Whilly era contento, come non lo era mai stato, la vicinanza di Sara lo riempiva di un entusiasmo che pensava di aver perso, si scoprì a divertirsi per tutte le cose che lei faceva e vedeva: perché come un bollettino nautico lei riferiva tutto, mentre lui era sempre intento alla guida, perché nella grotta c’erano barche di tutte le dimensioni e bisognava fare molta attenzione a non andare a sbatterci contro. Modificò la rotta della barca e si avviarono verso il largo, senza salutare nessuno. Nel giro di poco tempo arrivò ad Ischia, un’isola meno importante di Capri, non ugualmente molto di moda tra i vip, quindi era sicuro che l’non avrebbe trovato nessuno. Invece… Approdarono al piccolo porto e si prepararono la cena, poi mentre studiavano un po’ sentirono delle voci provenienti dalla coperta. Uscirono e trovarono un signore sui cinquant’anni, ancora molto interessante e giovanile, accompagnato da una ragazza molto giovane, poteva essere sua figlia. Il principe ebbe quasi un moto di stizza, oltre che di stupore e si apprestò a presentarli a Sara- Questo è mio zio, fratello di mia madre, Nico per gli amici. Ed ora delucidaci, chi è questa stupenda fanciulla?- Lui scoppiò in una sorona risata e disse, quasi urlando, benché fossero a pochi metri di distanza- Whilly, sei terribilmente cattivo a non riconoscere Titti, tua cugina!- Lui restò stupefatto, senza parole, poi si riprese e chiese scusa. Titti era la sua amatissima cugina, corse ad abbracciarla, contento di rivederla dopo tanti anni - Titti, cara, perdonami, ma quando ti ho vista l’ultima volta avevi le trecce e l’apparecchio ordodentale in bocca, adesso sei uno splendido fiore. Ragazzi, questa è Sara, mia futura moglie e così dicendo la strinse forte, la fece avvicinare alla cugina e la costrinse quasi a baciarla. Sara era rimasta stupefatta, non avrebbe mai immaginato che nel giro di un paio di giorni avrebbe incontrato, prima i chiassosi amici del fidanzato e poi lo zio con la figlia. Si presentò timidamente e constatò che la ragazza aveva all’incirca la sua stessa età, diciotto, vent’anni. Finalmente riuscì a parlare - Ciao, io sono Sara, una cara amica di Whilly, lui è sempre eccessivo e precipitoso, chi gli dice che accetterei di sposarlo? E’ un po’ presuntuoso e poi io, una richiesta di matrimonio, la voglio in pompa magna, con orchestra e fiori, in un posto romantico, dove posso pensare un attimo a cosa rispondergli- Tutti risero della spontaneità della ragazza, ma il principe restò un po’ serio, forse pensava di aver scelto il momento meno opportuno per chiederle di sposarlo. Sara però era al settimo cielo, avrebbe voluto gridare dalla gioia, lui, il suo ragazzo, le aveva chiesto di sposarla in presenza dello zio, quindi era una faccenda molto seria, non la stava prendendo in giro! Dovendo ancora pranzare chiesero ai due ospiti di unirsi a loro. Nico e Titti accettarono molto volentieri e scesero tutti sotto coperta. La cugina di Whilly la tempestò di domande, volle sapere praticamente tutto, come si erano conosciuti, dove erano diretti e se Sara studiava ancora, avendo intravisto sul divano una pila di libri riposti con molto ordine, che parvero del liceo. La ragazza fu felice di rispondere alle domande ininterrotte di Titti, perché finalmente aveva trovato una coetanea che, pur provenendo da un mondo tanto diverso dal suo, sembrava non avere grilli per la testa, né la stessa compiaciuta sufficienza dei loro amici incontrati a Capri. Le due ragazze cominciarono a raccontarsi i loro progetti e nel frattempo Nico prese Whilly sottobbraccio e lo portò in coperta, a prua, per parlargli liberamente di cose molto serie inerenti il lavoro. Senza mezzi termini iniziò il discorso - Caro ragazzo, è ora che tu smetta di scappare e ti prenda le tue responsabilità; ci sono molte cose da fare ed anche se io faccio parte del consiglio di amministrazione, bisogna che ci sia qualcuno che prenda in mano le redini dell’azienda, prima che possa succedere qualcosa di irreparabile. Quel qualcuno sei tu e lo sai, non hai bisogno di lasciare i tuoi svaghi, compreso la ragazzina che hai con te, basta però che ti occupi degli affari, perché non è affatto logico che se ne prendano cura emeriti estranei di cui non puoi fidarti completamente- A Whilly questo discorso non piacque, nemmeno il fatto che avesse accomunato Sara ad uno svago estivo, a qualcosa di momentaneo, che sarebbe stato messo da parte una volta ritornato in città, alla sua vita precedente ed agli affari, a cui aveva peraltro già pensato, e glielo disse senza mezzi termini. Lo zio non si scompose, era abituato a vederlo sempre con donne diverse e per poco tempo, per cui era convinto che anche quest’avventura avesse un termine, una fine; ma si guardò bene dal dirglielo, perché qualcosa gli aveva fatto capire che questa ragazzina era un po’ speciale, e poi lui ne parlava con un tono ed una dolcezza diversi: non aveva mai presentato una ragazza in quei termini e la cosa un po’ lo preoccupava, perché aveva capito che lei non era del loro ambiente, altrimenti Titti l’avrebbe conosciuta! Sembrava un pulcino spaurito, un pesce fuor d’acqua e gli faceva tanta tenerezza; sentimento da lui quasi sconosciuto, perché aveva la fama del duro, anche con sua figlia (pur amandola tanto) non riusciva ad essere un po’ tenero con lei.
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Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
lunedì 30 giugno 2008
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5 commenti:
Ciao Riri. Stop.
Cucù. Stop
Nn preoccuparti questo è quasi finito..ma il prossimo sarà un gran cucù..ciao Max cucù
Ciaaaaaoooooooo ririiiiiiiiii sono il genio della lampada di Aladino esprimi un desiderio ed io telo esudiro... a breve.....
Ciao Tony,i miei desideri sono tutti esauriti:-)Ne è rimasto però uno,per accontentarti: linkami ed io sarò la donna + felice dell'isola:-))))))
Serena notte poeta.
Grazie per l'incoraggiamento. Mia moglie, per sua fortuna, lavora e pertanto il discorso non è complicato.
Ciao ed a presto.
Venti cucù per te ....
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