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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


lunedì 3 marzo 2008

NONNO FELICE

Questi ragazzini furono mandati in Russia (2a.guerra mondiale),di questo battaglione ne tornarono pochi vivi.Nonno Felice ebbe la fortuna di ritornare a casa,seppur ferito.

4 commenti:

Lucciolo ha detto...

Questa foto di tanti anni fa suscita in me un'infinita serie di reazioni. Penso a quei tempi, penso alle sofferenze che hanno subito tutte le persone in guerra e penso alle loro famiglie. Penso a quello che hanno cercato di insegnarci i nostri nonni e penso a quanto poco abbiamo appreso. Forse tutti noi dovremmo far parte di questa splendida fotografia di un tempo andato per comprendere meglio il presente e rispettare il futuro. Un bacio a tutti voi. Lucciolo

ink ha detto...

una foto simile a questa la vidi tanti anni fa era di mio zio Franco, uno dei pochi fortunati che tornarono

Sono d'accordo con Lucciolo, se solo ci fermassimo un attimo per rileggere il passato e finalmente comprendere il presente potremmo forse guardare al futuro con un occhio più benevolo

riri ha detto...

Ciao Lucciolo,anch'io penso a questa foto come un ricordo,che se potessi,affiggerei su tutti i muri del mondo,per dire no,per dire basta,per finire una volta per tutte queste terribili guerre che affliggono il mondo intero.Un bacio.

Ciao Lella,mi trovi pienamente daccordo,è anche per questo che ti voglio bene.

Nicolanondoc ha detto...

Ciao,naturalmente condivido i vostri commenti,anche in guerra si crea una storia nella storia,nonno Felice mi raccontò che in quel periodo,in Russia, si fidanzò con una ragazza del posto e aveva anche una foto ricordo che sparì,
sembrerebbe che i
Russi in casa propria si accanissero soprattutto con coloro che vestivano di nero (nazifascisti).
Mi raccontò come visse la guerra sulla riva del fiume Don dove chi montava di guardia veniva catturato di notte senza che nessuno se ne accorgesse...e tanti e tanti racconti ancora.
Le guerre sono drammatiche e non bisogna essere indifferenti solo perchè si fanno in casa di altri.