Andiamo a passeggiare sul Vesuvio.
E’ la fine di maggio, arrivano effluvi dell’odorata ginestra, portati dal fresco vento di primavera.
Guido si arrampica su rocce impervie, non sente ragioni, salta come una capretta: vuole cogliere i fiori più belli per la sua maestra.
I capelli rossi gli fiammeggiano al sole.
Il giorno dopo si avvia orgogliosamente a scuola col suo bellissimo fascio di ginestre tra le braccia.
Quando torna è silenzioso, sfuggente, contrariamente al solito.
Alla fine gli pongo una domanda diretta e allora esplode:
- A chi le ha portato le rose e le orchidee diceva “come sono belle”, a me non ha detto proprio niente, ha preso le ginestre e le ha buttate lì -
E mi guarda, aspettando che gli spieghi perché le rose del fioraio sono state apprezzate più delle sue ginestre, che lui ha colto a rischio di cadute…
Una finestra sul Mondo
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Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
sabato 26 gennaio 2008
GUIDO E LE GINESTRE
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2 commenti:
..deliziosa storiella..
Grazie, Nicola, per il link..Mi sento come accolta in una bella casa dove trovo amici..
Sono veramente contenta..:-)
A presto e un bacio
Frida
Ciao Frida,questa è la tua casa,sono io che devo ringraziarti.
Un bacio,a presto
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