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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


venerdì 30 novembre 2007

GRANDE BENIGNI





“L'arte avvicina l'uomo a Dio”; queste ed altre schegge di verità sono venute fuori ieri, durante lo show di Roberto Benigni, che è stato capace di tenerci incollati allo schermo, grazie ad una delle più belle pagine di televisione, che siano state “scritte” da vent’anni in qua.
L’artista toscano ha dato vita ad uno spettacolo vivace, brillante, dirompente, in cui ha trovato posto di tutto: umorismo, filosofia, storia e poesia… quasi a voler offrire un piatto misto, ricco, composito, come la vecchia satura, di latina memoria, alla quale, seppure inconsciamente, egli si rifà, rammentandoci così le sue lontane radici estrusche.
E’ indubbio che Benigni (al di là delle possibili antipatie personali) sia un animale da palcoscenico, un cavallo di razza, un grande artista che ha saputo tenere inchiodati alla poltrona ben dodici milioni di spettatori, trascinandoli, ipnotizzandoli, incantandoli, con un eloquio fluente, appassionato, interminabile, in cui ha trovato posto la frecciatina (garbata) al potente di turno, ma pure la notazione filosofica e la poesia più pura, quella dantesca.
Il racconto di “Paolo e Francesca”, reso con una profondità senza pari, propostoci in modo così semplice e coinvolgente, ci ha aiutati ad incontrare il mistero dell'amore, quell’amore che, per quanto clandestino, trasgressivo, immorale e punito perciò col peggiore dei castighi, merita comunque pietà e comprensione, perché è un sentimento umano, prepotente, ineluttabile e quindi...sublime.
Benigni ieri sera ci ha fatto divertire, ma ci ha fatto pure riflettere: per un momento siamo stati tutti orgogliosi di essere italiani, di possedere un patrimonio artistico e culturale così antico ed importante.
Ieri sera, per qualche minuto, persino la contesa Nord - Sud è sembrata obsoleta, superata, finalmente alle spalle, quando il comico ha ricordato quali straordinarie risorse umane e quale contributo di pensiero ha donato al Paese il nostro vecchio e bistrattato Sud.

Nigel Davemport

12 commenti:

Nicolanondoc ha detto...

Caro Nigel,quando in un programma televisivo un comico riesce ad attrarre 12 milioni di italiani mi spaventa un pò, prendila con il beneficio d'inventario, in quanto è il mio personale pensiero e cerco di spiegarmi: la nostra cultura dovrebbe essere diffusa nelle scuole, forse in modo più leggero, se vuoi, ma comunque non può essere demandata,la divulgazione del nostro patrimonio culturale, alla tv. Ben venga un comico come Benigni, che è sicuramente molto bravo,ma come ti ho suesposto sono altri gli organi competenti.Dante è un grande patrimonio, come tutta l'arte che ci ha regalato il sud,ma ripeto, il compito è e deve restare alla scuola.
Come ben saprai il Piemonte sta andando verso la tv digitale, i potenti di turno si stanno arraffando la comunicazione, quindi se noi con la nostra piccola Isola avessimo la capacità di entrare nella tv digitale,avremmo fatto un passo avanti nella divulgazione e l'espressione di un libero pensiero che arriva dalla base.Cosa ci resta da fare? Chiedere ai poteri forti di sponsorizzarci? Poi non saremmo più liberi di esprimerci come vogliamo...
Un caro saluto :-)

Angela ha detto...

>la nostra cultura dovrebbe essere > diffusa nelle scuole

ed infatti viene diffusa, purtroppo con poco profitto degli alunni
per ragioni che adesso sarebbe lungo spiegare, ma che si possono riassumere in due parole: demagogia e lassismo del potere.
quando la scuola tornerà ad essere un luogo serio (e fioroni ci sta provando) allora gli alunni torneranno a studiare in modo serio.
per quanto riguarda l'isola, sono d'accordo: restiamo dove siamo!!!


scusate l'intrusione ma io insegno lettere alle medie (sono supplente) e l'argomento mi tocca da vicino :)

Angela ha detto...

nigel hai scritto un pezzo di grande giornalismo!

NUVOLETTA ha detto...

A me mi piacciuto molto l'interpretazione di Paolo e Francesca l'ho vista in una videocassetta 6 anni fa una sera di autunno, eravamo andati a trovare il nostro insegnante di italiano che vive a Venezia, poi ne abbiamo discusso....Io quand'ero piccola mi ricordo che la televisione proponeva più programmi educativi per quanta riguarda l'ambito culturale, ora che programmi ci sono rimasti validi quark e geo geo, kilimangiaro....

Anonimo ha detto...

Anche a me è piaciuta molto la trasmissione di ieri sera. Ho trovato beigni irresistibile.
Urca che articolo hai scritto, caro guardiano!
Ocio a non scoprire troppo le tue carte ;-))
Ciauuuz a tutti.

Nicolanondoc ha detto...

Cara Angela fioroni fa parte di questo sistema ......
Sono del parere che bisogna cambiare...naturalmente con il rispetto che potrei avere per i singoli.

Tomaso ha detto...

