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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


mercoledì 9 luglio 2008

IL PRINCIPE COMUNE 25a parte

Si prepararono per andare a dormire e lei continuava a guardare stupita quel grosso anello che lui le aveva infilato al dito: valeva una fortuna! - Amore- gli disse - ma io come faccio a portare quest’anello? Possono rubarmelo, è troppo bello e costoso!- Whilly le rispose che avrebbe dovuto considerarlo un pegno d’amore, era appartenuto a sua madre, che non se ne separava mai, perché i suoi genitori si amavano tantissimo, per cui anche lei avrebbe sempre dovuto portarlo al dito, per non dimenticarlo. Lei lo abbracciò commossa e gli disse - Come potrei dimenticarmi di te?- E l’altro replicò - Bimba, tu adesso tornerai a scuola, per un breve periodo, spero, fatti interrogare, cerca di studiare tanto e di non perdere tempo, vedrai che tutto si risolverà presto, ed allora, quando ci rivedremo, tu mi risponderai ed io verrò a chiedere la tua mano ufficialmente ai tuoi genitori- Sara si strinse a lui, era la loro ultima notte, chissà per quanto tempo non si sarebbero rivisti, aveva il sospetto che sarebbe stato un periodo più lungo di quello che il principe aveva previsto. Lui voleva solo che lei lo ricordasse sempre, in quel periodo di forzata lontananza, si ricordasse dei suoi baci, delle sue carezze, del suo amore profondo, allora cominciò a baciarla con impeto, come se fosse l’ultima notte, come se fosse un addio. Era molto commosso, capiva perfettamente quello che provava Sara, erano in sintonia, anche lui era triste, giù di morale, ma non volle darlo a vedere, non volle sciupare quella loro ultima notte, allora si abbandonò ai suoi baci, sempre più spinti, sempre più appassionati. Dormirono così, stretti l’uno all’altra, fino a che si intravidero i primi raggi di sole, lui la spostò piano ed andò a preparare un’abbondante colazione. Avrebbero dovuto preparasi al viaggio, che benché fosse alquanto breve, voleva far durare il più possibile. Voleva andare pianissimo per assaporare ancora la gioia della sua vicinanza. Quando fu tutto pronto andò a svegliarla. Sara sembrava un angelo, dormiva tutta rannicchiata, abbracciata al suo cuscino, come se lui fosse ancora lì. Un’ondata di emozioni lo pervase, e lui stesso non riusciva a capire come fosse stato possibile che una piccola ragazza, così tenera, appartenente ad un ambito diverso dal suo, così fuori dal mondo, con il suo spontaneo candore, avesse potuto prenderlo in quel modo; gli mancava quasi il respiro nel vederla, si sedette sul letto e l’accarezzò piano, lei tese le braccia e si ritrovarono di nuovo abbracciati stretti, come erano stati tutta la notte. Sara ormai si era completamente svegliata e con grande semplicità gli disse di avere una fame da lupo e gli chiese di preparare qualcosa da mangiare. Lui, per tutta risposta, la prese in braccio e la portò in cucina, l’adagiò piano su una sedia.

2 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

buona giornata

riri ha detto...

Ciao Marcella,buona giornata anche a te