Il mio primo ricordo risale ai tre - quattro anni: sono seduta in braccio a mia sorella Nina, una solida ragazzotta di quattro anni più grande di me. Adesso che siamo due rispettabili anziane signore, la distanza tra noi è diventata irrilevante, allora invece era notevole, e tale rimase fino ai miei sedici anni (lei venti), quando uscimmo con i rispettivi fidanzatini (il mio più grande d’età del suo!)
La sediolina è impagliata, di quelle che vendeva ‘a ‘mpagliasegge col suo carrettino, dove aveva ammucchiati fasci di paglia per riparare, con abili mani, le sedie spagliate dei clienti.
Nina (che poi ha ripudiato questo diminutivo del suo nome Anna), come dicevo, era una ragazzetta forte, a differenza di me, sempre esile e gracile, aveva folti e spessi capelli scuri, raccolti in due trecce: ’e corde ‘e viulino, la prendeva in giro mia cugina Luisa, più grande di noi, che, essendo orfana di madre, viveva a casa nostra.
Nina si intruppava in bande di ragazzi che facevano scorribande nella terra (campagna incolta) di fronte a casa nostra e so che andavano perfino a rubare
‘e sciuscelle (le carrube) dal sacco dell’asino…
Io ero una bambina solitaria, non frequentavo la scuola materna e passavo gran parte del mio tempo seduta sul davanzale della finestra (abitavamo allora al pianterreno di un isolato delle Case Popolari del quartiere napoletano di Fuorigrotta), dietro le mezze persiane chiuse, al di sopra delle quali guardavo la strada, i passanti, i carretti tirati da asini o cavalli che si lasciavano dietro scie di meta, ‘e mpagliasegge e il gioco sapiente delle loro mani, che mi incantava, la contadina che si tirava dietro la capra legata a una corda, di cui vendeva il latte,
d’estate il carrettino del gelataio, che rimestava ghiaccio e limone in una specie di pentola di rame, traendone deliziosi - per il nostro palato - sorbetti, d’inverno il carrettino del venditore d’e cuoppe ‘e allesse (involtini di castagne lesse). A volte passava l’esequia (il corteo funebre), con i lugubri uomini incappucciati delle confraternite al seguito e, una volta all’anno, alla fine di aprile, tra lo sventolio delle più belle coperte appese ai balconi, la processione per la festa di S.Vitale, protettore del quartiere: su un camion addobbato per l’occasione avanzavano, traballando, le statue dell’intera famiglia del santo, la moglie Valeria e i due figli Gervasio e Protasio, tutti, lui compreso, con la palma del martirio in mano.
Fuorigrotta, (Forerotta), il quartiere in cui ero nata ed abitavo, era allora un vero e proprio paese agricolo, separato dalla città da tre grotte: l’antica cripta neapolitana, oggi chiusa, e quelle che lo collegavano a Mergellina e che oggi si chiamano Galleria Laziale e Tunnel delle IV Giornate.
La chiesa di S. Vitale, in seguito abbattuta quando Mussolini volle la bonifica del quartiere per la costruzione della Mostra d’Oltremare, aveva nell’atrio la tomba di Giacomo Leopardi, poi trasferita a Mergellina, accanto alla tomba di Virgilio.
Mia sorella Nina frequentava già la scuola elementare, presso le Suore d’Ivrea:
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
mercoledì 16 settembre 2009
VISTA DAL BASSO 1a parte
Pubblicato da R.L. alle 12:31
Etichette: diario, racconto, VISTA DAL BASSO
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22 commenti:
hey hey hey,Riri,com'è che in questo racconto rivedo me e mia sorella simonetta detta simona e ai tempi detta "caccoletta" per via del moccolone perenne al naso,eh,eh, io naturalemnte ero lella(per lei grrrrrrrrrr nomignolo che usa ncora oggi e che sa' bene io odi cordialemnte)
pari pari alla tua Nina,ne facevo di ogni...che novita!!
ah,bellissimi ricordi,ne,aspetto il resto,cosi facciamo i confronti di vita,hi.hi.hi..
