.
A cura delle comunità in lotta contro le basi e le produzioni militari
Comitato NO-M346 del varesotto - Movimento NO-F35 del novarese

DALLE 9,30 ALLE 13,30 Comitato di quartiere Madonna del Pilone Corso Casale 212
LAVORO E NON LAVORO al tempo del Fiscal Compact
L’assemblea si divide in due commissioni per discutere di:
Salario e lavoro, progetti di legge in materia e strumenti di lotta”;
Occupazione, nazionalizzazioni, intervento pubblico, autogestione”.
La divisione in due ampie commissioni serve per approfondire specificatamente le due tematiche e permettere il maggior numero di interventi.
ORE 11 RIPRESA DEL DIBATTITO IN ASSEMBLEA GENERALE

ORE 10 presidio NOTAV di Venaus
PASSEGGIATA IN CLAREA
PORTARSI PRANZO AL SACCO
Organizza il komitato giovani no tav e il kollettivo studenti autorganizzati di Torino in vista del campeggio studentesco che inizia GIOVEDI’ 13 GIUGNO
Per qualsiasi informazione: 3388043321 (Luca) campeggio.studenti.notav@gmail.com.
Facebook: Komitato Giovani Notav – Kollettivo Studenti Autorganizzati (Torino)

ORE 13.30 - 17.30 a Bologna in piazza Santo Stefano.
LA COSTITUZIONE NON È COSA VOSTRA
Libertà e Giustizia manifesterà in difesa della Costituzione.
Manifesto firmato da Gustavo Zagrebelsky, presidente di LeG.

Altre iniziative su :
Per aggiornamenti e documentazione NOTAV andare sui siti :
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files su :
Il giornale dei macchinisti delle ferrovia stampato a Milano, riporta notizie su NO TAV Val di Susa, info contro il partito trasversale degli affari e altre su http://www.latalpadimilano.it/,

AGGIORNAMENTI
IN EVIDENZA :

EMESSE LE OSSERVAZIONI DELLA COMUNITÀ MONTANA SUL
PROGETTO DEFINITIVO LINEA FERROVIARIA TORINO LIONE.
SI POSSONO SCARICARE DA :
Da TG Vallesusa 29 maggio 13 commento di Massimo Bonato :
“Emesse il 15 maggio scorso, e pubblicate sul sito della Comunità Montana Val Susa e Val Sangone il 22 maggio, le Osservazioni al Progetto definitivo della parte comune italo-francese, tratta in territorio italiano della linea Torino-Lione, non hanno forse ancora avuto il tempo per essere recepite dall’opinione pubblica, ma vale la pena che lo siano.
Sebbene il tempo concesso agli amministratori per la disamina di 29 scatoloni di disegni e relazioni sia stato eufemisticamente breve (30 giorni) il risultato prodotto consta di 87 pagine fitte di puntuali considerazioni, approvate con deliberazione della Giunta n. 43 del 15 maggio 2013 e poi inviate a ministero delle Infrastrutture, ministero dell’Ambiente, Regione Piemonte e LTF…”

VENERDI 24 MAGGIO VIDEO DELL'INTERVENTO DI TOMASO MONTANARI "LE PIETRE E IL POPOLO" ALL'INCONTRO DI S.AMBROGIO: http://youtu.be/weSNu4YL3_U
E di Paola Martignetti (http://youtu.be/ds_8Lsma6ko)
VIDEO che raccoglie alcuni momenti significativi della visita di Tomaso Montanari in Val di Susa: in visita alla Sacra di San Michele http://youtu.be/IZQ8JVHp0GE.

ANCORA VENERDÌ 24 MAGGIO C’E’ STATA UNA ASSEMBLEA INFORMATIVA A SUSA, indetta da un gruppo di consiglieri dell’attuale minoranza di susa e il Comitato NOTAV Susa-Mompantero.
Report del  TG Vallesusa di Leonardo Capella:
“FARAONI ED ESPROPRIATI
L’oggetto dell’assemblea, ricorda aprendo la serata la consigliera Antonia Fonzo, nasce dalla necessità di conoscere nei dettagli il nuovo progetto della linea Torino-Lione per le parti relative al territorio di Susa e in modo particolare alle procedure di esproprio. E non manca un accenno polemico rivolto alla maggioranza per non aver mai raccolto le sollecitazioni da più parti emerse, per una serata informativa e un Consiglio comunale aperto.
Doriana Tassotti, a nome del locale comitato No Tav, pone l’accento sulle compensazioni sottolineando come soprattutto la sicurezza nelle scuole sia elemento dovuto e non barattabile con un’opera.
Il primo tecnico a intervenite è l’ingegner Mario Cavargna che affronta l’intricato problema degli espropri, evidenziando alcuni elementi di criticità e ponendo l’accento sulla dilatazione dei tempi di esecuzione.  “Chi è espropriato è sfortunato, chi non è espropriato ma è nella zona è due volte sfortunato perché queste società sono senza scrupoli” sono le conclusioni a cui giunge.
Nel suo lungo intervento il presidente della Comunità Montana, Sandro Plano ha affrontato in prima battuta la risposta alla recente polemica apparsa sui giornali locali, affrontando poi il problema delle compensazioni con numerose esemplificazioni….”

