Alla maestra non piaceva che le gemelle ripetessero la storia “a parole loro”.
Le bambine mi dissero chiaramente: Non ce la spiegare tu, e si mettevano in un’altra stanza dichiarando che “volevano studiare da sole”.
Le sentivo leggere e ripetere.
A un certo punto Sara, intoppata nelle Idi di marzo, esclamò:
Tu pure, Pluto, figlio mio!
Decisi di non intervenire.
Raffaella era alle prese col De Bello Gallico: Cesare andò in Gallia con le sue legioni.
Non resistetti e mi affacciai nella stanza: Che cosa sono le legioni, secondo te?
La bimba mi sgranò in faccia i suoi occhi di fiordaliso: Forse le grandi leggi di Roma?
In casa, nel lessico famigliare, non usavamo vezzeggiativi, bensì accrescitivi (magari dei diminutivi): Sarettone, Guidone, Faffone…
No, figlia mia, non con le grandi leggi di Roma Cesare si aprì la strada in Gallia, ma col ferro e col fuoco. Le leggi, se mai, vennero dopo.
Non avevo l’animo di dirglielo.
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Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
sabato 15 marzo 2008
SARA,RAFFAELLA E LA STORIA
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