GIOVEDI’ 24
ORE 21
Villar Focchiardo Palestrina scuole elementariCAPIRE IL CILE PER CAPIRE L'ITALIA
L'EUROPA DEL SUD SULLA STRADA DEL SUDAMERICA
per Il Grande Cortile 2013.
INTERVERRÀ :
Jaime Nazar Riquelme, docente universitario sfuggito agli uomini di Pinochet, per parlarci del governo di Unidad Popular, del colpo di stato di Pinochet, delle conseguenze della dittatura per la società cilena ed il resto del mondo, della situazione attuale del popolo cileno.
per Il Grande Cortile 2013.
INTERVERRÀ :
Jaime Nazar Riquelme, docente universitario sfuggito agli uomini di Pinochet, per parlarci del governo di Unidad Popular, del colpo di stato di Pinochet, delle conseguenze della dittatura per la società cilena ed il resto del mondo, della situazione attuale del popolo cileno.
Luca Giunti tratterà delle ristrutturazioni in atto
negli Enti pubblici italiani, e delle relative conseguenze sui servizi,
come termine di paragone dei processi in corso nella società italiana.
Introduce Claudio Cancelli
I Paesi dell'Europa del Mediterraneo
stanno precipitando verso una condizione che molti di noi erano
abituati a considerare tipica dei Paesi sudamericani: assenza di servizi,
privatizzazione dei beni di pubblica utilità, oligarchia di feroci burattini al
potere.
ORE
21 presso l'Auditorium dell'Itis Majorana in via
General Cantore 119, Grugliasco-Torino
"...SIAMO QUI
PER SERVIRE..."
CONFERENZA DI DON ANDREA GALLO, fondatore della
comunità San Benedetto al porto di Genova, (nell'ambito dei festeggiamenti per
San Rocco, grazie alla Cojtà Grugliuascheisa).
Il titolo della serata è stato ottenuto parafrasando
proprio quello di un suo libro del 2010 "Sono venuto per servire".
La serata è a ingresso a offerta libera fino a esaurimento
posti.
L'incasso sarà devoluto interamente alla Comunità di
San Benedetto al porto di Genova, fondata da don Gallo stesso e, durante la
serata, saranno anche venduti i libri scritti da don Gallo, il cui ricavato
andrà sempre totalmente alla comunità.
VENERDI’ 25
GENNAIO
ORE
12.30 Torino, via Lagrange 35 davanti alla sede
dell’ATO3
ACQUA :
TARIFFA TRUFFA
Manifestazioni in tutta Italia per il ritiro del nuovo
metodo tariffario e le dimissioni dei membri dell'Autorità
L’ATO3 non deve applicare la tariffa truffa
L' AEEG - Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il
Sistema Idrico - ha approvato il 28 dicembre scorso il nuovo Metodo
Tariffario per il Servizio idrico Integrato rinnegando i Referendum del 12-13
Giugno 2011, con cui 26 milioni di cittadini italiani si erano espressi per
una gestione pubblica dell'acqua fuori dalle logiche di mercato.
ORE 18
Torino, in C Brescia 22
RIUNIONE
LAVORATORI, DISOCCUPATI, PRECARI, CANTIERISTI
Per fare il
punto dell’attività fin’ora svolta e decidere e
organizzare le prossime iniziative:
FAR SOSPENDERE
BOLLETTE E SFRATTI!
Chi non ha reddito non puo'
pagare!
A partire dai redditi
zero, campagna per:
- Far sospendere
bollette domestiche (acqua, elettricità, gas, rifiuti) e relative
cartelle Equitalia
- Far sospendere
pagamento servizi (trasporti, asili, sanità)
Continuando con appelli e presidi al Collocamento,
incontri con le istituzioni, ecc.
SPORTELLO
LAVORO – DIRITTI - CASA
“Sei lavoratore e non
sono rispettati i tuoi diritti (paghe inferiori al contratto, lavoro nero,
licenziamenti arbitrari, lavori nocivi, …
Sei disoccupato? Sei sfrattato, moroso, non riesci a
pagare le bollette ?
Sei Immigrato e non sai far valere i tuoi
diritti (permessi, documenti..)
PARLIAMONE INSIEME !”
SPORTELLO INFO APERTO LUNEDÌ E VENERDÌ ORE 15 -
19
Tel 393 4445694 - 3482640440
Sindacato intercategoriale SiCobas
www.sicobas.org
Comitato Cantieristi - Comitato 5 giugno-
disoccupati-precari
DOCUMENTI su http://www.salariominimogarantito.org/
ORE
20.45 a cascina Don Gerardo, in via San Bartolomeo a Vinovo.
INCONTRO SULL’
INCENERITORE DEL GERBIDO
Organizzato da un gruppo di genitori e cittadini di
Vinovo, preoccupati per i rischi sanitari, ambientali ed economici dell’opera.
All'incontro interverranno il sindaco di Vinovo Maria
Teresa Mairo, l'assessore all'ambiente di Rivalta Gianna De Masi e il
comitato Riiuti zero di Torino, ma sono invitati anche gli altri sindaci
dell'area servita dal consorzio rifiuti Covar 14, cui sarà chiesto di
intraprendere «Iniziative orientate a una diversa gestione dei rifiuti».