24 MAGGIO 2013 TERZO VALICO:
CANTIERE VIA TECCI, ESITO PRIMA UDIENZA RICORSO TAR
“Oggi è stata resa nota l'ordinanza del TAR Liguria in seguito alla prima udienza del ricorso dei proprietari del terreno su cui sorgerà il cantiere della "finestra Polcevera" del terzo valico, in Via Tecci, a San Quirico, Genova, contro il Ministero delle Infrastrutture ed il Comitato Interministeriale Programmazione Economica (CIPE) e nei confronti di RFI e COCIV.
Il tribunale ha negato la sospensiva dei lavori perché, nelle parole del Presidente Santo Balba: la fattispecie dedotta in giudizio non sembra integrare il "caso di estrema gravità ed urgenza".
SI TRATTA QUINDI DI UN PARERE RELATIVO ALL'URGENZA, MENTRE QUELLO NEL MERITO ARRIVERÀ MOLTO PIÙ AVANTI, ed i motivi per opporsi al cantiere di Via Tecci ed all'opera rimangono comunque molti.
La lotta contro il terzo valico non si arresta, anzi si rilancia proprio stasera con un incontro pubblico a San Quirico, nella sala parrocchiale polivalente in Via Rolih, alle 2: ai problemi critici dell'opera, il movimento No TAV - terzo valico oppone un'altra idea di sviluppo e di utilizzo del nostro territorio che non si esaurisce certo con un provvedimento giuridico.
Comitato contro il Terzo Valico - Pontedecimo e San Quirico”

24 MAGGIO A PALERMO: BLOCCHI E SCONTRI TRA OPERAI E POLIZIA
“….centinaia di lavoratori ex PIP (Piani d'inserimento professionale), hanno manifestato a piazza Indipendenza la propria rabbia contro i palazzi dell'Assemblea Regionale Siciliana e della Presidenza della Regione Sicilia.
All'approvazione della finanziaria regionale, in cui veniva assegnato un sussidio di circa 800 euro a oltre tremila lavoratori, non ha infatti ancora fatto seguito l'erogazione di nessun assegno e le parole di Crocetta di ieri hanno fatto esplodere la protesta odierna.
Il Presidente della Regione Sicilia ha infatti invitato gli ex PIP a presentare domanda di disoccupazione, lasciando intendere che non gli sarebbe stato assegnato quanto riconosciuto dalla scorsa finanziaria….”

SABATO 25 MAGGIO TANTI NO TAV HANNO RISPOSTO ALLA CHIAMATA DI DON GALLO A GENOVA
Dal report di  TG Vallesusa di Gabriella Tittonel :
 “AL MIO FUNERALE VORREI TANTE BANDIERE BIANCHE E ROSSE, BANDIERE NO TAV…” – questo l’ultimo desiderio di don Andrea Gallo espresso ai suoi, alla sua famiglia, alla comunità di San Benedetto al Porto di Genova prima di morire, “prima del canto del gallo”….
Poi il Gallo terreno è partito, salutato dalle tante bandiere No Tav al vento e al sole che intanto s’era fatto un varco fra le nubi…
Ma io credo che il Gallo rimanga. Fra la sua gente, in mezzo a tutti coloro che credono che un vivere diverso è possibile, dove il cuore dell’uno impara a battere con quello dell’altro… Ed allora don Gallo arrivederci. Attraverso gli sguardi degli ultimi che verranno…

25 maggio 2013 Claudio Giorno
“IL CIELO SOPRA GENOVA
….Gonfaloni, striscioni e bandiere dell’ANPI, dei Centri Sociali, della Fossa dei Grifoni del Genoa di Fabrizio De Andrè, della Pace, degli Anarchici e dei Comunisti… e tante, tantissime bandiere No Tav! …
Abbiamo “preso messa”, come ha voluto “il prete”; come ha ricordato Moni Ovadia sul sagrato essere successo anche a lui – ebreo e ateo – di “dover pregare assieme al Gallo”…
Il cielo sopra Genova si è aperto e chiuso più volte come una fisarmonica che ha accompagnato la musica di strada e gli ha lasciato vedere non solo le “sue bandiere” ma “i suoi ultimi” partecipare alla liturgia, prendere l’eucaristia dalle mani del cardinale.
Uno striscione della “Tavola della Pace -Val Brembana, circolo Peppino Impastato”, appeso ai balconi del palazzo che si affaccia sulla Chiesa del Carmine, recita “Ciao Gallo, siamo rimasti orfani ma continueremo a camminare con te”.
I ragazzi del TDO ripiegano il “lenzuolo” bianco che ha tenuto la testa del corteo: “Hasta sempre comandante Gallo. Proseguiamo in direzione ostinata e contraria”.

ANCORA SABATO 25 MAGGIO MANIFESTAZIONE A BREUIL SUR ROYA IN DIFESA DELLA CUNEO NIZZA

DOMENICA 26 MAGGIO A VENAUS SI E’ SVOLTO UN PRANZO POPOLARE a base di prodotti tipici emiliano-romagnoli: gnocco fritto, vino e salumi tipici.
L'Emilia vuole in parte ringraziare il Piemonte e la Val di Susa, per l'impagabile sostegno dei NOTAV per i terribili giorni del TERREMOTO di un anno fa.
Dopo pranzo, un centinaio di NOTAV (con ampia presenza di compagni di Torino e Cintura),si sono spostati in auto a Giaglione per una PASSEGGIATA AL CANTIERE.
Report di una giornata in Clarea :
UNA DOMENICA DI LOTTA NO TAV IN VAL CLAREA
La valle è un fiume in piena… oppure una Bialera.
…Arrivati comincia la consueta battitura che oggi ha avuto come grande protagonista il cancello adiacente alla baita, cosa che ha notevolmente preoccupato le forze dell’ordine rinchiuse dentro il recinto. Dopo aver minacciato più volte la sortita in maniera ridicola, ed aver spostato l’idrante in pole position, si sono però visti costretti a dividersi, per presidiare un’altro cancello a sua volta preso di mira.
Poco dopo si sono trovati a dover fronteggiare il taglio delle nuove reti poste lungo il Clarea, a protezione della nuova strada in costruzione, dovendo uscire per forza dal cancello per evitare ulteriori danni.
Nonostante questo schieramento, un gruppo di attivisti è riuscito comunque a raggiungere la parte alta della nuova strada , sbeffeggiando con lo sventolare dello stendardo no tav, i poco attenti “difensori dell’ordine”.
Ma la “goccia che ha fatto traboccare il muro” è stata la deviazione di una bialera sui nostri terreni, vicino alla baita in latta, che già scorreva in cantiere canalizzata in un tubo….”
PHOTOGALLERY DI VENAUS E DELLA PASSEGGIATA IN CLAREA :
http://www.tgvallesusa.it/?p=1018#more-1018  

