Ho appena letto questa dichiarazione su La Repubblica di oggi:
'L'articolo 18 va rivisto in modo serio perché dobbiamo diventare europei in tutto'', è la posizione della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, nell'ambito della trattativa avviata tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro
Come non essere d'accordo con la Marcegaglia.
Da dove partiamo per diventare europei in tutto?
Dalla retribuzione dei lavoratori ?
Come mai un operaio della Volkswagen lavora come quello della Fiat ma guadagna il doppio ?
Perchè l'operaio della Fiat vuole il posto fisso vicino alla mamma ?
(qualcuno ricordi alla ministra le migrazioni dei meridionali al nord Italia e nel resto del mondo in cerca di lavoro)
Vogliamo iniziare dalla qualità della classe dirigente italiana ?
Dalla mentalità degli imprenditori ?
Dalla classe politica ?
Dalla formazione che le aziende europeo forniscono ai propri lavoratori ?
Dall'organizzazione del lavoro ?
Dall'etica e dalla responsabilità sociale che un imprenditore deve avere ?
Dal penalizzare e perseguire seriamente i reati di falso in bilancio ?
Dagli investimenti in ricerca e sviluppo fatto dalle imprese italiane ?
Dalla gestione dei fondi europei ?
Dal funzionamento delle agenzie di collocamento ?
Da come viene gestito il lavoro interinale ?
Ma va, mica questi sono i problemi.
Il problema è che questi giovani vogliono il posto fisso e stare vicino alla mamma.
Non capiscono dove va il mondo.
Meno male che ora c'è qualcuno in grado di spiegarcelo.
Firmato: uno che per lavoro negli ultimi 18 mesi ha fatto circa 300.000 miglia
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
martedì 7 febbraio 2012
Riforma del lavoro
Pubblicato da Nicolanondoc alle 17:06
Etichette: diario di D, Riforma del lavoro
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16 commenti:
E c'è pure dell'altro: giovani annoiati perché hanno un lavoro fisso e giovani sfigati per essersi laureati tardi, magari perché le tasse universitarie dovevano pagarsele loro lavorando e magari abitavano a centinaia di km. dall'università e dovevano pagarsi pure l'alloggio e i pasti.
Poi l'articolo 18 per altri giovani figli di papà e mammà può essere anche superfluo, a fine mese, a fine anno e a fine vita ci arrivano benissimo con quanto accumulato dai genitori presidenti di banche e società varie.
Ecco spiegati perfettamente quali sono i veri motivi sui quali governo, ministri, confindustria e imprenditori dovrebbero riflettere e pensare, ma non a lungo, SUBITO:
So di dire una banalità,ma sottolinerei le responsabitità di una classe politica non sempre condivisibile.
Certi personaggi dell'Europa intendono copiare solo il peggio!
parlano degli italiani come degli sfaticati all'università, annoiati sul lavoro, insoddisfatti di doversi spostare.... ma è che ormai anche se si spostano è che ottengono degli stipendi così bassi che hanno costantemente bisogno dell'aiuto dei genitori e sempre per gli stipendi più bassi lavorare vicino a casa di mamma è solo per riuscire a rispermiare almeno sugli affitti...
dovrebbero pensare bene a come va fatta la riforma del lavoro...
Quante stupidaggini prive di senso si sono sentite! La noia del lavoro fisso. La pretesa di un posto di lavoro vicino a mamma.
Ma questi dove vivono? Ma la conoscono la realtà italiana? La conoscono la disoccupazione imperante? Sicuramente no, perché non tocca i loro figli.
buongiorno freddo e nevoso!
^_____________^
questo post mi fa sorridere. sono esattamente le stesse domande che mi pongo io ogni volta che sento la parola "globalizzazione" o giù di lì. ma chi dobbiamo fare ridere? suerte.
Caro Nicola il lavoro fisso annoia...e se le inventano tutte
Magnifico questo post
Veritiero come solo l'ironia sa esserlo.
Ci stanno convicendo che i sbagliati siamo noi? Ma non ci riusciranno.
La settimana scorsa sono partiti altri tre amici di mio figlio per Londra...ma certamente non per un viaggio di piacere.
Un abbraccio ciao
Quante cose sono cambiate in blogsfera...
Come state?
Vi ho contattato tempo fa per e-mail ma non ho ricevuto risposta. Ogni tanto questi mezzi tecnologici sgarrano, forse non vi è arrivata.
Sono in giro occasionalmente per chiedere un favore. Ovvero la compilazione di un sondaggio. Ci potete accedere dal mio blog, oppure direttamente dal link che vi do qui sotto. Vi chiedo anche di girarlo ad un po' di contatti. E' importante per la tesi di laurea.
http://questionarioterzosettore.blogspot.com/2012/02/questionario-sul-terzo-settore.html
Vi abbraccio.
ciao Riri
anche io adoro il cervellone Reid di Criminal Minds. la parte gli sta bene. è un bel ruolo perché è particolarmente dotato di intelligenza, il che lo rende quasi un super eroe, un genio al servizio del bene.
buon weekend ^_____^
bUONA DOMENICA
qui siamo ibernati ma stiamo bene e cio è importante.
ps sul blog dei piccoli c'è un ricordo per poker.
continuo a dire che chi ci amministra non conosce la realtà.
