Sara gli disse- Stai zitto, sei un po’ stanco, parlo io, adesso vai a casa, preparati qualcosa da mangiare e poi va a dormire; ci sentiamo domani, ti sveglio io prima di andare a scuola- Lui la salutò affettuosamente e spense il telefonino. Non aveva per niente fame, ma se fosse andato a casa sua avrebbe trovato Adelia, la sua fedele governante che senz’altro lo avrebbe costretto a mangiare. Ma decise di farlo, nonostante la tarda ora, attraccò la barca e scese fischiettando; la casa era distante circa un chilometro, ma non volle prendere nessun taxi, dopo circa dieci minuti era davanti alla porta di casa sua e suonava il campanello con impazienza. Venne ad aprire proprio lei, la sua Adelia, che appena lo vide fece salti di gioia, lo abbracciò, poi lo pilotò in cucina a mangiare. Accese il forno e gli riscaldò una bella coscia di tacchino con contorno di verdure, lo costrinse a bere un bicchiere del loro ottimo vino e gli disse - Whilliams sei molto dimagrito, è ora che tu metta su qualche chilo, se ti vedesse la tua povera madre ne rimarrebbe sconvolta. Da quanto tempo non mangi un pasto regolare? Non importa, ora ci penso io, adesso vai a dormire, perché hai le occhiaie e chissà cosa hai combinato in giro!- Ad Adelia non sfuggiva nulla, si occupava della sua famiglia da oltre trentacinque anni e l’aveva visto nascere, per lei era come un figlio. Non le si poteva mai dire di no, era un despota, ma aveva il cuore d’oro - Adelia, ti devo dire una cosa molto importante -esordì lui – ma l’altra non lo lasciò parlare ed affermò convinta- Va bene, sei innamorato pazzo, lo vedo dai tuoi occhi, si sente da come parli, ma adesso ti devi occupare un po’ di te, devi dormire, mangiare di più, cercare di riprenderti, poi, dopo sarai pronto per questa nuova avventura! - Ma, Adelia – rispose l’altro - io l’ho portata con me in giro per quattro giorni, si chiama Sara, ha quasi vent’anni, è bella, anzi bellissima ed è anche molto dolce, te la farò conoscere al più presto! – La donna gli rispose senza scomporsi- Va tutto bene, ma tu le hai raccontato di te e della tua malattia? – No, rispose Whilly, per ora non le ho detto nulla, non le ho parlato dei miei problemi, ma il dottore mi ha trovato molto migliorato, perciò penso che ce la farò a superare il tutto, allora forse non sarà necessario dirglielo - Ho capito, rispose la donna, ma è importante che tu ti curi, altrimenti non potrai affrontare nulla, né il lavoro, né il rapporto con la tua amatissima fanciulla. – Whilly non le rispose, tanto lei aveva sempre l’ultima parola, per cui adesso per lui era giunto il momento di tacere, per chiudere la discussione, prima di andare a dormire le dette un grosso bacio. Era da tanto tempo che quel ragazzo non era così affettuoso; Adelia stava quasi per commuoversi, lei, quel ragazzo ribelle lo amava come un figlio, e, quando era rimasto orfano, se ne era occupato come solo una madre può fare; poi all’improvviso era sopraggiunto la malattia e c’era stato un momento in cui aveva avuto paura di perderlo, sembrava che ad un certo punto lui avesse smesso di combattere. Per fortuna aveva incontrato questa ragazza, forse c’era la speranza che non tutto fosse perduto!
Nota dell'autrice:
questo finale è a libera interpretazione,non ho voluto dilungarmi sugli eventi futuri del nostro principe,lascio ai miei amici la possibilità di vederlo come un lieto fine,un inno alla speranza,che è poi la vita!
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggerlo,e chi...addirittura mi ha detto delle frasi carinissime.
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
lunedì 14 luglio 2008
IL PRINCIPE COMUNE fine
Pubblicato da riri alle 09:13
Etichette: il principe comune
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7 commenti:
Un finale aperto e di speranza. Grazie, è a questo finale che voglio aggrapparmi con tutte le mie forze. E così spero anche il protagonista.
Brava Riri.
Ciao
Daniele
Caro Daniele,grazie!!!Ci resta sempre la speranza che è un cammino verde:-)
Buona giornata
Sono d'accordo con Daniele Riri e ti ringrazio di avermi tenuto compagnia con questo bel racconto pieno di speranza e di amore per la vita. Tu sai quanto ne ho bisogno. Ti abbraccio e auguro buon cammino anche a te
Cara Luigina,sono io che ti ringrazio perchè sono contenta di averti conosciuta:-)
cara riri, l'unica cosa spiacevole del tuo romanzo è che purtroppo è finito!!! ora rimane il vuoto.... devi assolutamente rimediare.... per quanto concerne il tuo finale io sono con te, penso che l'amore possa vincere qualsiasi cosa, anche una malattia terribile, l'amore è la fiaccola della vita... quindi io vedo un lieto fine, ciao carissima e scrii.... io aspetto con fede un altro tuo romanzo!!!
Cara Patty,grazie!!Penso che tirerò fuori un altro raccontino...visto che mi inciti a scrivere..tra qualche giorno lo sistemo e poi lo pubblicherò:-) Questa volta,se mi riesce,ci metterò tutto il mio impegno,provo con qualcosa di meno triste una specie di ....mi fermo qui.
Buona serata amica mia ed ancora un grazie a tutti:-))
Troppo simpatico questo racconto!!!
L'ho letto tutto in un battibaleno!
E anche Babs ha partecipato! :)
Questo Principe, più che comune è davvero fuori del comune e ci piace davvero immaginarlo così!!!
Naturalmente per noi lui se la cava alla grande: remissione totale della malattia, perché vogliamo credere nella forza dell'"Ammore". The Power of Love, come cantava Frankie goes to Hollywood...
Ciao! Un abbraccio e a presto!
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