ALLE 22.30 SU RAI 3 È ANDATO IN ONDA OFF THE REPORT, il programma di inchieste curato da Milena Gabanelli e realizzato da giovani video giornalisti. 
MERITA VEDERLO E FARLO GIRARE!
Chi non è riuscito a vederlo direttamente, può vedere la parte relativa al TAV e al CORRIDOIO 5 (LA TORINO - LIONE, TRENI A NORDEST, TRENI A NORDOVEST, IL BIGLIETTO INFLESSIBILE), a questo link : http://www.dailymotion.com/daviluciano#video=x1090i4
IL CONFRONTO E’ VERAMENTE IMBARAZZANTE:
DA UNA PARTE Claudio Giorno, ling Tartaglia e altri testimoni e tecnici qualificati, compreso Bortolo Mainardi, commissario per il TAV Mestre Trieste e addirittura la Presidente PD del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani,  che argomentando giudicano inutile e irrealizzabile il Corridoio 5.
DALL’ALTRA, gli irriducibili SITAV veramente ridicoli: Fassino che dice che la linea non si ferma a Kiev, ma a Mosca, Virano che giustifica lo spostamento dell’inizio del Corridoio da Lisbona ad Algesiras, con la possibilità di un tunnel sotto lo stretto di Gibilterra per collegarsi, IN FUTURO, con le ferrovie del Nord Africa.
LTF e il ministero dei Trasporti si sottraggono all’intervista, Moretti, A.D. Ferrovie, nervosissimo si lamenta che non ci sono soldi per fare niente!
PROGRAMMA COMPLETO : con anche la parte del PIANO AEROPORTO e del IL MUOS:http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2013-05-26&v=220412&vd=2013-05-26&vc=3

MARTEDI 28 MAGGIO AL PROCESSO PER LA RESISTENZA AGLI SFRATTI DI MARZO SCORSO DI MARIANNA, SIMONA, CLAUDIA, al Palagiustizia di Torino, identificazioni a tappeto ripetute più volte, malgrado le udienze siano pubbliche.
Una cinquantina di ff.oo. in divisa e in borghese a controllare e far barriera tra pubblico e imputate. Testimonianze di uomini massicci e armati "colpiti" da tre ragazze in manette!
Descrizione della perquisizione, umiliante per noi che ascoltavamo, immaginarsi per chi l'ha subita.
Marianna agli arresti domiciliari, è stata salutata e abbracciata da alcuni amici, la giudice le ha chiamate effusioni indecenti ! Ma dove sta l’indecenza!

MARTEDI’ 28 MAGGIO PRESENTATO UN ESPOSTO SUI COSTI DEL CANTIERE DI CHIOMONTE
Report del TG Vallesusa di Leonardo Capella :
“Oggi, 28 maggio, nell’ufficio del Sindaco di Avigliana Angelo Patrizio, si sono riuniti i sindaci di Sant’Ambrogio, Rivalta, Villar Focchiardo e Avigliana, accompagnati da una rappresentanza di amministratori di Sant’Antonino, Meana, Condove e Almese.
 Sindaci e amministratori hanno convocato la conferenza stampa odierna per comunicare di voler procedere a un esposto alla Procura della Repubblica di Torino e a una segnalazione alla Corte dei Conti.
Motivo: le presunte anomalie relative ai costi e alle procedure d’assegnazione di alcuni appalti [solo due sono stati resi disponibili agli amministratori da LTF, N.d.R.]. Anomalie per le quali tutte le amministrazioni comunali dei presenti hanno approvato una delibera…”

MARTEDI’ 28 MAGGIO AL POLIVALENTE DI BUSSOLENO SI È TENUTA UN’ ASSEMBLEA SU : “QUALE IL FUTURO DI BUSSOLENO CON I CANTIERI DELL’ALTA VELOCITÀ?”
Dal report di TG Vallesusa di Gabriella Tittonel
Salone gremito ieri sera per l’incontro promosso dal sindaco di Bussoleno Anna Allasio per guardare con i cittadini al progetto dei cantieri che si potrebbero aprire con la nuova linea dell’alta velocità ferroviaria. Un incontro al quale hanno dato il loro prezioso contributo Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, Luca Giunti, dello staff tecnico che si occupa della questione e l’ingegner Vela.
E incontro avvenuto in giorni significativi, che hanno visto domenica sera un chiaro servizio su Rai 3, redatto dai giornalisti della trasmissione “Report” dove si pongono tutta una serie di documentati interrogativi sull’utilità dell’opera e sulla sua condivisione a livello europeo.
Questo mentre vi era già stata una precedente trasmissione, sulla stessa rete, in “Ambiente Italia”, che poneva le stesse domande.
Domande che in ventiquattro anni di studi e ricerche molti nel popolo valsusino e no conoscono ormai molto bene.
Chiaro l’intervento di Plano, giunto dall’incontro tenuto nel pomeriggio della prima conferenza dei sindaci, che ha visto la quasi totalità dei sindaci contrari a questi interventi sul territorio e che ha sottolineato, tra l’altro, il ruolo del commissario Virano, un tempo ruolo tecnico ed ora divenuto politico….”

IL 2 GIUGNO RIVALTA ANTICIPA LO IUS SOLI
LA GIUNTA NOTAV DI RIVALTA NON E’ NIMBY…!
28 maggio 13 Stampa :
“…Durante la festa della Repubblica, il 2 giugno, IL SINDACO MAURO MARINARI conferirà la cittadinanza italiana simbolica a tutti i residenti rivaltesi stranieri nati in Italia.
«Il nostro Paese - si legge nel manifesto-cartolina - purtroppo non ha ancora una legge che stabilisca lo ius soli, il diritto per tutti coloro che nascono in Italia di essere immediatamente riconosciuti come cittadini italiani. L’approvazione di questa legge non è più rinviabile».

