Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
giovedì 30 ottobre 2008
mercoledì 29 ottobre 2008
PER ME UN VALORE
PER ME UN VALORE
Per me un valore
è una giornata di sole
da godersi in un parco
con vista sul mare;
per me un valore
è un fascetto di carote
comprato dal fruttivendolo,
non pietrificato in contenitori
sotto le gelide luci di un supermercato
nella danza macabra dei consumi;
per me un valore
è una notte senza rumori
una strada senza vittime
di giochi crudeli,
una gentile città
a misura d’uomo;
per me un valore
è la bellezza
dovunque risplenda:
nella rosa, nelle note
immortali di Mozart
consolante segno
di redenzione;
per me un valore
è la ragione finalmente desta
a generare libere scelte
tra libere opportunità
in un mondo senza più eroi
veri o stupidamente falsi;
per me un valore
è lo spirito umano che guarda
il cielo sapendolo vuoto
e torna con umiltà alla terra,
alla natura sfregiata e sconvolta
a ritrovare perdute armonie
e scongiurare catastrofi;
per me un valore
è un bambino alla conquista
del miracolo della lingua:
se gli insegnate a dire noi
se impara a chiamare fratello
ogni diverso, sentirà già nella bocca
il gusto insaziato della pace.
Pubblicato da R.L. alle 20:22 1 commenti
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martedì 28 ottobre 2008
IL MARXISMO E LA CRISI
"Viene detto che la crisi dà ragione alla teoria economica di Marx, ma non alla sua
teoria politica.Vecchia menzogna di intellettuali pigri,ladruncoli di un patrimonio scientifico creduto incustodito,e vecchio trucco di una borghesia sfatta nella corruzione imperialista, che non potendo negare la teoria marxista della crisi la vorrebbe amputata nelle sue conclusioni politiche rivoluzionarie".
Lotta comunista.
Proprio perchè crediamo nella libertà di espressione abbiamo voluto che anche questo pensiero fosse libero.
Pubblicato da riri alle 13:24 15 commenti
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sabato 25 ottobre 2008
MESSICO E NUVOLE
BUON COMPLEANNO AMORE MIO
Pubblicato da Nicolanondoc alle 20:04 25 commenti
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venerdì 24 ottobre 2008
LEZIONE
Cerco di dirvi che si può
trasformarla subito la vostra
condizione di ragazze
con tutti i vincoli della famiglia
(pregiudizi alibi viltà ipocrisia)
qui adesso in quest'aula
grigia col sottofondo dei claxon
dalla piazza assediata di smog
e violenza in ogni angolo
delle aiuole stente delle erme
corrose delle fontane putride:
qui durante questo stanco
rituale mattutino
che ci trascina senza il gusto
vero del sapere la commozione
della scoperta senza segnali
del percorso dell'idea sotto
i vostri capelli a grondaia -
qui e adesso continuo
a insistere (parliamo di Pascal)
la solitudine ti diventa libertà
il malessere segno distintivo
il dolore saldezza e nobiltà
di cuore qui subito
se solo ci aggiungi - accortamente -
la coscienza.
Pubblicato da R.L. alle 13:22 5 commenti
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giovedì 23 ottobre 2008
SCUOLA
- e se fosse inconsapevole nostalgia
di prati d'erbe d'accesi spazi
e (perchè no) di vero sudore
vera fatica - penso mentre vi sento
vociare: vedo il filo lungo della
vostra rabbia,
ingabbiati intrappolati nelle tagliole
di libri penne parole,
guinzagli bavagli di parole,
parole ammaestrate rituali non-sense
nuvole piroette
e noi docenti bene incartati
come un monumento di Christo.
Pubblicato da R.L. alle 11:24 2 commenti
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mercoledì 22 ottobre 2008
PER RIDERE UN PO'
Berlusconi in groppa al suo cavallo PierFuria sta aspettando il verde
per attraversare la strada, quando una bambina su una bicicletta nuova
di zecca si ferma accanto a lui.
'Bella bici - dice il premier - te l'ha portata Babbo Natale?'
''Certo che me l'ha regalata lui' risponde la bimba.
Dopo aver scrutato la bicicletta, il presidente del consiglio
consegna nella mani della piccina una multa da 5 euro..
'La prossima volta -le dice- dì a Babbo Natale di mettere sulla
bicicletta una luce posteriore'.