TARANTO CHIAMA
DUE GIORNI DI LOTTA E DI
CONTROINFORMAZIONENO A
RICATTI – LICENZIAMENTI – SFRUTTAMENTO – DEVASTAZIONI AMBIENTALI E
TERRITORIALISì AI
DIRITTI – OCCUPAZIONE – SALUTE – REDDITO – AMBIENTE
Con la partecipazione del COMITATO CITTADINI E LAVORATORI LIBERI E PENSANTI di Taranto.
VEDI https://www.facebook.com/events/134456923379815/
Con la partecipazione del COMITATO CITTADINI E LAVORATORI LIBERI E PENSANTI di Taranto.
VEDI https://www.facebook.com/events/134456923379815/
ORE 18
Milano, in Viale Certosa 249 (sede milanese dell'ILVA)PRESIDIO ILVA : DA TARANTO A
MILANO
ORE
20.30 in T28 Milano, Via dei Transiti 28 (MM1
Pasteur)CENA POPOLARE
TARANTINA
(anche vegan)
VEDI ANCHE DIBATTITO SABATO
SABATO 26
GENNAIO
ORE 14 – 18
Beinasco-Torino davanti
all’Ipercoop
ANDIAMO A
VEDERE IL MOSTRO
Volantinaggio e "Monster watching"
Consigliata mascherina e ombrello!!
TARANTO CHIAMA
ORE 16
Milano, presso l'Ex-Chiesetta del Parco Trotter
(Ingressi: Via Giacosa 46 e via Padova
69)INCONTRO - DIBATTITO
“Durante la scorsa estate è
emersa in tutte le sue contraddizioni la questione ILVA.
Da decenni la città di Taranto e il territorio circostante vengono avvelenati e devastati indiscriminatamente dalle emissioni nocive dell’impianto siderurgico di proprietà della famiglia Riva. La questione dell’ILVA di Taranto ci pone in modo inequivocabile davanti alla contraddizione tra salute e lavoro.
… Il 2 Agosto 2012 avviene una rottura. La solita sfilata delle rappresentanze sindacali italiani si è trasformata nella giornata della distruzione della credibilità delle “alleanze di cartello”.
Il corteo del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti irrompe pacificamente nella manifestazione organizzata dai partiti e da CGIL-CISL-UIL contro il sequestro degli impianti imposta dalla magistratura.
Servendosi di una apecar, che diventerà il simbolo ufficiale del comitato (composto da operai Ilva, lavoratori, disoccupati, precari, studenti, cittadini e militanti antagonisti).
Questa è la prima vittoria del Comitato che, prendendo parola in quell’occasione, ha ricordato la strage di stato della Taranto sterminata da ILVA, CEMENTIR, ENI E MARINA MILITARE, un luogo dove si muore fuori e dentro la fabbrica.
… La lotta dei lavoratori dell’Ilva svela ancora una volta la barbarie dell’attuale sistema economico e sociale: il profitto a tutti i costi, niente diritti, bassi salari, luoghi inquinati e pericolosi, orari flessibili e quando non servi più licenziamento immediato.
Contro tutto ciò, lavoratori e popolazione uniti si sono organizzati autonomamente attraverso assemblee pubbliche e mobilitazioni.
Da decenni la città di Taranto e il territorio circostante vengono avvelenati e devastati indiscriminatamente dalle emissioni nocive dell’impianto siderurgico di proprietà della famiglia Riva. La questione dell’ILVA di Taranto ci pone in modo inequivocabile davanti alla contraddizione tra salute e lavoro.
… Il 2 Agosto 2012 avviene una rottura. La solita sfilata delle rappresentanze sindacali italiani si è trasformata nella giornata della distruzione della credibilità delle “alleanze di cartello”.
Il corteo del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti irrompe pacificamente nella manifestazione organizzata dai partiti e da CGIL-CISL-UIL contro il sequestro degli impianti imposta dalla magistratura.
Servendosi di una apecar, che diventerà il simbolo ufficiale del comitato (composto da operai Ilva, lavoratori, disoccupati, precari, studenti, cittadini e militanti antagonisti).
Questa è la prima vittoria del Comitato che, prendendo parola in quell’occasione, ha ricordato la strage di stato della Taranto sterminata da ILVA, CEMENTIR, ENI E MARINA MILITARE, un luogo dove si muore fuori e dentro la fabbrica.
… La lotta dei lavoratori dell’Ilva svela ancora una volta la barbarie dell’attuale sistema economico e sociale: il profitto a tutti i costi, niente diritti, bassi salari, luoghi inquinati e pericolosi, orari flessibili e quando non servi più licenziamento immediato.
Contro tutto ciò, lavoratori e popolazione uniti si sono organizzati autonomamente attraverso assemblee pubbliche e mobilitazioni.
E’ stata aperta una campagna di sensibilizzazione ed
informazione con o scopo di raggiungere i punti nevralgici della città e dei
territori circostanti.
Crediamo che l’azione del Comitato sia replicabile e auspicabile in ogni situazione di lotta: accumulare forza per imporre il diritto alla salute e ad una città vivibile.
Crediamo che l’azione del Comitato sia replicabile e auspicabile in ogni situazione di lotta: accumulare forza per imporre il diritto alla salute e ad una città vivibile.
QUESTI DIRITTI VANNO CONIUGATI CON IL DIRITTO AL
REDDITO e servono per determinare processi di legittimazione sociale
dell’autorganizzazione”.CSA Baraonda, FOA Boccaccio, SOS Fornace, COA
Transiti 28ILVA
ORE
22 al T28 Milano, Via dei Transiti 28 (MM1
Pasteur)CONCERTO RAP
con ACERO MORETTI, DROWING DOG & DJ MALATESTA,
SANKARAP, SCIAMANO & DJ BRUSCA da Taranto!