APPELLO al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Torino per la
TRASFORMAZIONE DI SMAT SPA IN AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DI DIRITTO PUBBLICO
Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato provinciale acqua pubblica Torino – via Mantova 34 Torino Cell. 388 8597492

AUTOFINANZIAMENTO DELLE SPESE LEGALI DEL MOVIMENTO.
I nostri legali lavorano tutti in modo gratuito in quanto militanti NO TAV, ma ciò nonostante i costi legali sono alti.
NUMERO DI CONTO E LE COORDINATE BANCARIE
Conto corrente postale intestato a Pietro Davy:
1004906838IBANIT22L0760101000001004906838

SOLIDARIETÀ AL BAROCCHIO SQUATIn seguito all’incendio che ha devastato il 13 febbraio 2013 la cappella e la sala concerti del Barocchio, abbiamo deciso di aprire un conto POSTE PAY per rispondere all’esigenza espressa da chi è impossibilitato ad aiutarci in altro modo a contribuire economicamente alle spese di ricostruzione.
Ricordiamo che il Barocchio é stato occupato 20 anni fa e che continuerà ad esserlo.
Per inviare denaro è possibile fare un versamento sulla POSTE PAY numero:
4023600589720368 intestata a: Andolina Paolo.

SALVIAMO IL MARIA ADELAIDE DI TORINO
In seguito alla delibera della Giunta Regionale del Piemonte n° 6-5519 del 14-3-2013, Regione Piemonte, inerente la riorganizzazione della rete ospedaliera è stata sancita la definitiva chiusura di alcuni ospedali e molti servizi importanti per la popolazione piemontese tra cui l’ospedale Maria Adelaide, Presidio Ospedaliero della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Mediante questa petizione i cittadini firmatari dell’appello dichiarano la loro contrarietà alla dismissione delle attività di questo importante presidio ospedaliero pubblico e la loro opposizione all’annientamento del Servizio Sanitario pubblico…

ALCUNI ALTRI SERVIZI TV,  TG E QUOTIDIANI

ANONYMOUS VS SAP : MODULI PRECOMPILATI PER LA MUTUA DEGLI AGENTI IN VALSUSA
“Anonymous prosegue la campagna contro siti e piattaforme delle forze dell’ordine italiane in risposta alle perquisizioni e agli arresti contro hacktivisti compiuti il 17 maggio dal CNAIPIC (il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) e dai procuratori di Roma all’interno dell’operazione Tangodown….
Sono diversi i dati significativi che emergono,e  curiosando tra i tantissimi file ci è caduta l’attenzione su una parte di documentazione relativa alle manifestazioni No Tav seguite allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena nell’estate del 2011, in particolare alle giornate del 27 giugno e del 3 luglio: a quanto pare prima delle due giornate il SAP avrebbe diffuso tra i reparti mobili inviati in Val Susa alcuni documenti prestampati contenenti querele di ferimenti riportati durante le manifestazioni, con l’indicazione di recapitarne copie ad un avvocato di Torino.
Detto in altre parole, il SAP è riuscito nell’audace operazione di far sì che gli agenti risultassero feriti dai temibili No Tav ancor prima che le manifestazioni avessero luogo!...

26 maggio 13 Avvenire :

ETTORE BOFFANO CHIEDE L’ESPULSIONE DI PLANO DAL PD…
26 maggio 13 Repubblica .
L’ INTERVISTA A PLANO CITATA :
22 maggio 2013 Repobblica  :
“PLANO: TUTTI HANNO DIRITTO DI PARLARE MA LA SUA PRESENZA ERA INOPPORTUNA…”
Paolo Griseri   

PROMESSE….
24 maggio 13 Luna nuova :

28 maggio 13 Sole 24 ore
“FUORI DAI VINCOLI 39 MILIARDI DI INFRASTRUTTURE http://www.inu.it/wp-content/uploads/Santilli_28_maggio_2013.pdf

29 maggio 13 Sole 24 Ore :
“TAV, VENERDÌ IL DDL,  MANCANO 261 MILIONI

Trattato italo-francese. Ratifica all'esame del Cdm
Giorgio Santilli Roma
Andrà venerdì all'esame del Consiglio dei ministri il disegno di legge di ratifica del trattato internazionale fra Italia e Francia per la realizzazione della Tav Torino-Lione, firmato a Roma il 30 gennaio 2012.La riunione preparatoria del Consiglio, che si è tenuta ieri, ha confermato quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.
La relazione tecnica allegata al Ddl dal ministero dell'Economia dà un suggello ufficiale alla situazione finanziaria dell'opera: mancano ancora finanziamenti della quota italiana per 261 milioni di euro mentre sono attualmente già disponibili stanziamenti per 2.816 milioni.
La relazione tecnica ridetermina il costo per l'Italia dell'opera in 3.077,1 milioni….”
https://www.swas.polito.it/services/Rassegna_Stampa/dett.asp?id=4028-172552204

DOPO LE CHIACCHIERE ….I FATTI DEI RENZIANI!
29 maggio 2013 Stampa :
I RENZIANI: NON VOTEREMO CONTRO LA TORINO-LIONE
Silvia Fregolent, ha sentito i parlamentari renziani che non firmeranno o voteranno la mozione di Sel per bloccare la Tav
Quattro sindaci vicino al movimento No Tav si rivolgono alla procura e alla Corte dei Conti di accertare se i costi delle recinzioni del cantiere di Chiomonte non siano eccessivi…”
Maurizio Tropeano Chiomonte

I FATTI DEI NOTAV
29 maggio 2013 Repubblica :
"TAV, CANTIERE TROPPO COSTOSO" ESPOSTO DEI SINDACI DELLA VALSUSA
La replica di Ltf: "Non abbiamo nulla da nascondere  -  dice il direttore generale Marco Rettighieri  - . Invitiamo, però, i comuni a far altrettanto a proposito dei sovraccosti per le violenze contro il cantiere".
di MARIACHIARA GIACOSA
UNDICI comuni No Tav della Valsusa presentano un esposto in procura contro Ltf.
Sulla falsa riga di quanto già fatto dai comitati, i sindaci di Avigliana, Rivalta, Sant'Ambrogio e Villarfocchiardo hanno deciso di presentare alla magistratura un dossier con quelle che considerano anomalie e procedure opache sugli appalti del cantiere di Chiomonte.
Il documento è firmato anche da rappresentanti dei sette consigli comunali di Condove, Almese, Sant'Antonino, Susa, Bussoleno, Mattie, Meana.Nel mirino degli amministratori sono finiti gli appalti dati ad alcune aziende (le solite Martina e Italcoge) e 4,5 milioni di euro che Ltf ha speso per cancelli, recinzioni e torri faro …”

