Guido si mette nel lettino, la sera, con la luce spenta.
Seduta su uno sgabello, col corridoio illuminato alle spalle, gli leggo le storie scritte da Gramsci in carcere per il figlio Delio. Guido ascolta e capisce che questo babbo è lontano dal figlio.
- Mamma, dove stava questo babbo? –
In carcere – gli rispondo, però mi rendo conto che per lui carcere significa cattivi, punizione, e allora gli spiego che questo babbo difendeva gli operai sfruttati dai padroni, ma un dittatore…
Il bambino è seduto in mezzo al letto e grida:
- Un babbo così non deve andare in carcere! -
E tende le braccia in avanti, a scacciare ogni inaccettabile rifiutare realtà, a tutta l’ingiustizia del mondo…
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
mercoledì 23 gennaio 2008
GUIDO E GRAMSCI
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1 commento:
solo i bambini sanno ancora distinguere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto.
Peccato che poi crescano :-)
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