IL VIAGGIO
Ero partito per fuggire dal mondo,e invece ho finito per trovare un mondo:
a sorpresa,il viaggio è diventato epifania di un'Italia vitale e segreta.
Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza
del paesaggio umano e naturale: rabbia per il potere che lo ignora.
Come ogni vascello nel mare grosso,la montagna può essere un
insopportabile incubatoio di faide,invidie e chiusure.Ma può anche
essere il perfetto luogo di rifugio di uomini straordinari,gente capace di
opporsi alla insensata noncultura del mondo contemporaneo.
Paolo Rumiz
Ho voluto trascrivere questo pezzo perchè mi ha colpito in modo particolare,non nascondo che all'inizio,la montagna mi incutesse un certo timore...per me era quasi sconosciuta,era da scoprire...pian piano me ne sono innamorata,perchè nel silenzio della montagna si ritrova se stessi,perchè la gente di montagna,apparentemente chiusa,è in realtà gente ospitale..Nei boschi mi sono spesso persa e mi sono ritrovata mille volte nell'incanto della natura ancora incontaminata,la montagna è tutta da esplorare,insieme a chi la conosce bene,ed è come gustare a ritmo molto lento ciò che ti offre...è quasi come un paradiso perduto,dove spesso trovi uomini straordinari che sono solo da ascoltare,perchè ti arricchiscono,e per me è stato un vero piacere trovarne qualcuno,con la sua storia,mai banale,con la sua vita,un pò dura ma vera!
sabato 19 luglio 2008
IL POEMA DEI MONTI NAVIGANTI
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7 commenti:
Ciao Riri... spero di non aver in qualche modo fatto o detto qualcosa di spiacevole nei vostri confronti... noto che avete modificato i link.. e alcuni non sono più presenti.. compreso il mio..
Un abbraccio...
Sono contento di leggere queste accorate parole sulla montagna.
Soprattutto dopo le solite frasi stereotipate tipo "montagna killer" per la morte di quell'alpinista.
Killer è colui che agisce e viene a cercarti. Siamo noi ad andare verso la montagna.
La verità è che la montagna è affascinante e meravigliosa ma fatta a certi livelli, anche insidiosa e pericolosa.
Ma non killer. La montagna è forse lo specchio della nostra coscienza.
Ciao K.non è proprio come pensi,non sei stato mai sgarbato nei nostri confronti,c'è stato un aggiornamento ed una modifica,forse è capitato anche ad altri:-))Lo scambio di opinioni od anche un semplice saluto sono sempre ben accetti.
Un abbraccio e buon fine settimana.:-)
Nota bene: ti trovi nella lista dei link amici:-)
Ciao Daniele,sono daccordo con te,la montagna bisogna conoscerla bene,non è affatto killer,anzi...c'è pura meditazione.
Tranne piccole gite in Abruzzo,da ragazzina,la montagna l'ho conosciuta ed assaporata quando sono arrivata a Torino,dove mi sono avventurata nella grotta di Crissolo insieme ad un gruppo esperto,ma ahimè ci perdemmo per ore,senza arrivare mai a vedere la foce del Po.:-( Prima o poi ci ritorno.Ti confesso però che essendo una donna di mare,quest'ultimo rimane la mia più grande passione:-)))
Ciao K.bentornato in questo blog,ti ho sempre letto,nonostante le questioni tecniche,poco fa ho addirittura commentato un tuo post.
Cordiali saluti
Hai trascitto un bellissimo pezzo, cara riri! .-) ..che parla di montagna, con amore e rispetto, e realismo pure. E ne parla con un occhio al mare, direi, con paragoni di mare..La montagna "come un vascello nel mare grosso"..Bella immagine..
Un bacio di buon fine settimana :-)
Frida
Cara Frida,grazie per la tua sempre gradita visita e le tue parole..per me un pò speciali:-)
Buon fine settimana.
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