RICONOSCIUTO IL TERMINE DI 60 GIORNI PER LE OSSERVAZIONI AI PROGETTI DELLA TORINO-LIONE, COME RICHIESTO DALLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE.
“Il Ministero dell’Ambiente, Direzione generale per le Valutazioni ambientali, accetta, anche se con una lunga serie di disquisizioni, la nota presentata congiuntamente dalle ASSOCIAZIONI WWF ITALIA, FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA, LEGAMBIENTE E ITALIA NOSTRA per chiedere sia rispettato quanto scritto negli annunci di LTF a proposito delle scadenze per presentare le Osservazioni relative al progetto della parte italiana della tratta internazionale della Torino-Lione e agli espropri di terreni che riguardano cittadini residenti in vari comuni….”

28 maggio 13 TG Vallesusa:
ZONA OFF LIMIT IN CLAREA PER GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
Gabriella Tittonel
Si è ripetuta ieri la situazione che in Clarea ha caratterizzato la settimana precedente, nei giorni dal martedì al venerdi, quella dell’impossibilità di raggiungere prima delle diciotto il cantiere, il presidio no tav, il campo della memoria.
…..Gli interventi che in questi  giorni caratterizzano il luogo vedono l’apertura di alcuni scavi archeologici, l’ultimo dei quali iniziato proprio ieri, un intervento questo fatto in sordina, da personale ( tecnico ed operaio) occupato a dialogare, come pare, unicamente con LTF.
Cosa questa sicuramente singolare, vista la particolarità del  luogo, segnato dalla presenza  di insediamenti neolitici ed interessato anche da una notevole fortificazione, costruita negli anni intorno al 1600, della quale rimangono tracce evidenti in luoghi in prossimità e della quale si fa memoria quando si parla della battaglia di Susa.
Gli scavi stanno mettendo in luce tracce di muri che andrebbero viste con attenzione da esperti neutri, questo per fugare ogni più piccolo dubbio sulla trasparenza degli interventi, offrendo certe garanzie di tutela. In questa zona si può constatare come non vi siano tracce di sabbia di torrente, questo perché, fino agli anni intorno al 1930, il torrente Clarea scorreva, facendo una grande ansa, proprio nella zona all’interno del cantiere e quindi non in quest’area….”

28 maggio 13 TG Vallesusa :
“IL FORTE DI EXILLES? ABBANDONATO A SE STESSO.
Breve conversazione con Aldo Audisio, direttore del Forte di Massimo Bonato
La Regione Piemonte abbandona il Forte di Exilles a se stesso. Sentiti il sindaco di Exilles, e il direttore del Forte Aldo Audisio, pare che tutto sia fermo all’ultimo tavolo tecnico risalente al marzo 2012, al quale parteciparono il Comune di Exilles, il Museo della Montagna e la Regione Piemonte, la Comunità Montana e l’Associazione Susa Tesori d’Arte. 
Da allora l’unica notizia certa è che non ci sono più soldi. Né si ha idea di quale collocazione avranno le strutture esistenti come l’area museale dedicata agli Alpini, suggestiva esposizione situata nelle Cannoniere; o l’area espositiva in cui sono allocati i plastici e le informazioni storiche sul Forte; o le attività commerciali a esso inerenti….” 

LA LOTTA E’ INTERNAZIONALE…
19 maggio 2013 FQ :
“SPAGNA, ADDIO AI TRENI REGIONALI: PER RISPARMIARE SARANNO ELIMINATE 48 LINEE
A corto di risorse il governo vuole risparmiare 86,5 milioni di euro l’anno.
SUL PIEDE DI GUERRA ANCHE LE ORGANIZZAZIONI DI CONSUMATORI come la Cecu, che ha accusato Renfe e l'esecutivo di voler lasciare le zone INTERNE SENZA SERVIZI ADEGUATI PER PUNTARE TUTTO SULLE COSTOSE TRATTE DELL’ALTA VELOCITÀ
di Silvia Ragusa 

17 maggio 13 TiPress :
Chiude il cantiere italiano della "Stabio-Arcisate"
I MOTIVI SONO LEGATI ALL'IMPOSSIBILITÀ DI STOCCAGGIO DEGLI INERTI INQUINANTI
LUGANO - È ufficiale, il 31 maggio chiuderà definitivamente il cantiere italiano della ferrovia Stabio-Arcisate. La conferma è arrivata direttamente da Sebastiano Rao, responsabile del personale della Salini, detentrice dell'appalto, ai microfoni della Rsi.
Una decisione, quella presa, legata all'impossibilità di stoccaggio degli inerti inquinanti, dopo il rinvenimento nel terreno di una sensibile quantità di arsenico.
L'azienda aveva chiesto a Roma già la scorsa settimana la rescissione del contratto con il committente, la rete ferroviaria italiana.
Nel frattempo sono state preparate le lettere di licenziamento degli operai anche se si sta cercando un dialogo con i sindacati per una proroga del periodo di cassa integrazione”

PARADOSSALE !! :

28 maggio 2013 Corriere :
“LA LEGGE DEL MUOS
Secondo l'accordo stipulato nel 2006 tra ministero della Difesa e Us Navy, IL MUOS SI POTEVA COSTRUIRE SOLO SE AVESSE RISPETTATO LA LEGGE ITALIANA SULLE EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE.
Ma ad oggi non ci sono documenti ufficiali dove gli Usa scrivono nero su bianco che il Muos sostituirà le 46 antenne già presenti a Niscemi….”
Giuliano Marrucci

29 maggio 13 Stampa :
“LA DIFFERENZIATA LA PAGHERÀ L’INCENERITORE DEL GERBIDO
Con le compensazioni di Trm
Con una delibera dell’assessore all’Ambiente, la città ha «accettato» i 124.821 euro che Trm, la società che gestisce l’impianto le verserà ogni anno e finché l’inceneritore sarà in funzione
Nel quartiere Crocetta il “porta a porta” partirà entro l’anno: i costi del servizio saranno in parte coperti dalle “compensazioni” per la costruzione dell’impianto
Beppe Minello  Torino