La bambina, per nulla intimorita, lo guarda e gli dice: 'Bel cavallo,
signore. Gliel'ha portato Babbo Natale?'
''Certo che me lo ha portato lui' risponde Silvio con aria stupita e
divertita.
'Allora -continua la bambina- la prossima volta dica a Babbo Natale
che i coglioni vanno sotto il cavallo, non sopra'.
Pubblicato da Nicolanondoc alle 20:18 8 commenti
lunedì 20 ottobre 2008
IL GATTO..ANARCHICO
Cari amici,mi è venuto in mente un episodio vecchio,inerente ad un gatto.Uscii una sera con una bella femmina,lei m'invitò a casa sua,dopo una serata passata insieme in un bel locale notturno..io pensai,è fatta!!Finalmente sarà mia!Salii con lei in casa,ma quando entrò lei cominciò a chiamare il suo gatto.. me ne aveva ripetutamente parlato,dicendomi che era l'unico animale anarchico esistente,in quanto libero.Io capii che era molto affezionata alla bestiola,l'aiutai a cercarlo,disperatamente,per poter concludere la serata d'amore.Lei uscì sul balcone e si accorse che il gatto aveva cominciato a salire sempre più in alto,posandosi su un cornicione,in bilico;la vidi terrorizzata,allora cominciammo a salire verso l'ultimo piano per poter recuperare il piccoletto.Lo vedemmo per un attimo, poi scomparve di nuovo...erano ormai le 4 del mattino,passammo delle ore a cercarlo,poi finalmente lo ritrovammo su un balcone di un vicino nella casa adiacente,così cominciammo il recupero...si svegliò mezzo quartiere,lei che lo chiamava amorevolmente,io che le stavo dietro,per confortarla e tranquillizzarla.Finalmente,dopo aver suonato il campanello della casa vicina, ripetutamente,sentimmo una voce che ci insultava in modo selvaggio,ma il tipaccio ci fece entrare,lei recuperò il gatto ed io..cosa dire..me ne tornai a casa con la coda tra le zampe .....
Pubblicato da Nicolanondoc alle 10:59 17 commenti
venerdì 17 ottobre 2008
CASTELLO
Mai un giorno mi sono sentita a casa
tra pareti squadrate e soffitti
anonimi,l’occhio avaro delle finestre
a ritagliare rettangoli di cielo
in questi loculi per vivi:
volevo terrazzi e vaste
sale affrescate,amorini
ammiccanti a salutare
il risveglio,corridoi segreti
un pensatoio arioso,in cima
a una scala a chiocciola
quasi sospeso nel cielo,
un giardino indiano,non senza un salice
a specchio dello stagno silenzioso
di muschi,una grande voliera
con uccelli dalle gole
di miele,una sala
per i concerti e le letture
poetiche e grandi torce la sera
a giocare col vento,un chiostro
per raccolti pensieri,
un tempietto per l’urna
(detesto l’umido e il buio della terra)
visitato da uccelli e foglie
autunnali,insomma un castello
assemblato con la fantasia:
non chiedetemi di invitarvi
non saprei darvi l’indirizzo.
repost
Pubblicato da R.L. alle 19:58 10 commenti
mercoledì 15 ottobre 2008
AUTUNNO
Girovagando qua e là nei parchi,ho sentito il profumo dell'autunno,con i suoi alberi spogli,le foglie adagiate ai piedi di uno degli enormi tigli,il tronco vitale che emana energia,perchè si sa tutto avrà un ritorno,allora immagino già la prossima primavera,dove tutto rinasce,nuova linfa dà la giusta misura al mondo che in continuazione cambia e si evolve...sono rimasti i merli,i passerotti,qualche cornacchia,a volte si intravede una gazza,col nido sui pini secolari,anche sui tetti c'è il rifugio di alcuni uccelli,soprattutto dei colombi tanto odiati perchè insani..perchè non è forse insano l'uomo nella sua essenza?Perchè non è forse disumano quello che ieri ha abbandonato due bellissimi cagnoloni in mezzo ad un corso,che hanno attraversato più volte,vivi per miracolo,ma adesso portati in un canile?
La prima foto è di una foglia,scattata molto da vicino,strana,con mille sfumature informi,con una macchia nera,quasi un urlo,come la natura che ci circonda,che invoca pietà,allora mi son detta..forse ci resta la speranza,contro l'indifferenza,ci resta un barlume di ragione,contro i soprusi......ci resta l'attesa di una nuova primavera di giustizia,perchè i colori siano più nitidi,perchè noi tutti troviamo la forza di affrontare con coraggio gli eventi,per riprenderci la nostra dignità di uomini e di italiani.
