L'emarginato disteso sul marciapiede
forse sta già dall'altra parte
già parla coi morti e il suo essere
è malessere che separa lo spirito(se c'è)
dagli stracci (sporcizia e maschera)
del lasciato da parte - uno che non conta-
ora si prende il lusso si impone finalmente
all'attenzione-arriverà un'ambulanza -
si stringono intorno un agente passanti curiosi
tra impazienza e pietà ma anche
fastidio e - perchè no - ironia:
qualcuno che conosceva la sua
scia maleodorante lo chiama Garibaldi
il nome della piazza dove si aggirava
mosca vespa verme della metropoli:
poteva forse un nome vero dare unità
a quel mucchio informe di spazzatura -
solo la morte (chi sa come) s'è
accorta di lui aleggiando nella stazione
densa di fiati e richiami: fu dopo
un capriccio primaverile di nevischio notturno
che lo prese alla gola, frugando a caso
tra quelli che non servono a nulla:
(o forse a ricordarci la nostra
viltà, quotidiana violenza)
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
martedì 1 gennaio 2008
MORTE DI UN BARBONE
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2 commenti:
Toccante e reale, questa poesia, ci dovrebbe far riflettere tutti indistintamente.
Grazie, infatti sono una persona molto riflessiva. Buona sera.
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