28 maggio 13 Fatto Quotidiano :
LA ‘NDRANGHETA, L’EXPO E L’AMICO DELLA SANTANCHÈ
Il faccendiere del clan Tripodi: “ alle tre e mezza ho un appuntamento con il braccio destro di Daniela”
di Antonio Massari
La ‘ndrangheta era in contatto con il Movimento per l’Italia di Daniela Santanché.
Parliamo del suo braccio destro, Diego Zarneri, vicesegretario nazionale di Mpli.
A raccontarlo sono i carabinieri, in un’informativa della dda di Catanzaro, dove si annotano le intercettazioni di Francesco Comerci, arrestato pochi giorni fa, con l’accusa di associazione mafiosa, in una maxi retata che ha decimato la cosca Tripodi di Vibo Valentia.
Il Fatto Quotidiano è in grado di rivelare che i Tripodi erano arrivati molto in alto e puntavano direttamente all’Expo 2015 di Milano….”

27 maggio 2013 Altraeconomia:
“LA RIGENERAZIONE (DELLA RENDITA) URBANA
Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, è il primo firmatario di una legge che si richiama all'idea del contenimento dell'uso del suolo ma, di fatto, istituisce i diritti edificatori, con la possibilità del loro "libero trasferimento fra le proprietà immobiliari".
La norma azzera la possibilità pianificatoria dei Comuni, e impone -secondo Paolo Berdini- "d'ingoiare tutti i piani urbanistici sovradimensionati degli ultimi anni"…”
di Luca Martinelli



martedì 14 maggio 2013

Scherzo estivo


L’oltretomba s’è aggiornato
tecnologizzato velocizzato:
San  Pietro siede impettito dietro
ad  una cassa da supermercato,
angeli lo affiancano zelanti.
Le anime passano col codice
a barre  tenuto bene in vista:
si sente un clic e dopo la lettura
l’anima sprofonda in un tombino
o una gru in alto la solleva.
Il mio codice a barre s’è sbiadito
sarà di difficile lettura.
Il Purgatorio in terra l’ho già fatto
(e mi pare che ormai sia cancellato)
e l’ingiustizia (ovverosia l’inferno)
l’ho visto ad ogni angolo di strada:
mi potrebbe toccare il Paradiso?
Confesso, non mi va. Chi sa
se c’è una quarta soluzione.
Mi piacerebbe per esempio un eden
senza adami però senza serpenti,
solo alberi fiori e tanta frutta,
ma nuda no, ci ho perso l’abitudine
e poi vado soggetta a raffreddori…  

giovedì 9 maggio 2013

Mi ritorni in mente...