Interessante spaccato di vita napoletana, mi è piaciuto.
Ciao
bellissimo post, i ricordi di infanzia hanno sempre un sapore e un odore particolare....
Rievoca veramente un'atmosfera speciale napoletana di allora con tanta nostalgia. I ricordi dell'infanzia vivono con noi e rimangono. La tua descrizione sulla vita quotidiana di allora é molto impressionante. Aspetto la 2a parte.
Bacini
@ Riri aspetto con ansia la seconda parte. Nel leggere questo bello spaccato di vita napoletana mi sembra di rivederti bambina come in uno di quei bei film neorealisti degli anni '50. Brava!
bei ricordi ,io non ho essendo figlia unica, finalmente questa sera riesco a lasciarti il buon giono e anche la buona notte stamani il tuo blog ne pagina nocola si è aperta adesso subito! vasilli
buongiorno riri se da te non piove come da me.... è da ieri pomeriggio che piove ininterrottamente... ho paura che si preannuncia un inverson piovoso come quello dell'anno scorso e, scusa l'espressione, ma ne ho già piene le "scatole" ....ufffffffffaaaaaa
comnuque ^______________^ buon giovedì
che bei ricordi riri!!!
i miei ricordi con le mie sorelle sono molto diversi dai tuoi... la differenza d'età era maggiore, ma fra di loro erano molto più unite.... a me facevano quasi da mamme aggiuntive.... altro che uscite con i fidanzatini... eheheheheh
n tuffo nel passato rileggendo questo racconto e attendo il seguito perchè mi rivedo in molte sfaccettature.
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Buon lavoro Rirì e sappi che sono li dietro a te in cucina ad aiutarti e poi chiaramente seduta a tavola li in mezzo a voi...
Un abbraccio!
mi preoccupo stamani sono entrata subito nel blog sarà x dopo una notte di diluvio è uscito il sole! vasilli
Che bei ricordi, mi sono passate davanti le immagini come in un vecchio film. Aspetto il seguito.
ps. è la prima volta che sento di un santo sposato con figli. Sono così curiosa che dopo vado a sbirciare su Google la storia intera! :) un abbraccio
bella atmosfera !
buon appetito e te ed anche a pierangela... è pensare che anche io sono sola oggi (Kevin ha il rientro) mi sarei potuta unire a voi per fare quattro chiacchiere fra ragazze ;-)
buon diventimento e buon appetito
^______________^
Ciao Riri, Nicola e Pierangela,
brindate anche a mia salute:)).Niente paura, sto bene ma volentieri starei con voi invece di essere a scuola da dove torneró soltanto dopo le otto di sera.
Bacini:
Kati
Del tuo bel post di ricordi m'è rimasto impresso un piccolo particolare, quello delle carrube.
Durante la Seconda guerra quando la fame non ci dava tregua mangiavamo tante di quelle carrube da scoppiare, quando le trovavamo, certo. Mi è tornato in bocca il sapore dei bordi delle carrube, morbidi e dolci.
Già, caro Aldo, il dolce sapore delle carrube...
Buongiornoooooooo!!!!!
eccomi qui di buon ora per guardare nei vostri occhi la contentezza acquisita nella giornata di ieri, sperando che un giorno non lontano possa anche io gioire insieme a voi.
Un abbraccio e buona giornata!
ciao a tutti, tutto bene?
hai ricevuto le fotografie che ieri ho scattato, hai visto che divo....
un abbraccio
pierangela
ps; ancora grazie della bella giornata
ti piace mia nuova ricetta vasilli
buondì Riri!
sì, peccato che siamo lontane e non è nemmeno periodo di vacanza... grazie per l'ospite d'onore...
ieri sera si è presentato Gino da noi con il film in dvd che volevo tanto vedere Uomini che odiano le donne... quel bel thriller... è stato molto bello... ed ho invitato anche Dana per farli conoscere... non si sa mai ;-)
buon weekend ^_________^
buon inizio di settimana vasilli
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