Avverto il tuo scontento
e forse me ne incolpi:dimentichi
quale intrico di fili è il nostro
vivere,steli nutriti
da chi sa quali aspre radici
del passato, quali nodi
di femminili angosce,lingue
senza voce, sottomessi destini.
Non chiedermi con le luci azzurre
del tuo sguardo insieme mite
e protervo ciò che non seppi:
essere donna e madre
di altre donne è contraddizione
che ti danna allo specchio,al doppio
di un brandello dell'anima divisa.
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
mercoledì 23 aprile 2008
MADRE E FIGLIA
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5 commenti:
Mi piace questa poesia! Brava! Hai un modo profondo e delicato di esprimere le anime femminili che coesistino in una donna
Emozionante e bella poesia.Trapela tristezza e frammento di vita vissuta? Io l'ho interpretata cosi'.Un cordialissimo saluto
E' bello riscontrare ancora chi si diletta a scrivere poesie. bravissima RIRI. da Tony Pannone.
Caro Tony,piacere di conoscerti e benvenuto,vorrei solo precisare che questa poesia non è mia,ma di una persona che amo molto,grazie di essere intervenuto,a risentirci quando vuoi.
Un cordiale saluto.
Ciao R.L. i
tuoi scritti mi coinvolgono sempre,grazie,ti voglio bene.
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