Dopo quanto i nostri collaboratori anno detto, aggiungo pure io che Benigni e grande e che ti fa stare in silenzio ad ascoltarlo,mi fa sorridere soddisfatto, anche con le battute comiche che sa creare,
Poi del nostro Nigel ormai lo conosciamo che sempre ci stupisce come poeta o come nota giornalistica e veramente un grande.

Sono felice che ci sei di nuovo tra noi.

Anonimo ha detto...

Caro Nicola,

hai ragione: la cultura dovrebbe essere diffusa nelle scuole, ma qui (come giustamente osservava Angela) si aprirebbe un discorso lungo, molto lungo, che forse varrebbe la pena di affrontare con un thread a parte. Posso dire soltanto che a guardare la scena che ci viene proposta quotidianamente dobbiamo ammettere che la scuola è in crisi; essa ha perduto la sua primitiva dignità a causa del mutamento dei tempi, ma anche per un diffuso populismo che ha confuso i ruoli, per cui oggi ad essere sotto esame, invece che l’alunno, è il docente (!) senza parlare del malinteso senso del diritto che ha posto i ragazzi nella condizione di fare praticamente tutto ciò che vogliono (con buona pace di coloro che studiano e fanno il proprio dovere).
Ciò premesso, devo precisare che il mio elogio riguardava l’attore e non il divulgatore di cultura. Se poi, grazie ad una straordinaria sintesi, le due figure si sono fuse non c’è nulla di male. Anzi!
Dati i tempi, le tue preoccupazioni sul fatto che la tv possa espropriare la scuola dei propri compiti istituzionali sono giustificate, ma piuttosto remote, in quanto di professori capaci ed estriversi come Benigni ce ne sono ben pochi ^__^

ink ha detto...

posso dissentire su quanto ha detto Nicola su ''Benigni comico'' ? *_____^
Benigni non è un comico è un interprete straordinario dell'ironia, merce rara da tanto , troppo tempo, è la magia di una lingua ( quella toscana ) che si fa parola ed immagine, è l'arte che si intreccia con la vita e prendendola per mano la conduce dove 'l'essere umano qualunque ' non si sognerebbe mai di poter arrivare
Nessuno mai ha raggiunto vette così alte con un'opera, la Divina Commedia, non facile ma nessuno mai l'aveva già raggiunto toccando con ironia le corde più profonde del cuore con ''la vita è bella''
Non so se qualcuno si ricorda un programa in notturna ( la rai le cose belle le ha sempre proposte alle due di notte ) con la lettura della Divina Commedia fatta da Gassman ( Purgatorio ) Albertazzi ( Paradiso ) e Benigni ( Inferno ) e già allora, in un orario assolutamente fuori dai canoni classici dell'auditel era stato seguito da un numero altissimo di persone

angela hai ragione e ne hai molta !
ma tutti noi da studenti abbiamo letto opere immense solo per dovere ( io l'inferno lo dovetti imparare a memoria sigh :-D ), Il piacere di una lettura importante è difficile possa realizzarsi nella scuola ( imho ) di solito è dopo molto tempo che ci si riaccosta a certe letture ed è quello il momento che si apprezzano di più.
Ecco allora che secondo me Benigni con la sua carica di 'umanità' ha compiuto il miracolo di avvicinare una massa di persone incredibile ad un capolavoro della letteratura mondiale
E dopo i disastri della Moratti forse qualcosa di buono può ancora accadere :-))))))))

Nigel che dire ....bravo, un articolo appassionato e giornalisticamente direi perfetto :-)))
posso contestare ( si fa per dire :-) )anche te su questo ?...[cut]Ieri sera, per qualche minuto, persino la contesa Nord - Sud è sembrata obsoleta, superata...[cut]

la contesa Nord Sud è tale solo per i cretini ( scusate il francesismo :-PPPPP ) non ci voleva Benigni in questo ma una dose di Volpin per una fetta di persone che la parola Cultura la scrive in minuscolo e la va a cercare come significato su Wikpedia
Non c'è confine nè razza nella Cultura, non può esserci perchè è uno tra i pochi simboli che rappresentano l'universalità del genere umano

grazie Nigel per l'articolo

Anonimo ha detto...

Cara Lella,
intanto grazie per i complimenti; fanno sempre piacare, specialmente quando provengono da una persona intelligente e avveduta come te. Se ho ripreso la “polemica” Nord-Sud è perché purtroppo ancora oggi c’è gente che a volte la rinfocola ad arte; poco importa che si tratti di persone stupide, sta di fatto che a me (come a tanti altri) da fastidio ed allora ben venga un uomo “super partes” che rimette le cose al loro posto, dando a cesare quel che è di cesare…
Un abbraccio.

Angela ha detto...

>ha compiuto il miracolo di >avvicinare una massa di persone >incredibile ad un capolavoro >della letteratura mondiale

siamo perfettamente d'accordo
ed è questa capacità comunicativa che si richiederebbe ad un docente
proprio per stimolare l'apprendimento dell'allievo
tuttavia oggi siamo arrivati al punto che la scuola è stata snaturata ed ha perso il suo originario compito a causa delle ragiono che ha elencato nigel

Angela ha detto...
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