Mi sono innamorata, con dedizione
e passione (non ridete, vi prego)
di un albero.
Mi folgorò la sua leggiadra veste
primaverile
un mattino di limpido maggio
in una strada di periferia
d’una piccola gentile città provinciale
generosa
di raccolti silenzi e ariosi pensieri.
L’ho rivisto in inverno
coi lunghi capelli sciolti
giocare con nastri di nebbia
in attesa paziente - e sapiente -
di nuovo sole e rinnovate linfe.
Certo vi abita un dio
pagano efebo ridente
d’immortale compiuta armonia:
a lui offro doni e profumi
di grati sereni pensieri.
Al distacco
(inflessibile un cancello
di villa ci separa)
mi saluta con dita di vento.
R.L
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
giovedì 13 dicembre 2007
INNAMORAMENTO
Pubblicato da Nicolanondoc alle 08:52
Etichette: innamoramento, poesia
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2 commenti:
ma questa è una poesia bellissima ...certo vi abita un dio pagano...
anch'io m'innamoro degli alberi, avevo in progetto un viaggio in giro per l'Italia a cercare quelli secolari...per ora il mio preferito sta nel parco dei Simbruini e l'ho visto in veste invernale..e autunnale!
complimenti per la delicata poesia!
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