DALLA
PALESTINA ALLA VALLE DI SUSA
con ADBALLAH ABU RAHMAH e LUISA
MORGANTINI
ORE 15.30-17
Tempio Evangelico Battista di Meana – Via Mattie 11
INCONTRO CON GIOVANI VALSUSINI
Incontro con giovani tra cui quelli che hanno mandato
disegni, semi e foto alle scuole di Bil’in, Un occasione per conoscere la vita
dei bimbi che hanno ricevuto i disegni di pace valsusini e per fare domande
sulla Palestina
ORE 20.30
Sala Polivalente di Venaus, Borgata 8 Dicembre
IL CORAGGIO
DELLA RESISTENZA CON LA NONVIOLENZA
INCONTRO con ABDALLAH ABU RAHMAH
Coordinatore dei Comitati Popolari per la
resistenza nonviolenta palestinese, del villaggio di Bil’in e Luisa Morgantini,
già Vice Presidente del Parlamento Europeo e di AssoPacePalestina.
ORE 10
a Napoli facoltà di Architettura
IV ASSEMBLEA
DEI COMITATI CONTRO DISCARICHE, INCENERITORI ED IMPIANTI NOCIVI
DOMENICA 27
GENNAIO
ORE 10.30
al campo sportivo di Giaglione
VISITA IN VAL
CLAREA
ORE 15
Presidio di Borgone
INCONTRO
ISTITUZIONALE
con ADBALLAH ABU RAHMAH e LUISA
MORGANTINI
Tavolo rotondo con Presidio Europa, altri comitati del
movimento No TAV, associazioni locali, autorità locali per condividere
esperienze e identificare sinergie.
27 GENNAIO
GIORNO DELLA MEMORIA ANTIFASCISTA E ANTISIONISTARICORDIAMO LO
STERMINIO NAZIFASCISTA DEGLI EBREI
E I MASSACRI SIONISTI DEI PALESTINESI“La scelta della data fa riferimento alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa sovietica il 27 gennaio 1945.
E I MASSACRI SIONISTI DEI PALESTINESI“La scelta della data fa riferimento alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa sovietica il 27 gennaio 1945.
Crediamo che questo evento sia importante in quanto la
memoria dell'Olocausto deve servire da sprone a tutti gli antifascisti per
contrastare i tentativi dei gruppi di estrema destra di ritornare sulla scena
politica, spesso tollerati dalle istituzioni “democratiche” (vedi anche Comune
di Torino che ha autorizzato la sfilata di Forza Nuova in città lo scorso 15
dicembre).
Da più parti tuttavia viene sottolineata la necessità,
durante le celebrazioni, di non strumentalizzare le sofferenze degli ebrei
per legittimare un'altra politica di autoritarismo e violenza, quella condotta
da Israele sulla base dell'ideologia sionista”.
PRESÌDI DI
CONTROINFORMAZIONE :
SABATO 26
GENNAIO ORE 15 Piazza Madama Cristina
DOMENICA 27
GENNAIO ORE 10,30 Piazza Palazzo di Citta'
(in occasione della commemorazione ufficiale)
- PER LA FINE DELL’OCCUPAZIONE E DELL’APARTHEID
- PER IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI
- PER IL BOICOTTAGGIO DI ISRAELE
- PER UNO STATO UNICO E DEMOCRATICO IN PALESTINA IN CUI
ARABI ED EBREI ABBIANO UGUALI DIRITTI
“Sono convinto che Israele in quanto Jewish State è un
pericolo non solo per se stesso e per i suoi abitanti, ma per tutti gli ebrei e
per gli altri popoli e stati del Medio Oriente e anche altrove.
Israel Shahak, sopravvissuto al campo di sterminio di
Bergen-Belsen
Altre iniziative su
:
Per aggiornamenti e
documentazione NOTAV andare sui siti :
www.notav.info - www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu- www.notavtorino.org -http://www.spintadalbass.org/index.htm/ - www.ambientevalsusa.it -
www.lavallecheresiste.blogspot.com - www.youtube.com/tgmaddalena
Attualità, Diario Tav, Libri,
Dischi, X Files su :
Il giornale dei macchinisti
delle ferrovia stampato a Milano, riporta notizie su NO TAV Val di Susa, info contro il partito trasversale
degli affari e altre su http://www.latalpadimilano.it/,
AGGIORNAMENTI
IN EVIDENZA :
LUNEDI 21
GENNAIO SI È TENUTA LA SECONDA UDIENZA DEL PROCESSO CONTRO I 45 NO TAV
(di cui 25 arrestati il 26 gennaio 2012) coinvolti nell’inchiesta
del procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli.
L’udienza è stata rinviata al 1 febbraio, in cui ci sarà la riunificazione in un unico processo per altri 7 imputati, ripescati in un secondo tempo e che hanno avuto l’udienza preliminare il 19 dicembre scorso. Gli imputati salgono così a quota 52. L’udienza successiva, in cui inizierà il dibattimento, si terrà il 14.
Le prossime udienze non si terranno più al palagiustizia ma nell’aula bunker del carcere delle Vallette, alle ore 9,30.
Sebbene la motivazione ufficiale del trasferimento sia l’indisponibilità di maxi aule, già impegnate per i processi Eternit e Thissen, in realtà si tratta di una scelta politica per criminalizzare il movimento NO TAV, essendo noto a tutti che l’aula bunker viene utilizzata, per motivi di sicurezza, esclusivamente per i maxi processi contro la criminalità organizzata.
