E’ strano come, in certi momenti particolari della vita, un oggetto possa coagulare desideri e speranze, aspirazioni, sogni e perfino decisioni.
Passavo per piazza Dante. Avevo un passo svogliato, indeciso, incerto, così come mi sentivo io dentro, svogliata, indecisa, incerta.
Avevo trenta anni, un lavoro sicuro (ero maestra elementare di ruolo) e due pretendenti alla mia mano!
Ma anche un passato di tristezza e sgomento, vissuto tra genitori sempre in disaccordo, esacerbato dalla malattia mentale della prima figlia.
Mi sentivo perciò, nonostante tutto, infelice, senza voglia di scegliere, di progettare.
Mi fermai all’angolo della piazza, davanti alle vetrine di un famoso e antico negozio di biancheria, ora scomparso.
Su un ripiano, drappeggiato morbidamente, c’era un plaid di lana, a riquadri grigi, rosa e neri.
A casa mia, dove la trascuratezza e il disordine sottolineavano e aumentavano i disagi, non avevo visto mai nulla di simile.
Un plaid caldo ed elegante.
Da metterlo addosso, per stare al caldo, sdraiata su un divano.
Da distendere sul letto, per farci l’amore sotto, in allegra complicità.
Da avvolgerci un bambino.
Un plaid.
Entrai nel negozio, lo comprai: mi sarei sposata.
Una finestra sul Mondo
Arte - L'immagine del giorno
Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
sabato 24 luglio 2010
UN PLAID
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10 commenti:
Bello, dolce, tenero ricordo descritto direi quasi da emozionare.
Grazie r.l.
Cara R.L.,
mi piace molto questa storia con il plaid. Le tue parole riscaldano l'anima e il cuore. Una mia amica quest'inverno ha comprato un plaid per stare ben riscaldata durante le notti che passava leggendo.
Ti invio un caro saluto
Riri
Manca poco per la mezzanotte ..e sarò la prima a farti gli auguri per una felice domenica a te e famiglia.
Oggi è stata una bella giornata , bella fresca anche un pò di venticello ... Mi sono sentita rinascere , ci voleva proprio , anche se verrà di nuovo quel caldo afoso almeno c'è stata questa giornata con un pò di fresco tanto atteso ... Ora ti do la buona notte e quando leggerai questo commento sarà già giorno e allora non mi resta che dirti ..Caterina buon giono e di nuovo...BUONA DOMENICA
LINA
Riri
Anch'io ho un infanzia alle spalle molto triste .Genitori che non mi hanno dato mai un pizzico di affetto ...mi sono sempre sentita ...rifiutato da loro .
Ci sono storie che la memoria dovrebbe lasciar morire in fondo ad un cassetto...Quando i ricordi depurati dal disincanto svelano il loro vero volto,inizia la vera
lotta tra la saggezza e la rabbia... solo nella comprensione delle ferite che gli altri riescono ad infliggerci riusciamo a capire i nostri limiti e i nostri punti deboli.
Perché di questo si tratta, imparare con l'aiuto , spesso inconsapevole, degli altri a saper perdonare .
Quel dolore, non lasciamolo lì come spina nel fianco, o peggio, lì pronto a divorarci , ma facciamo in modo che diventi un nostro alleato..
A me i dolori mi hanno resa forte ed ho affrontato la vita a muso duro.... . ( in seguiti ti racconterò qualcosa di me! )
visto che stai dorn§mendo ti auguro sogni d'oro linA
Bellissimo ed emozionante....quanti ricordi avvolti nel calore di un plaid....
Un saluto a tutti e buona domenica!
Cara R.L.
che fortuna tu abbia saputo vedere in quel plaid "la" grande possibilità.
Ribellarsi al passato e... cambiare!
Emozionante racconto!
Un caro saluto!
Riri
Buon giorno.
Ti ho risposto in privato...Che dire di te Riri .. Sei una bella persona sei una moglie meravigliosa .. come non potevi essere una nonns stupenda?
Ora devo andare da Rosy mia cognata... forse starò da lei tutta la giornata.. fammi sapere se ti arriva ...a dopo Ti auguro una felice giornata
UN BACIO LINA
Riri
Però nella sfortuna devo dire che sei stata più fortunata di me ...
I miei genitori essendo che dopo la guerra( era nel 1955) c'era tanta miseria mi diedero e in affido temporaneo a una bellissima famiglia di Cremona pensando a un futuro migliore ? ... Poi passai ad un'altra ancora più bella famiglia a Milano .. pensai di non tornare più a casa mia invece come un pacco postati mi rimandarono al mittente ...
Insomma questo era in mio destino...infame con me!
Riri ti ho mandato un e-mail fammi sapere se ti arriva ... Ora vado da mia cognata Rosy e forse passerò li tutta la giornata ...
A sentirci presto Ok?
UN BACIO E BUONA GIORNATA LINA
Per Lina:
mail arrivata, ho anche risposto.
Cara Riri, non mi ero mai "tuffata" in questo splendido "prato verde"
Bella la storia del plaid, mi ha colpita.
Le cose intorno a noi ci parlano, ma bisogna avere un udito speciale per poterle ascoltare.
e che tu lo possiedi.
Io sono fissata per i plaid
mi hanno sempre trasmesso calore.
Un bacio e buona domenica
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