Il corpo porta innumerevoli solchi
le maternità le fatiche i pensieri
ma dove sono i segni della gioia, dov'è
il fiato caldo del desiderio che lo modellava
vestendolo di superbia
mentre l'ardore sotto la pelle
segnava i percorsi del piacere:
chi dirà la malinconia del declino
la poesia è fatta per la giovinezza
e/o per la morte.
Una finestra sul Mondo
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Astronomia - Un'immagine al giorno
Stiamo valutando una soluzione alternativa.
Ghe pensi mi, così si espresso il Presidente dell'Isola che ha già riunito un'apposita task force che si concentrerà per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.
Nel frattempo nell'Isola c'è agitazione.
Pare esistano forme di vita intelligenti.
Il Presidente è sconvolto dalla raggelante novità.
martedì 5 marzo 2013
DOVE SONO
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4 commenti:
I miei complimenti per i versi.
C'è una malinconia senza fine in questa bellissima poesia. La gioia è di così breve vita che non riesce a lasciare traccia di sé. Resta il brutto, il sofferto, il dolore ad accompagnarci nel "declino".
Stupenda... i solchi del dolore e dei fardelli della vita sono talmente profondi da cancellare i piccoli segni che lasciano le gioie.
Versi che colgono intensamente un senso profondo. E che sia 8 marzo ogni giorno dell'anno!
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