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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


venerdì 11 aprile 2008

DESAPARECIDOS 5a parte

Una sera che mi ritiravo a piedi alla villa dove abitavo, trovai un gruppo di giovani dimostranti davanti al cancello, con grandi striscioni e cartelli sui quali tra l’altro c’era scritto HIJOS.
Facevano un gran chiasso, capivo poco, ma nelle loro grida ricorreva il nome di mio padre e la parola torturatore, ripetuta più volte.
Mi rivolsi a una ragazza delle ultime file e le chiesi che cosa significava tutto ciò. Lei mi trascinò in un bar poco lontano e mi spiegò che si trattava di un escrache (in italiano: sputtanamento) contro il colonnello Duarte, che era stato in servizio presso il famigerato Garage Olimpo, dove erano stati torturati gli oppositori del regime. Ora infatti è sotto processo.
La ragazza, Isabelita, che ora vive con me, mi consigliò di sottopormi alla prova del DNA.
Non fu facile per me tutto questo.
Dall’esame del sangue scoprii di non essere Raul Duarte, bensì Juanito Lluìs, ritrovai mia nonna che mi stava cercando da più di venti anni, gli zii, i cugini.
Seppi di mia madre, arrestata e fatta sparire poco dopo la mia nascita
e di mio padre, che è primo violino in un’orchestra a Siviglia, in Spagna, dove allora riuscì a fuggire e dove presto lo raggiungerò.
Così mi fu tutto chiaro: i Duarte mi avevano adottato, ma dopo un anno era nata Consuelo, la bambina che era naturalmente la luce dei loro occhi. Tennero anche me perché le facessi da chaperon: dovevo giocare sempre ai giochi che sceglieva lei, cedere ai suoi capricci, più tardi aiutarla nei compiti, accompagnarla. Per fortuna volevano farne una pianista, quindi anch’io prima di lei studiai musica e mi diplomai, lei invece se ne stancò presto.
Devo dire però che mi è rimasta affezionata, viene ancora a trovarmi, i miei genitori adottivi invece hanno accolto con freddezza e malcelato sollievo il mio distacco…

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