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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


lunedì 17 dicembre 2007

avventura sull'isola che c'è parte 7

Iniziarono immediatamente i preparativi per rafforzare le difese del nostro piccolo paradiso di tranquillità.
Il faro divenne il centro dell’impianto difensivo, infatti da quella posizione si può vedere tutto ciò che è scoperto. Si decise di porre una barriera sfruttando gli scogli senza però negare il riflusso d’acqua alla baia. In quei giorni accadde un fatto molto dolce o meglio un arrivo scuisitamente dolce.
In quei giorni di frenesia scattò l’allarme per un avvistamento subito rientrato perché Nigel riconobbe immediatamente la barca della sua amica Esmeralda. Si, lei, la maga dell’ignoto comparve sull’isola come una visione, accolta da tutti noi con giubilo e felicità. Nigel si prodigò a cercarle un rifugio solo per lei, tuttavia la Maga si fermò in attesa di sistemazione, da Angela e Raffi.
Esmeralda ci raccontò di aver avvistato due navi in avvicinamento all’isola armate di tutto punto. La preoccupazione delle signore isolane crebbe a queste parole, invece noi eravamo convinti di non aver problemi e di riuscire a difendere il nostro paradiso.
Già, quelle navi, perché attaccare la nostra isola? Perché distruggere il nostro brandello di serenità?
Decidemmo di dare compiti precisi ad ogni abitante dell’isola ed infatti Tommaso divenne il nostro sindaco il quale si propose di uscire in volo ad ispezionare dall’alto le nostre coste.
Tommaso decise di farlo immediatamente presa la propria carica di sindaco. Il sindaco si imbragò e prese il suo deltaplano e si lanciò dal dirupo che difendeva l’isola a sud della stessa.
Dopo due orette circa tornò e il suo rapporto ci fece rimanere sgomenti. Confermò che due navi si stavano avvicinando all’isola però erano solo le due apripista, infatti dietro vi erano altre quattro navi che completavano la flotta d’assalto. In pochi giorni sarebbero arrivate senza ombra di dubbio. La minaccia era molto vicino.

5 commenti:

Tomaso ha detto...

Avevo detto, che è una cosa seria,
bisogna subito iniziare ad istallare le barriere elettroniche,
solo quelle ci possono rendere sicuri,
avanti tutti al lavoro, le donzelle anche ci possono aiutare,

Anonimo ha detto...

Chissà come andrà a finire!
Io tremo al pensiero...

NUVOLETTA ha detto...

Secondo me bisogna usare una sostanza, che prude, ad esempio il pepe in modo che quando sbarcano i nemici, gli viene un prurito che corrono subito in acqua.

Angela ha detto...

chi saranno mai sti nemici?
temessero il pecorino laziale gliene lanceremmo delle forme addosso
e se invece dei nemici arrivassero altri fighi come lenni?!

Tomaso ha detto...

Devo ammetterlo, questo è il fallimento totale di noi quattro,
però, c'è un punto interrogativo, per quanto tempo ce là farà da solo Lenny, hahaha:-)))

allora per voi care donzelle, sarà, troppo tardi....