E’ evidente che la presenza attiva del movimento in occasione della prima udienza ha dato molto fastidio, quindi cercano di spostare il processo in un luogo periferico in cui la presenza dei solidali abbia scarsa visibilità e sia più facile per la polizia isolare le forme di protesta.
Sebbene il giudice abbia cercato di negargli la parola, un imputato ha ugualmente letto in aula, a nome di tutti gli imputati presenti, il seguente comunicato:
L’udienza è stata rinviata al 1 febbraio, in cui ci sarà la riunificazione in un unico processo per altri 7 imputati, ripescati in un secondo tempo e che hanno avuto l’udienza preliminare il 19 dicembre scorso. Gli imputati salgono così a quota 52. L’udienza successiva, in cui inizierà il dibattimento, si terrà il 14.
Le prossime udienze non si terranno più al palagiustizia ma nell’aula bunker del carcere delle Vallette, alle ore 9,30.
Sebbene la motivazione ufficiale del trasferimento sia l’indisponibilità di maxi aule, già impegnate per i processi Eternit e Thissen, in realtà si tratta di una scelta politica per criminalizzare il movimento NO TAV, essendo noto a tutti che l’aula bunker viene utilizzata, per motivi di sicurezza, esclusivamente per i maxi processi contro la criminalità organizzata.
E’ evidente che la presenza attiva del movimento in occasione della prima udienza ha dato molto fastidio, quindi cercano di spostare il processo in un luogo periferico in cui la presenza dei solidali abbia scarsa visibilità e sia più facile per la polizia isolare le forme di protesta.
Sebbene il giudice abbia cercato di negargli la parola, un imputato ha ugualmente letto in aula, a nome di tutti gli imputati presenti, il seguente comunicato:
“Intendiamo protestare contro la detenzione
domiciliare di uno degli imputati.
Questo provvedimento cautelare, a 1 anno di distanza dall’arresto e a 1 anno e 7 mesi dai fatti contestati, è la riprova dell’accanimento persecutorio nei confronti del movimento NO TAV.
Questo provvedimento cautelare, a 1 anno di distanza dall’arresto e a 1 anno e 7 mesi dai fatti contestati, è la riprova dell’accanimento persecutorio nei confronti del movimento NO TAV.
Juan libero! Liberi tutti!”
TG R del 21-GEN-2012 ore 1400
TG R del 21-GEN-2013 ore 1930
INTANTO MARTEDI’ SERA I FOLLETTI DEL BOSCO IN CLAREA
HANNO VISTO che tutto é esattamente come prima : SPARITI I PALI CHE HANNO FATTO
PARLARE DI MICROCARICHE , sempre presente la solita centina appoggiata alla
parete di roccia, nessun macchinario nei paraggi….
VEDI FOTO ALLEGATE E
NIENTE MICROCARICHE MA MOLTE MACROBALLE SULLA
STAMPA!
VEDI ARTICOLI IN RASSEGNA
22 gennaio 2013 FQ :
“REATI CONTRO I NO TAV? QUELLI NON
FANNO NOTIZIA
di Fabio Balocco
C’è una storia che possiamo definire
“minore” rispetto alla Tav. È la storia di tutti i reati che sono
stati commessi contro i No Tav e che non troveranno mai un colpevole.
Perché, ahimé, la giustizia e l’informazione qui in valle paiono proprio
essere a senso unico.
La grande opera. E i piccoli attentati. Senza
pretesa di esaustività. La gente inerme picchiata nella notte a Venaus. Il
presidio di Bruzolo dato alle fiamme. Il ragazzo preso a calci dalla polizia il
3 luglio. Il fotografo ferito da un lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo.
Lunedì 14 gennaio 2013 due automobili a Bussoleno con i
pneumatici tagliati….
Ed intanto la Procura di Firenze scopre per la
tratta Bologna–Firenze: “Materiali scadenti per la costruzione della
galleria, l’ombra della camorra sullo smaltimento dei rifiuti di cantiere del
Tav e il sospetto di favori negli appalti alle Coop rosse.”
Io lo spero davvero tanto che un giorno venga alla
luce l’enorme intreccio che sta dietro l’opera inutile”.
22 gennaio 2013 Maverik :
“LA CITTÀ
DEVE SAPERE!
Mentre si avvicina l’appuntamento elettorale che
dovrebbe portare in Parlamento una nutrita schiera di eletti No Tav, e in Val
Susa si convocano le assemblee di paese, cresce la necessità di infliggere al Pd
e alla cricca del Tav un poderoso colpo mediatico.
La città deve sapere! era il titolo di un
assemblea cittadina convocata dai sindacati il 13 Novembre 1971 al Teatro
Alfieri di Torino per denunciare le schedature illegali della Fiat
sui lavoratori e l’asservimento, tramite corruzione, di diversi funzionari di
polizia e carabinieri alla stessa azienda. L’evento si proponeva di
mettere i torinesi e gli italiani tutti al corrente dei metodi eversivi con cui
si governava la più grande azienda italiana.
Lo slogan allora coniato da Lotta Continua,
Agnelli ha paura e paga la Questura, fu fatto proprio dai
lavoratori di tutta Italia sulla scia del processo che superò gli ostacoli posti
da un Tribunale compiacente ottenendo la prima condanna penale nella storia
dell’azienda.