venerdì 3 maggio 2013

IL FIGLIO DI IRENE



Le costole le facevano ancora male.
Ma poteva starsene finalmente da sola, in una stanzetta della clinica, le infermiere erano professionali, il cibo passabile, poteva finalmente leggere un libro - da quando non leggeva? - e scuotersi dalla solita apatia.
Un piano preciso stava prendendo forma nella sua mente.
Lui veniva il sabato: la prima volta le aveva portato un fascio di fiori, che lei aveva fatto portare subito fuori, l’avevano messo davanti alla statua della Madonna, le avevano detto, ma se lo avessero buttato, per lei avrebbe fatto lo stesso.
Ogni volta lui le chiedeva: Va meglio?Vedrai, un mese passa presto. Quando sarai tornata, ricominceremo tutto daccapo. Sono cambiato, sai?
Lei rispondeva con un pallido sorriso o con un vago cenno di assenso.
La domenica il marito si sarebbe incontrato con i soliti amici, due ingegneri come lui, con le rispettive mogli: erano borghesi conformisti e superficiali, solo una delle donne, Vera, sempre piuttosto taciturna, ma con lo sguardo penetrante, le era sembrata più intelligente e disponibile.
Le mandavano i saluti, erano anche andati a farle visita, una volta, ma lei aveva finto di essere molto stanca, per congedarli al più presto.
Si sentiva così lontana, staccata da tutto, li aveva guardati come fossero estranei, anche lui, un estraneo, oramai.
Non avrebbe saputo dire come era cominciato, come era caduta in quella trappola, come si era trovata stretta in quella morsa, com’era scivolata in quel pozzo senza fondo…
Da che era in clinica, le capitava di pensare spesso a sua madre, risentiva l’acuto dolore della sua perdita.
Sua madre, così attiva, allegra, affettuosa e sfortunata…
Si era sposata molto giovane, ma dopo appena due anni di matrimonio il marito, ufficiale dell’aviazione, era morto in un’azione di guerra in Afganistan, lasciandola sola con un bambino di appena un anno.
Dopo otto anni si era risposata col suo capufficio, un brav’uomo, ma Giorgio, il figlio, non lo aveva mai veramente accettato quell’estraneo venuto tutt’a un tratto a dormire con la sua mamma, e aveva ostinatamente continuato a chiamarlo signor Michele.
La sorellina però l’aveva accolta di buon grado, aveva suggerito lui il nome, Irene e ci aveva pazientemente giocato: le faceva cento scherzi, la faceva ridere, anche quando era diventata adolescente.
Dopo la laurea in legge però era subito andato via da casa, a lavorare nello studio di un suo amico avvocato, a Firenze, lasciandole un gran vuoto intorno e nell’anima.
La madre poco dopo si era ammalata di cancro alle ossa, in casa era entrata un’infermiera rumena, Rodica, giovane e belloccia, che pian piano aveva assunto il ruolo di governante e quando la madre era morta, dopo una lunga straziante agonia, si era fatta sposare dal padrone di casa, ma chi sa da quando erano già amanti, prima ancora che la povera malata finisse di soffrire…
Non gliene aveva fatto un torto, a suo padre, ma aveva desiderato ardentemente andarsene anche lei da casa.
A un ricevimento dato dal solito riccone della classe, che aveva riunito a casa sua gli ex compagni di liceo, aveva conosciuto Paolo, di dieci anni più grande di lei, che le aveva subito fatto una corte insistente. Era affettuoso, pieno di premure. Lei si era lasciata conquistare, aveva interrotto gli studi di Giurisprudenza (intrapresi con l’intenzione di andare a lavorare presso Giorgio) e aveva accettato di sposarsi dopo nemmeno un anno di fidanzamento.
Il padre non aveva osato contrastarla, ma si vedeva che non era contento e che si sentiva un po’ colpevole. Rodica, la badante (così Irene continuava a chiamarla  in cuor suo) aveva subito approvato.
Giorgio era venuto al matrimonio e non aveva nascosto la sua perplessità per quella decisione che gli sembrava avventata.
All’inizio era sembrato tutto normale: Irene aveva seguito il marito da Napoli a Roma, abitavano in un bell’appartamento, vicino ai giardini dell’Eur, e lei si era dedicata con entusiasmo alla vita domestica, le piaceva cucinare, ci metteva impegno e fantasia.
Lui a letto era un amante appassionato.
Poi: - quando, perché? - erano arrivati gli schiaffi.
Le prime volte lui si era detto pentito, le portava i fiori, giurava che non sarebbe mai più accaduto, che si sarebbe sottoposto alla terapia di coppia..
Lei ogni volta gli aveva creduto, anche perché alle violenze seguivano periodi di rinnovato amore romantico, di rinnovata passione da parte del marito e così si era convinta di poterlo cambiare, con l’affetto e la pazienza.
Invece lui col tempo si era incattivito, dagli schiaffi era passato alle percosse, agli spintoni, perfino ai calci: le tirava i capelli, le storceva le braccia, la prendeva per il collo…
A tutto ciò si aggiungevano le violenze psicologiche: le aveva fatto il vuoto intorno, controllava puntigliosamente l’accesso alle finanze familiari e soprattutto l’accusava di essere lei la causa scatenante delle sue reazioni…
Lei a poco a poco era caduta in uno stato di confusione e disorientamento, cercava solo di eliminare tutte le possibili fonti di litigio, ma gli episodi di violenza erano imprevedibili e alimentavano in lei la perdita dell’autostima, non sentendosi in grado di gestire la situazione.
Aveva imparato a nascondere, con vari strati di fondotinta sovrapposti, l’occhio nero, la palpebra tumefatta, o a disporre i capelli pettinandoli in avanti per coprire i lividi evidenti sul collo..
Erano passati così quattro anni: quattro anni!
Ora le sembrava tutto così assurdo, un vero incubo…
Aveva tentato una volta, per telefono, di accennarne timidamente alla suocera, ma quella l’aveva subito zittita: Figlia mia, gli uomini vanno presi per il loro verso, mettici la buona volontà e vedrai che tutto si sistema…
Una volta, nella toilette del bar in cui si riunivano la domenica, Vera l’aveva sorpresa mentre si toglieva un momento, davanti allo specchio, i grandi occhiali da sole che portava per coprire un livido intorno all’occhio, l’aveva guardata col suo sguardo indagatore e le aveva detto: Se hai bisogno di aiuto, chiamami.
Con suo padre e con Giorgio ormai si telefonava solo in occasione delle ricorrenze: Pasqua, le feste natalizie, i compleanni, poche frasi convenzionali: sto bene, auguri, il tempo…
Non li aveva più visti dal giorno del matrimonio.
Aveva portato in assoluta solitudine quel pesante fardello segreto…
Il marito, quand’era in compagnia degli amici, era allegro, tutto battute e spiritosaggini…

