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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


sabato 1 dicembre 2007

avventura sull'isola che c'è parte 4

“Dei barbari attaccarono la nostra spiaggia e misero a ferro e fuoco il mio faro.” Così iniziò il racconto di Nigel, che si soffermò sulla finestra del nuovo faro come a guardare il suo vecchio eremo il quale ormai non esisteva più.
Nicola rimase senza parole Rosi incredula dalle parole mentre io mi infuriai inveendo con il fumo agli occhi, e sbattendo i pugni sul tavolo. Nigel continuò dicendo: “io sono riuscito a fuggire grazie all’aiuto di una misteriosa fanciulla, che mi aiutò a prendere la mia barca che misi in mare in piena notte…..il resto lo sonocete.” Io cercai di scrollare via quella cappa di malinconia versando del vino nei bicchieri dei miei tre amici e brindando alla buona sorte che ci aveva fatto rincontrare.
Da quella serata i giorni trascorsero serenamente e i lavori di costruzione del villaggio sull’isola proseguivano.
In una domenica di sole mentre noi ci dedicavamo ai nostri passatempi, Nigel seduto in spiaggia a scrivere, io con la mia cetra costruita da me con mezzi di fortuna cantavo e declamavo i versi del nostro guardiano, Rosi leggeva e Nicola era andato in perlustrazione dell’isola, il nostro poeta emise
Un richiamo per tutti un “guardate gente guardate l’assù!”
Tutti noi vidimo un deltaplano ed una figura che maneggiava quel magnifico mezzo di trasporto in modalità eccellente.
Guardammo le spire che disegnava nell’aria e lentamente si posò sul prato vicino alla nostra spiaggia. Durante l’avvistamento facemmo gesti per indicare al misterioso personaggio la nostra presenza. L’uomo atterrato uscì dal groviglio del deltaplano e emerse una figura imponente vestita di blu e con il casco integrale. Venne verso di noi e si tolse il casco, la nostra sorpresa fù immensa quando vidimo il volto di Tommaso sorridente e felice giunto tra noi.
Ci raccontò li per li in breve, che in mare non riusciì a arrivare poiché la sua biancotta lo tradì due volte ed allora decise di venire per cielo visto che era un ottimo aviatore.
Ci raccontò che vide almeno due barche che si stavano avvicinando all’isola. Nel frattempo arrivò Nicola che visto Tommaso si accese di felicità. Intanto io Rosi e Nigel ci guardavamo sospettosi chiedendoci se quelle barche erano minacce o meno.

3 commenti:

Angela ha detto...

ma che avventura rocambolesca!
ma che fantasia!
Verne al tuo cospetto è un apprendista... :))

Cucchiaio d'Oro ha detto...

Grazie per il complimento, ma avessi solo un quarto di quello che ha avuto lui è uno dei miei idoli! ho letto quasi tutti i suoi racconti e libri.

Tomaso ha detto...

Certo che il nostro Luca la sa ben raccontare la mia difficile impresa,
ora non resta altro che aspettare con una certa ansia e diciamo pure con apprensione, chi saranno quelli in quelle due imbarcazioni?
dobbiamo osservare attentamente quelle imbarcazioni per capire le loro intenzioni se sono amichevoli li accoglieremo come amici, se invece sono dei pirati, venderemo cara la nostra pelle.