Quello che i lavoratori avevano sempre saputo ma mai
potuto dimostrare divenne storia con la sentenza. Una sentenza che si volle
spazzare sotto il tappeto degli anni ma che costrinse la Fiat (definitivamente?)
ad interrompere le illegalità….”
CRESCE IN
FRANCIA L’ATTENZIONE ALL’OPPOSIZIONE ALLA TORINO LIONE:
21 janvier 2013 Liberation :
“TAV TORINO
LIONE: GLI OPPOSITORI SOSTENUTI DA ANTICOR
(LGV LYON-TURIN : LES OPPOSANTS
SOUTENUS PAR ANTICOR)
Par Eliane Patriarca
La Coordination des opposants à la construction de la
ligne à grande vitesse (LGV) entre Lyon et Turin a reçu le soutien d’Anticor
(association contre la corruption) et de Flare, le Réseau européen contre le
crime organisé transnational.
Les trois associations ont alerté hier
la Cour des comptes sur des éléments des comptes annuels de la société Lyon
Turin Ferroviaire (LTF) qui «pourraient être qualifiés de pratiques douteuses et
de comptes insincères», et plus particulièrement «sur des anomalies de gestion
de l’argent public qui demandent impérativement à être éclaircies», explique
Anticor.
Promoteur de la LGV, LTF fonctionne en
effet grâce à des subventions publiques nationales et européennes, et son
actionnaire à 50 % est l’établissement public Réseau ferré de
France....”
21 janvier 2013 Basta :
“ COME
HOLLANDE SPENDE 11 MILIARDI PER GLI UOMINI D’AFFARI CHE PRENDONO IL
TRENO
GRANDS PROJETS INUTILES
LYON-TURIN : COMMENT HOLLANDE S’APPRÊTE À DÉPENSER 11 MILLIARDS POUR
QUE LES BUSINESSMEN PRENNENT LE TRAIN
Par Sophie Chapelle
Relier Lyon et Turin en deux heures,
une belle idée… au coût pharaonique de 26 milliards d’euros ! C’est
pourtant bien ce que comptent dépenser les gouvernements français et italien
pour creuser une ligne à grande vitesse sous les Alpes. Prévisions de trafic
marchandises à la baisse, conflits d’intérêts, perte de foncier agricole,
absence de débats publics, pollutions de la vallée de l’Isère et de la
Maurienne... Les opposants dénoncent un « grand projet d’inutilité
publique ». Enquête....”
21 gennaio 2013 Claudio Giorno :
“RICCARDO
NON MOLLARE
Domani mattina a Lucca si terrà finalmente l’udienza
per il reintegro di Riccardo Antonini al suo posto di lavoro.
Riccardo è un ferroviere, un macchinista della vecchia
guardia, di quelli che, con deferenza, i colleghi chiamavano “maestro”.
…. E’ passato ben più di un anno da che è stato
licenziato dalle ferrovie il 7 novembre del 2011.
E’ stato privato del lavoro non per una grave
negligenza ma per aver testimoniato la verità al processo in corso contro
l’amministratore delegato di FS ed altre intoccabili figure della catena di
comando (fino ai responsabili della manutenzione degli impianti e dei rotabili)
a cui viene imputato un qualche ruolo nel terribile incidente che in una notte
d’estate – il 29 giugno del 2009 – ha causato 33 morti e 25 feriti….
“Riccardo non mollare è la frase che più volte mi
sono sentito ripetere in questi mesi” – ha scritto qualche giorno fa
Antonini sulla mailing list di chi lo segue con passione da che, suo
malgrado, è diventato non solo un testimone in un normale processo che dovrebbe
servire almeno a individuare le vere negligenze e i veri negligenti, ma un
simbolo di chi non si vuole arrendere alla richiesta sempre più arrogante di
omertà che viene dagli oligarchi delle aziende di stato che sempre più
interpretano il loro ruolo col pugno di ferro, stroncando ogni accenno critico
possa venirgli da sottoposti e persino dai cittadini vittima non solo di
disservizi ma di tragedie familiari devastanti e non risarcibili come nel caso
di Viareggio.
Un comportamento tanto più sgradevole perché, come non
tutti sanno, l’INGEGNERMORETTI ha iniziato la sua formidabile
carriera sino al vertice supremo delle Ferrovie immediatamente dopo essere stato
(e piuttosto a lungo) dirigente sindacale della CGIL…”.
AUTOFINANZIAMENTO DELLE SPESE LEGALI DEL
MOVIMENTO.
I nostri legali lavorano tutti in modo gratuito in quanto
militanti NO TAV, ma ciò nonostante i costi legali sono alti.
NUMERO DI CONTO E LE COORDINATE BANCARIE
Conto corrente postale intestato a Pietro Davy:
1004906838IBANIT22L0760101000001004906838
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mediante una procedura di ricarica della carta, specificando il numero carta su
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1€ e per l'operazione è necessario un documento di identità valido.
E’ DISPONIBILE IL LIBRO:
“RESA DEI CONTI
ALLA MADDALENA. 2010-2011. Diario di due anni di lotta contro l’alta velocità in
valle di Susa”.
Di Fabrizio Salmoni , con una prefazione di Marco
Revelli e un’appendice fotografica di Luca Perino e Camilla Pasini. Editore
Luciano Celi (Lu::Ce).
Lo si trova da
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Torino) e diverse altre librerie di cui la distribuzione ci fornirà la lista.
Il libro può
anche essere richiesto online a info@luce-edizioni.it.