Due mesi prima le erano mancate le mestruazioni. Aveva comprato il test di gravidanza in farmacia, lo aveva fatto tremando, senza sapere quale responso desiderare…
Il test era risultato positivo.
Cominciavano a darle fastidio alcuni odori, si sentiva stanca, un giorno che aveva cucinato svogliatamente, Paolo si era irritato, arrivati al solito caffè, lui si era messo a fumare, l’odore le aveva provocato il vomito ed era corsa in bagno.
Lui l’aveva seguita, vedendola curva sul lavandino a vomitare, le aveva dato uno spintone, gridando: Che cazzo fai?
Lei aveva perso l’equilibrio, era caduta sul bordo della vasca da bagno, sentendo un dolore insopportabile.
Perfino lui si era spaventato ai suoi lamenti e l’aveva accompagnata al Pronto Soccorso (non senza raccomandarle di dire che era inciampata), dove le avevano fatto la radiografia: due costole rotte.
Prognosi, trenta giorni. Li stava trascorrendo in quella clinica, tra una settimana sarebbe uscita.
Si sentiva come una che si è finalmente svegliata da un incubo.
Non aveva che un pensiero fisso: fuggire, salvare se stessa e il bambino.
Il bambino! Un’onda di tenerezza e di smarrimento la sommergeva quando ci pensava e cominciava a piangere, di dolcezza e di paura, di preoccupazione e di attesa.
In clinica aveva fatto la prima ecografia: eccolo lì il suo bambino, un piccolo essere in formazione, ma vivo e vitale, che chiedeva di crescere, chiedeva amore e sicurezza, serenità e attenzione.
La busta con la lastra la teneva sotto il cuscino, era la sua ricchezza, l’autorizzazione ad uscire dal carcere in cui era stata rinchiusa, il suo passaporto per il futuro.
Telefonò a Vera, le raccontò tutto, organizzarono la fuga approfittando del fatto che Paolo era andato fuori per ragioni di lavoro e sarebbe tornato il sabato successivo a prenderla.
Vera ammise che aveva capito da tempo, osservandola, che Paolo la picchiava e che aveva avuto un’accesa discussione con suo marito, il quale si era rifiutato di parlarne con l’amico e l’aveva accusata di avere le traveggole, comunque non spettava a lui intervenire, mettere il dito tra moglie e marito.
Il venerdì mattina Irene lasciò la clinica, accompagnata da Vera, che l’aiutò a fare le valigie e poi a salire nel treno diretto a Napoli.
Non aggiunsero parole a quello che si erano già detto per telefono, al momento del congedo, Vera l’abbracciò augurandole Buona fortuna. Erano entrambe commosse.
Durante quell’ora di viaggio Irene scoprì che si sentiva forte come non mai e che la fonte di quella forza era dentro di lei, saliva dalle viscere e si riversava nel sangue, dandole una sensazione di sicurezza che da anni non ricordava più di aver provato. Un figlio! Ora il suo vuoto interiore si era finalmente colmato di fiducia e di attesa: Un figlio, per dare voce d’amore all’anima inerte…
Lasciò le valigie in stazione e arrivò in taxi a casa del padre.
Le aprì la porta Rodica, stranamente composta, dimagrita, senza il solito trucco, gli enormi orecchini a pendaglio, gli abiti vistosi,  che la guidò in salotto e le comunicò che suo padre si era ammalato di Alzheimer già da tempo, ma che era improvvisamente peggiorato e che non l’avrebbe probabilmente riconosciuta.
E’ tornata a fare la badante fu il primo pensiero di Irene.
Come mai non me l’avevi fatto sapere?
Non volevo allarmarti, con le cure sembrava sotto controllo, poi improvvisamente la situazione è precipitata…Ho avvisato prima Giorgio, che è arrivato ieri..
Giorgio! Da quanto non l’aveva più sentito?
Ed eccolo sulla soglia, un uomo ormai, un bell’uomo che le va incontro, l’abbraccia, la stringe…
Il groppo di dolore che Irene da troppo tempo aveva in gola finalmente si sciolse in tutte le lacrime ingoiate per anni.
Raccontò, raccontò le umiliazioni, la solitudine, i maltrattamenti, la clinica, la gravidanza, la fuga…
Giorgio e Rodica l’ascoltarono con pena.
Alla fine il fratello decise: Ora andiamo a salutare il sign ( stava per dire il signor Michele) tuo padre e dopo che ti sarai riposata e rifocillata  (in realtà a Irene era venuta una gran fame) ce ne partiamo per Firenze, te ne vieni a stare da me.
Ma…Virginia che dirà?
Virginia, rise Giorgio, è la psicologa più disordinata del mondo, non potrei mai convivere con lei. Anche se ci amiamo, viviamo in due appartamenti diversi. Non ti preoccupare, a casa mia c’è posto per te e per il bambino..Se mai, Virginia ti potrà aiutare a liberarti dai fantasmi del passato, a guarire…E se te la sentirai, potrai aiutarmi nello studio…
Questa volta Irene pianse lacrime di riconoscenza: d’improvviso il suo cielo si rischiarava, sentì che poteva farcela.
E adesso smettila di versar lacrime, mi hai inumidito la camicia, scherzò Giorgio prendendola a braccetto.

Il suono del campanello fu così forte che Nicola trasalì: Chi diavolo..
Vera scomparve in cucina, mentre il marito apriva la porta e si trovava davanti un Paolo sconvolto, a dir poco furioso, che lo investì subito:
Capisci che cosa mi è successo?Ritorno ieri sera da Milano, stanchissimo, stamattina mi precipito in clinica come d’accordo e…non la trovo! La caposala con un sorrisetto ironico mi presenta il conto e mi dice che Irene è stata dimessa, per sua richiesta, ieri mattina! Capisci che figura? Corro a casa e verifico che il suo armadio è semivuoto…mancano le valigie..Chi l’ha aiutata, mi chiedo, non può aver fatto tutto da sola, ma se qui non frequentava nessuno…Agli sms che le ho subito mandato ha risposto una sola volta: E’ finita, non tornerò mai più con te… Poi ha spento il cellulare..Ho telefonato a Napoli, quella puttana della matrigna mi ha risposto che è stata effettivamente a trovare il padre, il quale ha l’Alzheimer e non l’ha nemmeno riconosciuta, e che è ripartita stamattina, ma lei non sapeva per dove…Adesso vado a Napoli e la metto sotto torchio…
Che le è preso? E dove cazzo può essere andata?Dal fratellastro? Ma se da anni avevano perso i contatti…
Nicola, sconcertato,  a questo punto tentò di interrompere quella fiumana di parole:
Aspetta, siediti, ragioniamo…
Vera apparve sotto l’arco della porta:
L’ho aiutata io.
Come? I due uomini fecero entrambi un passo verso di lei, Paolo aggressivo, Nicola preoccupato.
Avevo capito da molto tempo che la picchiavi, sai?Dai vestiti accollati anche d’estate, la pettinatura, gli occhialoni da sole, gli strati di fard per coprire i lividi..
Una volta perfino zoppicava…
Mentre Vera parlava, Paolo si era lasciato cadere su una sedia, terreo in viso.
Lo dissi a Nicola, ma lui non volle intervenire…
Mi ha chiamato l’altro ieri, mi ha raccontato tutto, l’ultimo episodio delle costole rotte…
Ma se le ho chiesto scusa…Paolo quasi gridava: Ma se eravamo d’accordo che tutto sarebbe ricominciato tra noi, che ero cambiato, che avremmo fatto la terapia di coppia…
Non ti crede più,  quante volte le avevi detto le stesse cose?
Ma adesso è proprio vero, sono  veramente cambiato…
Ma lo sai perché vomitava? Non te lo sei mai chiesto?
Sì è vero, quella maledetta sera vomitò…
Perché era incinta, incalzò Vera, e perciò non tornerà mai più con te, che magari le avresti chiesto di abortire o l’avresti maltrattata pure in quello stato e lei vuole tenere il bambino, salvarlo …
L’uomo da terreo era diventato paonazzo
Incinta, ripeteva, com’è possibile? Debbo andare, ritrovarla, devo convincerla…
Aspetta, l’amico voleva trattenerlo, ma Paolo si svincolò e infilò l’uscio senza salutare né altro, come un pazzo…

La notizia del grave incidente d’auto sull’autostrada, dovuto all’alta velocità
del conducente, in cui Paolo era rimasto coinvolto morendo sul colpo, Vera la dette prima a Giorgio, che con ogni cautela la comunicò alla sorella.
Irene pianse, pianse di tristezza, di pietà, ma anche, fu costretta ad ammetterlo dentro di sé, di sollievo…