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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


giovedì 6 marzo 2008

COLPO DI FULMINE 4a parte

Gli schiaffi che le diede per farla rinvenire furono un po’ più forti del dovuto, tanto si era innervosito, con lei e con se stesso: Ida gli spalancò faticosamente nel viso quei suoi incredibili occhi azzurri, lui andò a suonare il campanello per chiamare qualcuno, che gli portasse una borsa col ghiaccio e una benda per fasciarle il piede dolorante.
Finita l’operazione, eseguita con mano esperta, le chiese, con un tono severo, quasi aggressivo:- Che diavolo facevi lassù? Perché toccavi le edizioni rilegate? –
- Cercavo un testo di Dickens, ma quelle edizioni non sono poi così preziose, io me ne intendo…-
Con naturalezza, gli raccontò la sua storia: figlia di un antiquario di libri,stava frequentando l’ultimo anno di un istituto superiore, quando il padre si era gravemente ammalato. Lei aveva dovuto interrompere gli studi per curarlo, il negozio era stato gestito dal fratello minore del padre, ricomparso per l’occasione, che lo aveva venduto e scialacquato buona parte del ricavato, con la scusa di dover pagare vecchi debiti, il resto se n’era andato per le cure e il funerale.
Del negozio del padre aveva salvato solo quattro edizioni rare, che aveva in camera, in una valigetta.
Rimasta sola, per sfuggire allo zio che tentava di molestarla (e qui arrossì di nuovo violentemente) si era rivolta a una delle sue insegnanti che le aveva trovato quel posto di lavoro.
Studiava quando poteva, sperando di poter superare l’esame finale da privatista, per questo le serviva quel libro.
Lui l’aveva ascoltata senza mai interromperla, accigliato.
Alla fine lei gli prese una mano:
- Per carità, non dica niente alla Comandante, altrimenti perdo il posto.-
- A chi? -
- A sua zia – si corresse subito lei.
- Ah, è così, metti i nomignoli…E a chi altro,dimmi? –
Lei disse, esitante: - Suo zio è…è l’Allocco, Fabrizio lo Spasimante…-
- Ma come, non stava con Monica, la figlia del giardiniere? –
- Prima, ma da quando sono arrivata io, non mi dà pace, e io sono pure amica di Monica…Poi – qui Ida esitò un istante – l’Oca Giuliva…-
- L’Oca Giuliva, ah, ah – sottolineò lui, tra la risata e l’esclamazione,
(non c’era stato bisogno di dire chi fosse) – E io? –

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