Secondo loro è una meraviglia, non programmarsi un minimo di futuro perchè non si ha un lavoro stabile, e per di più avere i propri cari lontani Km e magari all'estero!
Ogni popolo si merita quel che ha, e se la maggioranza delle persone appoggiano il capitalismo con tutte le sue contraddizioni, vorrà dire che questo abbiamo/avremo.
Il capitalismo ha rovinato il mondo e soprattutto molti amano i propri benefattori.
Salutoni a presto.
I figli dei ministri? Tutti geni (con posto fisso e vicino a mammà)
Ecco a voi i ritratti di questi fenomeni della natura e, come si suol dire, Una coincidenza è una coincidenza due coincidenze sono un indizio tre coincidenze sono una prova:
GIOVANNI MONTI (figlio di Mario)
39 anni. A poco più di 20 anni è già associato per gli investimenti bancari per la Goldman Sachs, la più potente banca d’affari americana, la stessa in cui il padre Mario ricopre il ruolo apicale di International Advisor. A 25 anni è già consulente di direzione da Bain & company, dove rimane fino al 2001. Dal 2004 al 2009, vale a dire fino al suo approdo alla Parmalat, Giovanni Monti ha lavorato prima a Citigroup e poi a Morgan & Stanley: a Citigroup è stato responsabile di acquisizioni e disinvestimenti per alcune divisioni del gruppo, mentre alla Morgan si è occupato in particolare di transazioni economico-finanziarie sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, alle dipendenze dirette degli uffici centrali di New York.
SILVIA DEAGLIO (figlia di Elsa Fornero)
37 anni. A soli 24 anni, mentre già svolgeva un dottorato in Italia, ottiene un incarico presso il prestigioso Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, il prestigioso college di Boston. La figlia del ministro inizia ad insegnare medicina a soli 30 anni. Diventa associata all’università di Torino a 37 anni con sei anni di anticipo rispetto alla media di accesso in questo ruolo. Il concorso lo vince a Chieti, nel 2010, nella facoltà di Psicologia, prima di essere chiamata a Torino, l’università dove insegnano mamma e papà, nell’ottobre 2011. alla professoressa Deaglio ha certamente giovato nella valutazione comparativa il ruolo di capo unità di ricerca all’Hugef, ottenuto nel settembre 2010 quando era ancora al gradino più basso della carriera accademica, e a ridosso dell’ultima riunione della commissione di esame che l’ha nominata docente di seconda fascia. Come detto, l’Hugef è finanziato dalla Compagnia di San Paolo, all’epoca vicepresieduta da mamma Elsa Fornero.
PIERGIORGIO PELUSO (figlio di Annamaria Cancellieri)
Appena laureato viene catapultato subito all’Arthur Andersen. Un fenomeno della natura. Da lì balza a Mediobanca. Passa poi per diversi enti e dirigenze bancarie tra cui Aeroporti di Roma (consigliere d’amministrazione), Gemina (consigliere) Capitalia, Credit Suisse First Boston e Unicredit per finire, poco tempo fa, alla Fondiaria Sai dove ricopre il ruolo di direttore generale con compenso da 500mila euro all’anno.
MICHEL MARTONE (figlio di Antonio)
Figlio di Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione, amico di Previti e Dell’Utri e Brunetta, già nominato da Brunetta presidente dell’authority degli scioperi, ruolo da cui si è dimesso dopo essere stato coinvolto come testimone nell’inchiesta P3. Il superaccomandato Michel Martone ha una carriera universitaria molto rapida: a 23 anni vince un dottorato all’università di Modena. A 26 anni diventa ricercatore di ruolo all’università di Teramo. A 27 anni diventa professore associato. Al concorso, tenutosi tra gennaio e luglio 2003, giunse al secondo posto su due candidati, in seguito al ritiro di altri 6. Presentò due monografie, una delle quali in edizione provvisoria (ossia non ammissibile); ottenne 4 voti positivi su 5, con il parere negativo di Franco Liso, contro i cinque voti positivi ricevuti dall’altra candidata, 52enne con due lauree e 40 pubblicazioni. Tuttavia fu Martone ad ottenere il posto da ordinario. A 37 anni diventa viceministro del governo Monti.
MassimoMalerba
ciao Riri
buon inizio settimana e sembra proprio che sarà fredda anche questa.... speriamo che arrivino delle temperature più miti per fare una bella passeggiata all'aria aperta senza gelare totalmente ;-)
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