ALCUNI ALTRI
SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
21 genn 13 Repubblica :
“FISCHI E SLOGAN IN AULA AL PROCESSO CONTRO I NO
TAV
L'udienza è stata di nuovo rinviata, contestata la
scelta della maxiaula usata per le udienza della mafia
Ancora fischi, slogan, applausi e momenti di confusione
alla seconda udienza del maxiprocesso No Tav che si celebra al tribunale di
Torino per gli scontri al cantiere della Tav avvenuti nell'estate del 2011.
L'udienza si è aperta ed è stata rinviata dopo tre quarti d'ora. Un primo
momento di tensione si è verificato quando il giudice Quinto Bosio ha annunciato
che le prossime udienze del processo si terranno nella maxiaula bunker del
carcere delle Vallette di Torino."Perché in aula bunker?", ha gridato un
imputato. "Non capiamo perché è stata scelta l'aula adibita a processi per mafia
e terrorismo", ha fatto notare uno degli avvocati del team legale, che segue il
movimento No Tav. La spiegazione da parte del giudice non è arrivata, o non si è
sentita anche perché il giudice Bosio parla molto piano e non usa il microfono.
"Voce, voce!", "Non sentiamo, abbiamo diritto di capire", hanno urlato in più
momenti vari imputati. Il secondo momento di caos è seguito alla fine, quando il
giudice dopo l'appello ha deciso il rinvio dell'udienza al 14 febbraio.
Un rinvio motivato da un fattore tecnico, cioè la volontà di unire ai 45 imputati del processo altri otto No Tav imputati per gli stessi fatti ma arrestati successivamente. Dal pubblico il brusio si è trasformato in fischi ed urla. "Siamo imputati e lei se ne frega di noi? Non ci può negare di fare dichiarazioni, non può chiudere l'udienza già adesso", ha gridato un No Tav. "Intendiamo protestare contro i domiciliari di uno degli imputati", ha allora detto Tobia Imperato, anarchico, imputato.
Un rinvio motivato da un fattore tecnico, cioè la volontà di unire ai 45 imputati del processo altri otto No Tav imputati per gli stessi fatti ma arrestati successivamente. Dal pubblico il brusio si è trasformato in fischi ed urla. "Siamo imputati e lei se ne frega di noi? Non ci può negare di fare dichiarazioni, non può chiudere l'udienza già adesso", ha gridato un No Tav. "Intendiamo protestare contro i domiciliari di uno degli imputati", ha allora detto Tobia Imperato, anarchico, imputato.
Dopo essersi alzato ha letto un appello per la
liberazione di un imputato ai domiciliari. "Juan libero, liberi tutti" ha
concluso.
Il pubblico si è quindi lasciato andare in applausi,
fischi, altri slogan.
La prima udienza di questo processo si era svolta invece fin dall'inizio all'insegna del caos, in un'aula da 50 posti dove erano stipate 200 persone. Dopo le grida e gli slogan dei No Tav, che avevano esibito striscioni, un cameraman della Rai era stato colpito da un pugno da alcuni imputati che non gradivano essere ripresi”.
La prima udienza di questo processo si era svolta invece fin dall'inizio all'insegna del caos, in un'aula da 50 posti dove erano stipate 200 persone. Dopo le grida e gli slogan dei No Tav, che avevano esibito striscioni, un cameraman della Rai era stato colpito da un pugno da alcuni imputati che non gradivano essere ripresi”.
LA BANDA PD E
LA TAV DI FIRENZE
della consigliera
comunale Ornella De Zordo di PERUNALTRACITTA
“…La Via, la Valutazione d’impatto ambientale, è stata
approssimativa e senza confronto con soluzioni alternative o con l’opzione zero.
Il recepimento delle pesanti prescrizioni della Regione
e di Arpat non è stato verificato, tuttavia in successive conferenze dei servizi
si sono approvati progetto e varianti sostanziali (senza nuove valutazioni) con
le firme di Vannino Chiti, presidente regionale, e Mario Primicerio sindaco
di Firenze, e successivamente di Riccardo Conti, assessore regionale, e Gianni
Biagi, assessore comunale.
Per inciso, Vannino Chiti ed il successore Claudio
Martini, attualmente blindati nel listino che li porterà diretti in
parlamento, solo sei mesi fa sono stati “ASSOLTI PER PRESCRIZIONE” (come
nel passato è capitato per altre vicende ad Andreotti e Berlusconi), dalla Corte
dei Conti insieme ad altri 23 AMMINISTRATORI E DIRIGENTI REGIONALI, NONCHÈ
DIRIGENTI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE, PERCHÉ INDIVIDUATI COME RESPONSABILI, ma
fuori tempo massimo, per i danni ambientali che hanno duramente colpito il
Mugello a causa dei lavori dell’Alta velocità nella tratta Firenze-Bologna.
Avrebbero dovuto restituire all’erario ben 13,5
milioni di euro, ormai persi per sempre. Riccardo Conti, già
responsabile nazionale Pd per le infrastrutture, è indagato in vicende legate ad
una autostrada mai fatta, ma pagata dalla regione Toscana, con rapporti con
Vito Gamberale, amministratore delegato del Fondo F2I ed ex presidente di
Società autostrade, mentre Gianni Biagi è stato rinviato a giudizio
nell’affaire Castello, una grande speculazione edilizia a
Firenze, per rapporti sospetti con Ligresti...