Pubblicato da riri alle 15:15 22 commenti
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lunedì 13 ottobre 2008
"Il nostro WiFi unirà l'Amazzonia"
Un vecchio computer, un'antenna ed una serie di materiali facili da reperire. Una tecnologia che in Occidente sarebbe considerata obsoleta. Eppure dei ricercatori del Politecnico di Torino hanno trovato il modo di utilizzarla per creare una connessione senza fili potentissima, capace di inviare dati a centinaia di chilometri di distanza. Ed ora, grazie alla vittoria in un concorso internazionale indetto dalla Banca Mondiale per lo Sviluppo, il loro sistema di trasmissione sarà utilizzato nel cuore dell'Amazzonia per far giungere in infermerie isolate i pareri di medici specialisti o per promuovere la formazione degli studenti di paesi sperduti.
La competizione era mirata ad individuare soluzioni tecnologiche accessibili e capaci di migliorare la qualità della vita nelle aree più povere e a rischio dell'America Latina e dei Caraibi. I ricercatori del Politecnico di Torino, che sono specializzati nella trasmissione wireless e che nel 2007 hanno stabilito un record mondiale inviando dati a 300 chilometri di distanza con un vecchio computer 386, hanno proposto alla Banca Mondiale per lo Sviluppo di costruire una rete per progetti di telemedicina e di formazione a distanza in una delle province più povere dell'Ecuador. E sono stati tra i quattro vincitori del concorso, al quale hanno partecipato ben 141 università ed enti di 27 paesi del mondo. "Oltre al nostro, sono stati selezionati un progetto del MIT di Boston, uno dell'Unicef ed uno dell'Università della Bolivia - continua Trinchero - Ovviamente è una grande soddisfazione".
L'idea alla base è semplice e probabilmente è anche per questo che ha ottenuto un riconoscimento tanto prestigioso. "L'obiettivo è sviluppare dorsali di comunicazione con una tecnologia povera ed a basso consumo - dice il professor Daniele Trinchero del Dipartimento di Elettronica dell'ateneo piemontese - Siamo in grado di riprogrammare un comune pc che, una volta collegato ad un'antenna, si trasforma in un trasmettitore. In questo modo, può assumere il ruolo di access point all'interno di una rete. Il basso costo e la facilità di utilizzo e di manutenzione rendono il sistema ideale per paesi con poche risorse economiche".
L'area selezionata, una regione poverissima, è praticamente senza infrastrutture stradali. Con la connessione messa a punto dal gruppo dell'ateneo piemontese, le unità sanitarie presenti sul territorio, che attualmente offrono solo il primo soccorso, potranno presto consultare i medici di ospedali lontani centinaia di chilometri attraverso collegamenti audio e video. Inoltre, grazie al finanziamento di 96mila dollari messo a disposizione dalla Banca Mondiale, verrà inaugurato anche un sistema di insegnamento a distanza per i bambini dei villaggi, che così potranno studiare, in remoto, con i coetanei delle scuole delle città.
Nei prossimi mesi i ricercatori italiani, che lavorano per il laboratorio "Ixem" del Politecnico torinese (www. ixem. polito. it), partiranno quindi per il Sudamerica. "Nel giro di due mesi insegneremo a chi vive sul posto a montare, configurare e manutenere gli apparati - spiega Daniele Trinchero - Poi li seguiremo per 7-8 mesi durante la fase di utilizzo. Intendiamo trasferire le competenze in modo che le popolazioni locali possano gestire e magari ampliare la rete. Un aspetto importante del nostro sistema, che lo differenzia ad esempio dalle connessioni via satellite, è proprio la semplicità: è più facile intervenire su un pc che su un trasmettitore satellitare".
