Siedo al nostro solito
tavolino marmoverde
- danzatrici di stucco si rincorrono
nei fregi del soffitto
floreale -
cose che ormai non sai
di me di te del mondo
si sommano al non detto
fra noi, fanno distanza:
ah la tua voce la nostra
abituale sommessa infelicità
il balsamo amicale
sulle ferite dell'anima
i discorsi senza uscita:
ma tu hai trovato la porta
contesta d'ombra e silenzio
da sola
e non mi hai dato
la mano.
venerdì 20 marzo 2009
AL GAMBRINUS
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4 commenti:
ecco la mia mano....
buon weekend
^__________^
p.s. per Riri....
il mio sogno è un qualunque viaggio.... andrei dovunque....
in alaska però ci voleva andare il personaggio del film.... io preferirei un posto molto caldo e magari tornare con una bella abbronzatura dorata....
;-)
se è il gambrinus di Napoli ci credo che isira poesia! buona giornata qui stà nevicando alla grande
sono andata a vedere su internet cosa fosse il "Gambrinus"
...scusatemi, ma non sono mai stata a Napoli (sì lo so! son da frustare! eheheh!)
la poesia mi ricorda il rapporto con un'amica con cui si era solite confidarci. Dopo tanti anni e pur ritrovandoci ogni mattina, ho abbandonato "l'idea" che avevo di questa amicizia. L'unica cosa per lei necessaria era trovare qualcuno a cui dire i suoi piccoli e grandi dispiaceri. Di risolverli neanche per sogno!
Un baciotto a tutti!
Ale :-)))
Ma per una mano mancata una vien tesa..eccola afferala ogni volta che ne hai bisogno..un bacio e sereno week agli amici dell'isola tutti!
http://img146.imageshack.us/img146/697/viaggio3qu8.jpg
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