Ivan Cicconi sostiene che il sistema Tav, e in
generale delle grandi opere, è un perfezionamento del sistema tangentizio
emerso nei primi anni novanta, nel senso che si sono sistematizzati
l’arbitrio ed il potere della politica nell’affidamento e nella spartizione dei
lavori, e la libertà di azione degli operatori nel ritagliarsi in ogni modo
profitti oltre misura, senza più il fastidio della mazzetta sottobanco.
Ogni volta che la magistratura apre uno squarcio su
questo mondo (e purtroppo è l’unica che interviene, a testimonianza della
stortura del sistema), si hanno immediate conferme a questo assunto….”
DOPO AVER
LETTO QUANTO SOPRA SUGLI “ASSOLTI PER PRESCRIZIONE”, COSA PENSARE
…..?
20 genn 13 Repubblica :
“TAV LA RABBIA DEL GOVERNATORE “PORTO I RESPONSABILI
IN TRIBUNALE"
Inchiesta sul sottoattraversamento dell'alta
velocità del nodo fiorentino.
"Ogni giorno di ritardo è un danno".
Rossi all’attacco: "Ma dov’era finora lo
Stato?
Il testo integrale dell'intervista nel giornale oggi in edicola
Il testo integrale dell'intervista nel giornale oggi in edicola
di MASSIMO VANNI
"Porto Italferr in tribunale, la Regione farà causa
alla società. Chiederò i danni per ogni giorno di ritardo sulla costruzione del
tunnel dell'Alta velocità".
Ci ha riflettuto, si è indignato.
E adesso il presidente del governo regionale Enrico
Rossi prende l'iniziativa: "Se le ipotesi dei magistrati saranno confermate,
vuol dire che è in gioco l'incolumità pubblica, perché dentro le gallerie c'è
già chi è morto in questo Paese".
Per questo, annuncia in un'intervista a Repubblica,
ha deciso di scrivere una lettera anche a Monti, Passera e Clini.
Con l'obiettivo di chiamare in causa le responsabilità del governo nella
mancata vigilanza sugli appalti del sottoattraversamento della Tav.
Rossi vuole un incontro urgente con il premier: "Di fronte ad ipotesi di reato di questa gravità la politica farebbe bene a parlare", dice infuriato. Perché lui non è tra quelli che scelgono la linea del silenzio, anzi. Rossi sembra un fiume in piena: "DOV'ERA LO STATO? CHI È CHE DOVEVA CONTROLLARE I LAVORI? Il Provveditorato alle Opere pubbliche dov'è?".
Rossi vuole un incontro urgente con il premier: "Di fronte ad ipotesi di reato di questa gravità la politica farebbe bene a parlare", dice infuriato. Perché lui non è tra quelli che scelgono la linea del silenzio, anzi. Rossi sembra un fiume in piena: "DOV'ERA LO STATO? CHI È CHE DOVEVA CONTROLLARE I LAVORI? Il Provveditorato alle Opere pubbliche dov'è?".
Il governatore punta anche il dito sull'Osservatorio
ambientale che da sette mesi non c'è più: conferma di averne sollecitato il
rinnovo già lo scorso luglio.
Ma l'Osservatorio chiamato a controllare l'impatto
dei cantieri ancora non c'è: manca ancora la firma del ministro
Passera….
21 genn 2013 Stampa :
“TORINO LIONE VIA LIBERA ALLO SCAVO DEL TUNNEL
GEOGNOSTICO A CHIOMONTE
Il cunicolo di servizio, largo 7 metri, entra in
funzione dopo 22 anni di preparazione e la dura opposizione del movimento No
Tav
massimo numa
«Completate le operazioni di preconsolidamento e di
stabilizzazione del fronte del primo campo del cunicolo esplorativo della
Maddalena, operazioni propedeutiche alla sicurezza dello scavo dei primi metri
di galleria, in questi giorni a Chiomonte si sta procedendo alla scavo dei primi
metri del cunicolo».
La scarna comunicazione dei tecnici Ltf conferma
l’avvio dello scavo del tunnel geonostico di Chiomonte.
Il cantiere è stato aperto il 27 giugno 2011 dopo lo
sgombero del presidio Notav.
Falliti i tentativi di assedio nel 2011 (costati
centinaia di feriti tra le forze dell’ordine e altrettanti attivisti indagati o
arrestati) e le azioni di disturbo del 2012, da parte di piccoli gruppi di
attivisti, la prima fase dello scavo vero e proprio è ufficialmente iniziata.
Da mesi il contrasto al cantiere s’è ridotto ai
minimi termini ma il presidio interforze di polizia, carabinieri e Finanza è
rimasto operativo. Fu uno dei portavoce dei No Tav, Lele Rizzo, del
Clp di Bussoleno a definire la guerra al cantiere di Chiomonte come «la madre di
tutte le battaglie» per impedire la realizzazione della
Torino-Lione”.
23 genn 2013 Stampa :
“TORINO LIONE RISPETTATI I TEMPI- TAV, PARTE
LO SCAVO: “MOMENTO STORICO”
Ora via ai bandi per il tunnel di servizio
Ora via ai bandi per il tunnel di servizio
Completati i primi metri di scavo, gli operai Cmc,
rinforzano via via le pareti con getti di calcestruzzo Le volte sono costituite
da centine di acciaio Il «martello» viene agganciato a un escavatore mentre lo
smarino viene depositato, nella prima fase, sui piazzali per essere analizzato
Virano esulta da Bruxelles: «Ma ora continuiamo con
i lavori senza farci distrarre da celebrazioni»…
massimo numa chiomonte
….Il primo metro di scavo è stato completato ieri
mattina; il getto di calcestruzzo ha consolidato le pareti appena
rinforzate. La terra e le rocce estratte sono state per ora depositate nel
piazzale per essere analizzate.