Fonte: Repubblica.it
Pubblicato da Nicolanondoc alle 13:43 11 commenti
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FUTURO INCERTO
E' un periodo così,un pò come il volto della gente che incontro,triste,mogio,quasi rassegnato.Inutile fare mille discorsi di cambiamento,mi accorgo che anche i più "tosti" sembrano aver deposto le armi.Voglia di combattere questo stato di cose,indegno,disgusto,in alcuni permangono ancora,ma la maggior parte della gente è "spenta"!!Qui,a Torino,molti amici dicono (e forse hanno ragione) che non bisogna fare più tante parole,quelle se le portano il vento,bisogna cercare di reagire a questo stato di cose...pochi giorni fa in banca ho visto diversi giovani chiudere i loro conti e ritirare i propri risparmi,ne sono rimasta un pò attonita ed ho pensato che proprio quelli che dovrebbero avere più ragioni per ribellarsi,sembrano quasi spogliati...sì spogliati come gli alberi che l'autunno denuda,non come le foglie ricche di colori stupendi che spesso si trovano a mezz'aria,poi si posano e ti fanno amare l'autunno,con i suoi bellissimi colori caldi...Sono invece spogliati dell'entusiasmo che dovrebbe appartenere di più alla loro generazione..a volte li capisco,mi immedesimo..in fondo cosa offre questa società che ormai non si può definire neppure dei consumi (dato il futuro incerto)!!?A volte sentendoli gridare per ore,di notte ai giardini,immagino sia quella la loro rabbia,spogliata dal giorno,dove pochi possono penetrare,perchè è difficile più che mai oggi riuscire a capire i nostri giovani,riuscire in qualche modo a dar loro una speranza...allora spesso penso di scendere e mettermi ad urlare insieme a loro,perchè qualcuno scenda e ci faccia portare via dalla polizia (ridotta ormai senza benzina,anzi vanno in bici,così è ecologico,non costa niente ed il prigioniero se lo trascinano con una catena,come facevano con gli schiavi)!!!!
Pubblicato da riri alle 09:37 7 commenti
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venerdì 10 ottobre 2008
UN POST VELOCE VELOCE
E che il demone ci inghiottisca,ma come è possibile che i lavoratori non reagiscano,noi pensionati siamo addirittura liquefatti, senza possibilità di appello.
E ditemi ,cari giovani liberisti libertari ed altro che avete scelto di affidare il vostro TFR nei fondi intregrativi pensionistici, come vi sentite?Alla grande immagino,adesso che la realtà vi sta schiaffeggiando,eh eh eh.. non vi ricordate come eravate, in camicia cravatta azzurra e rosea.Noi vecchi eravamo coi paraocchi,però non ci siamo mai fidati degli imbecilli e dei comici che gli danzano intorno.
Pubblicato da Nicolanondoc alle 21:02 12 commenti
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giovedì 9 ottobre 2008
IN MORTE DI UN SOLDATO
Il soldato(etimologicamente, da soldo) sta nella bara
rigido, sull’attenti, già la morte lo prosciuga
e lo lavora col suo bulino, lui che aveva precisi
sentieri tracciati, ma non manca mai un granello
d’imprevisto nel previsto : la morte è stata per fortuna
solo un istante di dolore e di stupore.
(ma dimmi in confidenza, eri proprio un angelo
con le alucce tricolori svolazzanti :
nessuno eh di quei passatempi così cari alle truppe
uno stupro che so una tortura, ma allora è vero
che i cattivi sono soltanto gli americani
e voi invece buoni in missione si sa umanitaria)
E adesso quel tricolore, la mozione degli affetti,
gli applausi, l’omelia commovente, le personalità
istituzionali, la voce di circostanza dello speaker
televisivo, i titoloni sui giornali, la lacrima sul ciglio
in questa ipocrita rappresentazione di tutte le nostre
ipocrisie, per lui vissuto finora nella cancellazione
degli umili, e adesso già sprofondato nel nulla,
mentre intorno danzano ancora i nani e le ballerine
in questo spettacolo d’insensatezza, allestito
per noi insensati malaccorti
utili idioti al Potere.
Pubblicato da riri alle 13:15 15 commenti
mercoledì 8 ottobre 2008
FORMICAIO
Livida invelenita
da veleni (smog) e dal
veleno (dentro)
svolazzi tra i musi di
automobili fiat (rumor)
tra ruote di motociclette
centauri anzi dragoni
voraci maciullatori
tu donna tu anziana
(meno giovane,prego)
doppiamente perdente
senza potere denaro carisma
nè corde d'arrampicata
rintronata dai rumori chiacchiere
sirene spiegate clacson
nel formicaio brulicante:
ogni formica con la sua
briciola in spalla mano tasca
(quelli senza,con zampe
di vischio raspano
spazzatura cuori borselli) :
le spalle ti dolgono il corpo
col suo linguaggio ti sta dicendo
che non puoi portare più pesi
(non devi non ce la fai)
sali sul pullman traballante
tra fiati incresciosi ti
riporterà a casa (per piccina
che tu sia) stanca di tutto
il mondo e altre mille
galassie - meno male
che c'è la televisione a colori
con la dentiera del fede
scintillante a condire
la pietanza (l'unico piatto,hai
il colesterolo alto) e se ti passa
l'appetito puoi sempre ripiegare
sugli ultimi aforismi
di Cioran.
