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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


venerdì 14 marzo 2008

COLPO DI FULMINE 8a parte

Dopo, mentre lei piangeva, gli si snebbiò la mente, la prese tra le braccia, le chiese perdono perdono perdono.
Piansero tutt’e due. Da quel giorno Fabrizio la evitò accuratamente.
Un giorno però se la trovò improvvisamente davanti, lei così timida e schiva, con aria decisa. Non ebbe il tempo di meravigliarsi e di chiedere spiegazioni
Lei saltò i preamboli:
- Sono incinta -, disse, con una strana voce, più profonda, venata come di una tenerezza e di una forza nuove.
- Mi terrò il bambino in ogni caso,e perciò me ne vado. Sono venuta a salutarti. –
Se ne andò, lasciandolo più che stupefatto. Colpito al cuore.
Non si era ancora riavuto della sparizione di Ida, e questa adesso…
per quella maledetta volta che era ubriaco e pazzo di gelosia per l’altra…
Che scherzi, la vita…
Poi si vergognò e andò a cercarla.
Si sposarono dopo un mese, prima che Monica diventasse un promontorio ambulante, visto che aspettava due gemelli.
Al di là di ogni previsione degli stessi protagonisti, l’unione risultò serena e affiatata.

Alberto entrò e trovò Ida seduta sul letto, con le mani intrecciate alle ginocchia piegate.
Gli mostrò con un cenno la valigetta aperta su un tavolino, con i libri.
Lui ne prese uno e cominciò a sfogliarlo lentamente, stando in piedi.
All’improvviso si udì la voce di lei:
- Lo so perché sei venuto, è inutile che fingi di interessarti ai libri.
- Sei venuto per l’ius primae noctis? Il padrone e la serva.
Se è così, te ne puoi anche andare. –
Lui si appoggiò alla spalliera di ferro, ai piedi del lettino:
- Niente ius primae noctis, niente stupri, niente violenza, niente padrone. Anche se quando ti ho chiesto di Fabrizio, se mi avessi detto che eri stata con lui, credo che ti avrei presa per la gola.
Ti amo,tutto qui. E mi ami anche tu. Quando ci siamo visti la prima volta e tu facesti tremare il vassoio, sai bene che tra noi c’è stato un colpo di fulmine…E a tavola, quando mi facesti colare il sugo sui pantaloni, e quando ti vidi dal bovindo…-

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