Se appartengono alla categoria A, prive
di sostanze o minerali inquinanti, resteranno all’interno dell’area cantiere, in
caso contrario verranno trasferite in discariche esterne.
Una centralina controlla le emissioni di polvere e
la qualità dell’aria.
Gli operai e i tecnici Cmc, hanno montato il gigantesco
martello pneumatico sul braccio dell’escavatore Fiat-Hitachi; dopo i primi
cento metri di scavo (una media di 7,8 metri a settimana) dovranno essere
compiuti nuovi sondaggi su natura e consistenza del terreno del nuovo
segmento….”
23 Gennaio 2013 Spiffero :
“QUEL SILENZIO DEI SINDACI
COMPLETAMENTE DISATTESO IL PROTOCOLLO D'INTESA
SULL'INCENERITORE DEL GERBIDO, MA DAI COMUNI LIMITROFI NESSUNO ALZA LA VOCE.
Ai cittadini non rimane che un senso di frustrazione
e di rabbia di fronte al comportamento arrogante e irresponsabile delle
amministrazioni
diego49
Il 30 aprile prossimo verrà avviato il famigerato inceneritore del Gerbido.
Il 30 aprile prossimo verrà avviato il famigerato inceneritore del Gerbido.
Ad oggi, fatta eccezione per i comitati spontanei dei
cittadini e qualche lodevole consigliere di opposizione, nessuna voce si è
levata all’interno delle giunte comunali dei comuni limitrofi, né tanto meno dai
sindaci per sottolineare l’inganno di un protocollo d’intesa stipulato e
totalmente disatteso.
Non è stata rispettata l’intesa per cui il trasporto
dei rifiuti sarebbe avvenuto con la ferrovia e non con i ben oltre 140 camion
giornalieri che andranno ad intasare ed inquinare le strade, non è stata
rispettata la dismissione e il riallocamento della Servizi
Industriali, non il mantenimento della maggioranza azionaria da parte del
Comune di Torino e la non cessione ai privati dell'inceneritore, non la
possibilità di un controllo della qualità dell'aria da parte di organismi
che fossero indipendenti dal controllato, non quella di opere di
compensazione veramente rivolte alla tutela della salute dei cittadini, come
per esempio la creazione di ambulatori indipendenti in grado di controllare
costantemente la salute degli abitanti….”
PEDEMONTANA IN
SEVESO
un interessante video-dossier della Televisione della
Svizzera Italiana sul progetto e le problematiche legate al passaggio
dell'autostrada sui terreni dove è stata sepolta la diossina dell'incidente
Icmesa del 1976.
Perchè le nostre reti televisive nazionali non ci fanno
vedere certe scomode verità?
Link al video:
21 gennaio 2013 Repubblica :
“A RISCHIO FULMINE I JET F-35 CHE COMPRA
L'ITALIA.
Il Pentagono: "Volate lontano dai temporali"
Il Pentagono: "Volate lontano dai temporali"
Un clamoroso rapporto della Difesa Usa rivela che
nel tentativo di alleggerire i caccia-bombardieri di nuova generazione si è resa
troppo sottile la corazza del serbatorio del carburante, con maggiore pericolo
di esplosione non solo per il fuoco nemico.
Di Pietro: "Monti lo sa?"
21 genn 13 Repubblica :
“CAMBIA IL QUESTORE DI TORINO CUFALO PRENDE IL POSTO
DI FARAONI
Staffetta anche alle questure di Biella e di Asti
dove arrivano rispettivamente Salvatore Arena e Claudio Di Francesco
L'attuale questore di Catania, Antonino Cufalo, è il
nuovo questore di Torino.
Subentra a Aldo Faraoni che sarà in pensione a
partire dal 1° febbraio.
Lo ha deciso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza
che ha disposto una serie di movimenti di dirigenti che riguarda diverse città.
Cambio anche alla questura di Biella dove l'attuale dirigente Mario Mondelli
passa a Ravenna e al suo posto arriva Salvatore Arena, nominato dirigente
superiore.
Il nuovo questore di Asti è invece l'attuale dirigente
del compartimento Polfer della Calabria Filippo Claudio Di Francesco: prende il
posto di Felice La Gala che lascia la città piemontese e diventa questore di
Pesaro”.
22 gennaio 2013 Repubblica :
“DON GALLO CANTA ''BELLA CIAO'' IN
CHIESA
Sacro e profano. Non capita spesso di veder intonare
una canzone partigiana da un sacerdote e dai fedeli al termine di una messa.
S
arà per questo il grande successo in Internet di un
video in cui il prete genovese, don Andrea Gallo, canta "Bella Ciao"
sull'altare, sventolando un drappo rosso, alla fine della messa celebrata lo
scorso 8 dicembre nel capoluogo ligure in occasione del 42esimo anniversario
della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.
In poco più di un mese il video, girato da Sergio
Gibellini ha già superato le 200 mila visualizzazioni su YouTube”
4 commenti:
Nico', un bel programmino a quanto leggo e vedo.
Complimenti.
Un caro saluto,
aldo.
Vado a leggere i post linkati.
Sereno week end.
Questa è davvero informazione completa. A largo raggio, in tutta Italia.
Temi uno più importante dell'altro!
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