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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


martedì 16 ottobre 2007

AGOSTO AD AGROPOLI: continua

Questa casa dove lascio l'auto portando la mia famiglia alla spiaggia ha una felice posizione. Davanti, la strada, e appena oltre, lo stabilimento balneare; dietro, l'orto, un quadrato di verde, il fico la vite l'olmo, e più indietro,le colline.
Qualche anno fa dovevano essere contadini, con appena un pretesto di terra ma già abituati al mare, chè la sabbia scavalca facilmente la strada e la casa per trovare la via dell'orto. Ora hanno ricoperto alla meglio uno spiazzo con una tettoia di stuoie e di frasche, quel tanto che basta ad ospitare una decina di macchine e a ripararle dal sole. Al ritorno dalla spiaggia l'auto non è proprio fresca ma neanche rovente, risparmia un bagno di sudore e vale bene le cento lire del parcheggio. Ma l'uomo che mi viene incontro, oggi anziano, asciutto e segaligno, una camicia aperta e un paio di pantaloni fino alle cosce rugose, ha conservato quel tanto della sua natura contadina per chiedere anticipatamente le sue cento lire.
Io, con la scusa di parcare la macchina in modo da non essere costretto a lunghe manovre al ritorno dalla spiaggia, osservo quasi con golosità la casa e l'orto, la vite l'olmo il fico. La casa è sbrecciata, senza intonaco, con pietre che sembrano incastrate su alla buona, ma davanti alla porta alle finestre e ai balconi sono tese vecchie stuoie colorate e un canotto di gomma di quelli che danno i distributori di benzina con i buoni premio, è appoggiato al tronco del fico: un accostamento tra la pianta più antica, casalinga e conservatrice del mondo - le foglie di fico non sono servite da sempre a coprire le nudità più estreme delle donne e degli uomini? - e il simbolo della più bella fragile e attuale balnearità. Come sarà la casa d'inverno, mi domando quando lo stabilimento sarà stato smontato e le ondate copriranno la spiaggia e il vento avrà strappato le foglie del fico? E che ne sarà del canotto di gomma? L'uomo mi guarda, ha un'espressione critica sul viso bruciato, ha visto certamente manovrare le automobili con maggiore disinvoltura. Proprio accanto alla mia c'è una coupè rosso fiammante, dalla quale, io giurerei, è scesa quella ragazza in due pezzi ( ma starebbe benissimo in topless ) il corpo è superbo, i seni pieni e snelli, le reni asciutte e guizzanti sul bacino che fa da fulcro snodato e intenso a tutta la persona. Le foglie di fico, mi viene da pensare, sembrano mani spiegate, come simbolo sono ormai un fallimento.

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