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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


giovedì 8 novembre 2007

DIARIO DI GUERRA 9 puntata

Dopo l’armistizio, molti prigionieri si rifugiarono nelle campagne presso i contadini, in attesa dell’arrivo dei liberatori americani.
Un prigioniero indiano morì e ne celebrarono il funerale fuori delle mura del cimitero del paese, con canti e lamenti così struggenti, che mi impressionarono molto.
Quando i tedeschi si ritirarono passando sulla via nazionale, dai carri armati sparavano raffiche di mitra in direzione delle traverse che tagliavano la loro strada, probabilmente per timore di attentati, per intimidire la popolazione.
Io ero andata come al solito ad attingere acqua alla fontana lungo una strada traversa, a un certo punto vidi tutti che scappavano, ma non volevo lasciare il mio secchio pieno: sopraggiunse mio padre e mi trascinò via. Alle spalle sentivo crepitare la mitragliatrice: mia madre mi credeva già morta, pianse quando mi vide tornare, tanto che mi sentii in colpa.

1 commento:

Tomaso ha detto...

Vedo che sono sempre solo che commento del diario di guerra, già io cero, per questo metto sempre un po' di mio.
Dopo l'armistizio ci fu i militari italiani allo sbando,
essendo vicino le montagne tanti militare del sud che non potevano raggiungere le loro famiglie, si erano barricati nelle montagne, iniziò così la resistenza dei partigiani.
Nel 1944 io sulla mia pelle ho avuto un brutto episodio, paura, terrore,
per decenni nei miei sonni ho avuto tanti incubi,