Pubblicato da R.L. alle 20:08 2 commenti
martedì 7 ottobre 2008
VIA DEL CRISTO (a padova di maggio)
E' mia la strada,miei
i giardini gonfi di rose
umide, di bianchi gigli arrendevoli
miei gli effluvi di magnolia
che il vento vagabondo mi cede
mio il silenzio del mattino domenicale
che il nero merlo appena incide
col becco giallo puntuto
giocondamente proteso
al seme alla rugiada alla vita:
Sotto il portico della villa, con la zappetta
e il cane ringhioso, mi guarda
la signora un pò ostile:intuisce
quanta cura ancora richiedono
i rosai per la mia anima in fuga
dalle megalopoli.
Pubblicato da Nicolanondoc alle 20:53 6 commenti
lunedì 6 ottobre 2008
MORTE DI UN BARBONE
L'emarginato disteso sul marciapiede
forse sta già dall'altra parte
già parla coi morti e il suo essere
è malessere che separa lo spirito(se c'è)
dagli stracci (sporcizia e maschera)
del lasciato da parte - uno che non conta-
ora si prende il lusso si impone finalmente
all'attenzione-arriverà un'ambulanza -
si stringono intorno un agente passanti curiosi
tra impazienza e pietà ma anche
fastidio e - perchè no - ironia:
qualcuno che conosceva la sua
scia maleodorante lo chiama Garibaldi
il nome della piazza dove si aggirava
mosca vespa verme della metropoli:
poteva forse un nome vero dare unità
a quel mucchio informe di spazzatura -
solo la morte (chi sa come) s'è
accorta di lui aleggiando nella stazione
densa di fiati e richiami: fu dopo
un capriccio primaverile di nevischio notturno
che lo prese alla gola, frugando a caso
tra quelli che non servono a nulla:
(o forse a ricordarci la nostra
viltà, quotidiana violenza)
R.L.
Pubblicato da Nicolanondoc alle 13:11 3 commenti
venerdì 3 ottobre 2008
SUSA (TORINO)
Pochi giorni fa sono andata a fare una gita a Susa,località ridente,ricca di verde e boschi.M'incanto sempre di fronte alla natura,anche se il tempo era incerto,ho girovagato nel paesello ed ho scattato alcune foto.Ho trovato degli alberi secolari e poichè nel bosco mi sento come alice nel paese delle meraviglie ho provato a chiudere gli occhi ed a proiettarmi nel passato ..ecco,sono diventata una ragazzina in cerca di lumache,di fragole,mirtilli,ho rivisto piccoli animaletti,di cui non conosco il nome,forse scoiattoli,ho cercato una civetta su un albero,gli occhi luccicanti..insomma mi sono persa...ed è bello perdersi come in una favola....
Pubblicato da riri alle 18:14 33 commenti
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mercoledì 1 ottobre 2008
OTIUM
Finalmente sono milionaria
(non parlo della buonuscita,già dispersa
nei rivoli delle cure scrupoli figli)
ma di tutte le ore recuperate
all'ansia alle regole alle corse
d'animale metropolitano
alle urgenze le consegne i programmi
da completare gli assilli il
calendario degli impegni
riassaporo antichi vizi proibiti:
oh la dolce pigrizia, nelle albe algide
la meditazione,l'anima a rapporto
la reverie il dormiveglia il sogno:
passeggiate indugi curiosità
i colori delle cose sorpresi al crepuscolo
lo scroscio liberante della pioggia che
spazza i ragazzi assatanati dal cortile
la poesia i piaceri epistolari
il giro dei negozi le letture distese
le vetrine invitanti dei librai
le fughe dal rumore la grazia
cinese dei mandorli a primavera
in gloria dei tramonti, i dialoghi
infantili di surreali delizie,
la pazienza dei gesti l'armonia con le cose
le pause raccolte, i silenzi, il silenzio -
Pubblicato da R.L. alle 13:06 10 commenti
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