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Il gadget che stava qui è sospeso per 24/48/60 ore.
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.


martedì 5 marzo 2013

DOVE SONO

Il corpo porta innumerevoli solchi
le maternità le fatiche i pensieri

ma dove sono i segni della gioia, dov'è
il fiato caldo del desiderio che lo modellava
vestendolo di superbia
mentre l'ardore sotto la pelle
segnava i percorsi del piacere:

chi dirà la malinconia del declino
la poesia è fatta per la giovinezza
e/o per la morte.

4 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I miei complimenti per i versi.

Ambra ha detto...

C'è una malinconia senza fine in questa bellissima poesia. La gioia è di così breve vita che non riesce a lasciare traccia di sé. Resta il brutto, il sofferto, il dolore ad accompagnarci nel "declino".

Gabry ha detto...

Stupenda... i solchi del dolore e dei fardelli della vita sono talmente profondi da cancellare i piccoli segni che lasciano le gioie.

Adriano Maini ha detto...

Versi che colgono intensamente un senso profondo. E che sia 8 marzo ogni giorno dell'anno!